Autore Topic: Se l’inquinamento nasce in casa  (Letto 17727 volte)

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Se l’inquinamento nasce in casa
« il: Agosto 11, 2010, 09:44:49 »
07-07-2008 - di Antonio Di Maggio

Le fonti principali di contaminanti indoor

Negli ultimi trenta anni è stata prestata particolare attenzione alla riduzione dell’inquinamento outdoor, ma solo recentemente la comunità scientifica internazionale si è occupata della contaminazione dell’aria negli ambienti chiusi. Si definisce inquinamento indoor “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità” (Ministero dell’Ambiente Italiano, 1991). Se consideriamo che l’uomo trascorre la quasi totalità del proprio tempo (90%) all’interno di edifici, possiamo capire che l’attenzione all’inquinamento indoor è di primaria importanza. La composizione dell’atmosfera all’interno degli edifici è fondamentalmente la stessa che troviamo all’esterno, ma cambiano le quantità e i tipi di contaminanti; agli inquinanti provenienti dall’esterno va aggiunta tutta una serie di agenti inquinanti le cui fonti sono all’interno degli edifici.

Le fonti principali di contaminanti indoor sono:
i materiali da costruzione; gli impianti di riscaldamento, condizionamento e cottura dei cibi; gli arredi; i rivestimenti (pitture murali, vernici, pavimenti ecc...); i prodotti per la manutenzione e la pulizia (detersivi, insetticidi ecc...); l’utilizzo degli spazi ed il tipo di attività che vi si svolge. Lo studio degli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute umana è particolarmente complesso in quanto i sintomi non sono specifici e possono esserci più inquinanti responsabili dello stesso disturbo, subentrano inoltre gli effetti dovuti allo stress e al discomfort climatico. Bisogna considerare poi che gli individui possono reagire in modo diverso alle stesse condizioni. I principali effetti osservati sono: disturbi respiratori, irritazioni di cute e mucose, effetti sul sistema nervoso, problemi cardiovascolari, effetti al sistema gastrointestinale, effetti al sistema riproduttivo, infezioni ed intossicazioni. Individuare delle soglie di allarme è estremamente difficile ed irrealistico in quanto l’esposizione agli inquinanti non è mai singola, la pericolosità cambia a seconda del tempo di esposizione e della combinazione con altri inquinanti presenti contemporaneamente.

I più comuni, di cui è opportuno ricordare la provenienza e gli effetti sull’uomo sono:

Formaldeide
La formaldeide è diffusa nell’atmosfera e si forma per ossidazione del metano e di altri Cov (Composti Organici Volatili). L’esposizione a questo gas sono le emissioni contenute nel fumo di sigarette e provenienti da schiume di formaldeide per gli isolamenti. Si tratta di una resina termoindurente ed è contenuta nel processo di trasformazione del truciolato. La formaldeide è contenuta nei materiali sintetici ed aumenta con la temperatura e l’umidità ma diminuisce con l’età del materiale. E’ presente nel fumo di sigaretta causa irritazione ad occhi e causa disturbi respiratori, allergie, infezioni respiratorie ed è la principale Cov che è la sindrome dell’edificio malato ed è accertato che la formaldeide è cancerogena.

Benzene
Il benzene è un altro inquinante pericoloso C6H6 volatile, idrocarburo liquido. Proviene dall’uso di solventi e benzina e solitamente è presente in maggiori quantità nelle case di fumatori. E’ cancerogeno e può causare leucemie. Provoca la riduzione dei globuli rossi nel midollo osseo.

Biossido di azoto
Il biossido di azoto No2 viene liberato dalla combustione del legno, dalle caldaie a gas e da biomassa combustibile. E’ solubile nei tessuti biologici ed è ossidante. Reagendo con acqua produce acido nitrico dannoso per gli ambienti interni.

Monossido di carbonio
Il monossido di carbonio (Co) si sviluppa soprattutto nei garage dove c’è affluenza di autoveicoli. Si forma negli ambienti anche quando c’è poca areazione e si brucia biomassa per riscaldare abitazioni. Una volta inalato, riduce la funzione dell’emoglobina che trasporta ossigenino nel sangue. Alte concentrazioni di Co possono provocare cefalee ed incoscienza.

Fumo da tabacco
Il fumo da tabacco è causa di cancro ai polmoni ed in ambienti chiusi con poca areazione gli individui sono più esposti. Le sostanze tossiche che si producono per combustione sono maggiori di quelle inalate. Contiene: monossido e biossido di carbonio, formaldeide, ossidi di azoto, benzene e centinaia di idrocarburi, cadmio. La fase particolata detta catrame contiene nicotina ed idrocarburi meno volatili e provocano irritazione agli occhi ed angina pectoris oltre che al cancro ai polmoni.

Gli asbesti
Gli asbesti sono una famiglia di 6 minerali contenente silicati e fibrosi. Sono usati come isolanti per edifici e per rivestimento antincendio, rivestimento ai freni delle automobili, tute ignifughe. Provoca cancro ai polmoni soprattutto se si unisce al fumo di sigarette.
*Dottore in Scienze Geo Topo cartografiche
Territoriali Estimative ed Edilizie

Fonte: opinione.it
Cristiana

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