Autore Topic: URANIO IMPOVERITO  (Letto 19721 volte)

cristiana

  • Administrator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 2797
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
    • Intossicazioni croniche da accumulo di elementi tossici
URANIO IMPOVERITO
« il: Agosto 09, 2010, 06:11:09 »
30-06-08

COS'E' L'URANIO IMPOVERITO
L’Uranio è un metallo pesante che si trova in piccole quantità in rocce, suolo, aria, acqua e cibi. Nella sua forma naturale, l’uranio è costituito da 3 isotopi, con una netta prevalenza (99.2745%) dell’isotopo 238. Tutti gli isotopi dell’uranio sono radioattivi, e hanno un tempo di dimezzamento mostrato nella Tabella.

A causa della sua grande vita media (4.468·109 anni), il 238U ha una attività molto bassa. Per utilizzarlo nei reattori nucleari, o nelle armi nucleari, è necessario arricchire l’uranio naturale con gli isotopi fissili 235U e 234U. Il materiale che ne deriva è noto come uranio arricchito, e la sua concentrazione di 235U in peso varia fra il 2% ed il 90%.

Il materiale di scarto di questo processo è noto come uranio impoverito (DU = depleted uranium), e contiene meno dello 0.7% di 235U. Il DU è meno radioattivo dell’uranio naturale di circa il 40%, e di circa un ordine di grandezza meno dell’uranio arricchito.

L'uranio impoverito, che emette particelle alfa e beta, con una attività di soli 14.8 mBq/mg, il DU è classificato nella fascia più bassa di rischio fra gli isotopi radioattivi. Per confronto, le attività specifiche dei due radioisotopi che maggiormente contribuiscono al fondo di radiazione ambientale, 40K e 222Rn, sono di circa 400 mBq/mg e 8 GBq/mg, rispettivamente.

Il DU possiede delle uniche proprietà fisiche quali la densità elevatissima (19 g/cm3, 1.7 volte maggiore della densità del piombo) ed una notevole duttilità. Inoltre, l’uranio è piroforico, e quindi delle piccole particelle prendono spontaneamente fuoco a contatto con l'aria.

L'importante presenza di stabilimenti nucleari che producono energia (circa il 40% dell'energia elettrica americana è prodotta in centrali nucleari), permette agli USA di possedere circa 560,000 tonnellate di "materiale di scarto" derivante da questi processi (uranio impoverito) sotto forma di esafluoruro (UF6) attualmente stoccate in cilindri (foto seguente) in tre impianti di diffusione gassosa: Paducah, Kentucky; Portsmouth, Ohio e Oak Ridge, Tennessee. (Questo non è probabilmente l'inventario completo.)

Fonte

URANIO IMPOVERITO E PATOLOGIE COLLEGATE
Informazioni su terapia chelante edta


« Ultima modifica: Agosto 09, 2010, 06:17:48 da cristiana »
Cristiana

"Vivi la tua vita meglio che puoi circondato dall'amore che ti meriti!"
"Solo l'informazione potra' salvarci quando tutti gli ignoranti moriranno con il sorriso sulle labbra!"

cristiana

  • Administrator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 2797
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
    • Intossicazioni croniche da accumulo di elementi tossici
Re:URANIO IMPOVERITO
« Risposta #1 il: Agosto 09, 2010, 06:13:46 »
Anche questo è un metallo pesante come potete leggere utilizzato nei modi più vari e tanto per cambiare ce lo mettono pure in bocca...
Purtroppo tra i mali causati dalle otturazioni possiamo citare tranquillamente anche il cancro causato dall'esposizione interna all'uranio impoverito.

In caso di contaminazione da uranio, per eliminare questo metallo pesante, credo che non resti altro da fare che una buona chelazione in un centro specializzato.
Però questo non vuol dire salvarsi dal tumore...si può solo sperare di fare gli esami per scoprirlo in tempo, chelarlo e farlo uscire dal corpo prima che abbia dato origine al male del secolo.

Decine di migliaia di tonnellate di materiale radioattivo sparso per anni su tutta la superficie del pianeta.
Uranio nei proiettili, nelle mine e per blindare i carri armati. Uranio come contrappeso nella costruzione di aerei civili e militari, elicotteri, satelliti, navi e barche a vela. Uranio come schermante nelle stanze degli ospedali e nelle apparecchiature diagnostiche. Persino nelle leghe per le otturazioni dei denti e nelle mazze da golf.
Nessun freno all'uso delle scorie radioattive, nessuna misura protettiva, nessun controllo. E soprattutto nessuna informazione da parte dei governi e delle strutture preposte, che hanno sorvolato con colpevole leggerezza sulle più elementari norme di tutela della salute dei loro cittadini. Un crimine contro l'umanità. La maggior parte del materiale che leggerete in queste pagine è tratto dal sito dei comitati "Stop all'uranio 238!" (www.stop-u238.i.am), fusi nell'Osservatorio Etico Ambientale (OEA).
Il nuovo rischio del nucleare deriva principalmente dai prodotti di scarto della lavorazione, le cosiddette "scorie nucleari", derivanti dal processo di arricchimento dell' uranio per la creazione di combustibile per le centrali e le armi nucleari. Queste scorie sono presenti nella forma di esafluoruro di uranio (UF6) che viene convertito in uranio impoverito (UI) per essere poi utilizzato nei modi più disparati. L'UI è una sostanza radioattiva e tossica che viene chiamata "uranio impoverito" perché è principalmente costituita dall'isotopo U-238 e contiene una piccola percentuale dell'isotopo fissionabile U-235. Anche se la sua radioattività è il 40% in meno dell'uranio fissile, è sempre ben 60 volte più radioattivo del materiale che si trova in natura.
Una proprietà caratteristica dell'UI di cui poco si parla è la piroforicità: si tratta della capacità dell'UI di autoincendiarsi a temperatura ambiente in determinate condizioni e di innescare incendi. E anche se non s'incendia perde in un anno lo 0.5 della sua massa. Le emissioni dell'UI sono date principalmente da particelle "alfa" che per certi versi sono più insidiose dei "gamma" dell'uranio 235 perché possono essere respirate e non vengono segnalate dai contatori Geyger. La quantità di UI stoccata attualmente nel mondo è superiore ai 6milioni di tonnellate. Ovvero poco più di un chilogrammo per ogni essere umano.  Le cifre ufficiali parlano di 150mila tonnellate in Gran Bretagna, 250mila in Francia, 750mila negli USA e addirittura 5milioni di tonnellate in Russia. Si tratta delle famose scorie nucleari per le quali non si è mai trovata una soluzione di smaltimento. O almeno così si pensava: nella realtà invece si è scoperto che migliaia di tonnellate sono state riciclate in beni destinati a uso commerciale e in questa forma disperse nell'ambiente.
I danni provocati dell'UI, o meglio dalle radiazioni da questo emesso, sono di tipo cancerogeno, mutagenico-genotossico. Inoltre, nel caso per esempio che venga bruciato durante un incendio, si formano i diossidi di uranio, i cui effetti sulla popolazione sono evidenti in Irak, dove sono state bruciate 300 tonnellate di uranio (ammesse ufficialmente), leucemie, tumori, malformazioni genetiche, e non solo sulla popolazione locale.
Durante la Guerra del Golfo del 1991, fra aerei e carri armati inglesi e americani, sono state sparate qualcosa come 340 tonnellate di UI, si tratta, tanto per usare un termine di paragone, di una quantità cento volte maggioredi quella rilasciata durante l'incidente di Cernobyl (dove la vita media è passata da 67 anni a 42).
L'UI, venduto a 17 paesi del mondo e fornito gratuitamente ai produttori di armi, viene usato per costruire proiettili anticarro lunghi circa mezzo metro capaci, grazie all'altissimo peso specifico dell'uranio, di perforare pareti d'acciaio fino a 6 centimetri di spessore. Al momento dell'impatto l'UI brucia, creando particelle radioattive estremamente volatili in grado di "ricadere" in un'area praticamente illimitata.
L'uso di UI come zavorra e contrappeso in aerei ed elicotteri civili e militari ha dell'incredibile. E' dal 1969 che la popolazione viene sottoposta non solo ai rischi della dispersione nell'aria, avvenuta per centinaia di tonnellate, che ha incrementato la ricorrenza di tumori e altre patologie, ma anche al rischio d'incendio di uno qualsiasi delle migliaia di aerei che utilizzano il materiale radioattivo per appesantire i piani di coda e delle ali. La Boeing, chiamata direttamente in causa dopo il disastro di Amsterdam, ha ammesso che sì: i suoi 747 ne sono provvisti. E non solo i suoi. Anche la compagnia di bandiera Alitalia parla di un chilo di UI per aereo, mentre la Boeing ne ammette ufficialmente l'uso di 350 chili.

Tratto da Nexus New Times ed. italiana n°25

Ospedali all'uranio

Questa volta è andata bene, Bologna ha scampato il pericolo  di ritrovarsi contaminata. A quanto pare ha preso fuoco solo l'impianto elettrico ed alcuni contattori in uno sgabuzzino.
 
Resta il fatto che se l'incendio si fosse verificato presso la sezione radiologica dell'ospedale si sarebbe dovuto evacuare tutto l'ospedale e la zona circostante.
Perchè? Per il semplice fatto che le schermature degli ospedali sono all'Uranio Impoverito. 
Come mai si usa l'Uranio per schermare le stanze degli ospedali? Perchè hanno visto che ha delle ottime prestazioni quale mezzo schermante dalle radiazioni. Una volta si pensava che le schermature degli ospedali fossero costituite da Piombo,  metallo pesante che serviva egregiamente per isolare i reparti dove si svolgevano attività diagnostiche attraverso sorgenti Radioattive. Ma da qualche tempo questa tendenza sta cambiando (dalla fine degli anni 60), l'Osservatorio Etico ambientale ha denunciato in data 13/03/2000 la criminale presenza di Uranio Impoverito nelle schermature degli Ospedali di tutta Italia (Trieste Ospedale Maggiore 30Kg di uranio nelle pareti), in particolare viene adoperato per controlli non distruttivi, ed in vari impieghi medici come gli apparecchi  per varie terapie (Telcobaltoterapia, High Dose Rate Terapy - HDR, Low Dose Rate Therapy - LDR), nelle sale raggi X.
L'Uranio Impoverito è piroforico (sostanza che s'incendia a contatto con l'aria), e come tale tende ad autoincendiarsi, qualche tempo fa gli ospedali di Ancona hanno subito diversi incendi di matrice dolosa, se per un caso malaugurato le strutture in cui sono depositati le schermature all'Uranio Impoverito fossero state intaccate dal fuoco, nei prossimi anni avremmo assistito ad una contaminazione radioattiva all'interno della città di Ancona con conseguenze che si trascinerebbero per centinaia di anni.
Una contaminazione che per i SOLITI NOTI non è più grave di quella di un orologio al quarzo, per altri l'Uranio Impoverito non fa niente,  poi i ragazzi come Salvatore Vacca  muoiono di leucemia. La popolazione è stata avvertita del pericolo? I giornalisti che fanno i servizi lo sanno? Le forze di Polizia i vigili che si sono recati all'interno sono stati avvisati? I pazienti dell'ospedale e tutti gli operatori sanitari ne sono al corrente?

Non ci piace l'allarmismo e neppure il catastrofismo: vorremmo aver torto piuttosto che aver ragione. Ma come i militari  in guerra si occupano  di fronteggiare il "caso peggiore" anche  noi in tempo di pace dobbiamo considerare come prevedere il "caso peggiore". Occuparsi del peggio significa saper intervenire prima. Cioè saper prevenire. Il valore positivo della protezione civile e della scienza stanno proprio in questo: prevedere i rischi per evitare le catastrofi.

Occuparsi del rischio "NUCLEARE" non comporta l'adesione ad una tendenza politica". Il pericolo degli Ospedali Nucleari non è di centro, né di destra, né di sinistra ma è un problema di tutti i cittadini.
 
E' un nostro dovere anche essere responsabili verso le future generazioni. E' nostro dovere consegnare ai nipoti dei nostri nipoti un futuro vivibile. Costruire un Futuro Nucleare lascia invece in eredità i problemi da noi creati e non risolti
Si ringrazia Roberto De Bortoli O/E/A - e-mail:stopu238fvg@tin.it Sito: http://stop-u238.i.am
 
Fonte: disinformazione.it
Cristiana

"Vivi la tua vita meglio che puoi circondato dall'amore che ti meriti!"
"Solo l'informazione potra' salvarci quando tutti gli ignoranti moriranno con il sorriso sulle labbra!"