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Chi ha detto che la puntura di una zanzara non ha mai ucciso nessuno?

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cristiana:
03-09-10

Grecia, Virus Nilo: salgono a 15
le vittime del morbo delle zanzare
La zanzara e il virus dell'infezione

ATENE (3 settembre) - Aumenta in Grecia il bilancio delle vittime del Virus del Nilo trasmesso dalle zanzare che ha ormai fatto 15 morti.

Malgrado l'inizio di una campagna di disinfestazione aerea nella regione settentrionale, con capoluogo Salonicco, quella dove si registra la stragrande maggioranza dei casi, e il divieto alle donazioni di sangue nelle aree a più alto rischio, secondo l'ultimo rapporto del Centro per le malattie infettive (Keelpno) sono saliti a 173 i casi sinora registrati e 39 le persone ospedalizzate, di cui 9 quelle nei reparti di terapia intensiva. Secondo i ricercatori greci a trasmettere il virus nel Paese è la zanzara comune, la Culex Pipiens.

Il presidente del Keelpno, Giorgio Saroglou, ha avvertito che la trasmissione del virus continuerà verosimilmente ancora per tutto settembre con cinque-dieci casi al giorno.

Il Virus del Nilo Occidentale, così chiamato per essere stato individuato per la prima volta nell'omonima regione dell'Uganda nel 1937, colpisce il sistema nervoso centrale e può provocare encefalopatiti e meningoencefaliti. Viene trasmesso dalle zanzare infettate soprattutto dal sangue di uccelli migratori. Non esiste alcun vaccino e l'unica difesa è la prevenzione dalla puntura degli insetti.

Fonte

06-09-10

Grecia: virus Nilo, bilancio a 18 mortiDiffuso attraverso puntura di insetti, non esite vaccino
 (ANSA) - ATENE, 6 SET - Altre tre persone sono morte in Grecia a causa del Virus del Nilo trasmesso dalle zanzare, portando a 18 il bilancio delle vittime. Malgrado l'inizio di una campagna di disinfestazione aerea nella regione Nord, con capoluogo Salonicco, quella dove si registra la totalita' dei casi, e il divieto alle donazioni di sangue nelle aree piu' a rischio, sono saliti a 177 i casi registrati; 33 sono le persone ospedalizzate. Non esiste vaccino, unica difesa e' protezione da punture di insetti.

cristiana:
GRECIA; VIRUS NILO, BILANCIO SALE A 20 MORTI

(ANSA) - ATENE, 9 SET - Altre due persone sono morte in Grecia a causa del Virus del Nilo trasmesso dalle zanzare, portando a 20 il bilancio delle vittime.

Secondo l'ultimo rapporto pubblicato oggi dal Centro per le malattie infettive (Keelpno), malgrado l'inizio di una campagna di disinfestazione aerea nella regione settentrionale, con capoluogo Salonicco, quella dove si registra la totalita' dei casi, sono salite a 200 le persone sinora colpite.
31 sono quelle tuttora ospedalizzate di cui 10 nei reparti di terapia intensiva.

Secondo i ricercatori greci a trasmettere il virus nel Paese e' la zanzara comune, la Culex Pipiens. Secondo le autorita' sanitarie la trasmissione del virus continuera' verosimilmente ancora per tutto settembre con cinque-dieci casi al giorno.

Il Virus del Nilo Occidentale, cosi' chiamato per essere stato individuato per la prima volta nell'omonima regione dell'Uganda nel 1937, colpisce il sistema nervoso centrale e puo' provocare encefalopatie e meningoencefaliti. Viene trasmesso dalle zanzare infettate soprattutto dal sangue di uccelli migratori. Non esiste alcun vaccino e l'unica difesa e' la protezione dalla puntura degli insetti.(ANSA).

Fonte

cristiana:
27 settembre 2010

Grecia, il virus del Nilo causa 29 morti:
colpa delle zanzare
Ventinove persone sono morte sino ad oggi in Grecia a causa del Virus del Nilo Occidentale trasmesso dalle zanzare, secondo l’ultimo rapporto pubblicato oggi dal Centro per le malattie infettive (Keelpno) nel quale si precisa che i casi riscontrati, unicamente nella parte settentrionale del Paese, sono 247.

Tutte le vittime sono al di sopra dei 65 anni. 14 pazienti sono ancora ricoverati in ospedale di cui 4 in rianimazione Il pesante e crescente bilancio si registra malgrado una vasta campagna di disinfestazione aerea per evitare la diffusione del virus da parte della zanzara comune, la Culex Pipiens e malgrado una riduzione delle temperature. Ma la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime settimane.

Il Virus del Nilo Occidentale, così chiamato per essere stato la prima volta individuato nell’omonima regione dell’Uganda nel 1937, colpisce il sistema nervoso centrale e può provocare encefalopatie e meningoencefaliti. Viene trasmesso dalle zanzare infettate soprattutto dal sangue di uccelli migratori. Non esiste alcun vaccino e l’unica difesa è la protezione dalla puntura degli insetti.

Fonte

cristiana:
Paralisi flaccida acuta associata
all’infezione da West Nile Virus
L’infezione da West Nile Virus ( WNV , Virus del Nilo Occidentale ) può causare malattie neurologiche gravi , potenzialmente fatali , tra cui l’encefalite e la meningite.
 
L’infezione acuta del West Nile Virus è stata anche associata a paralisi flaccida acuta.
L’esatta eziologia della paralisi flaccida acuta non è ancora stata chiarita.

E’ stato ipotizzato un processo di demielinizzazione periferica , come nella sindrome di Guillan-Barré , o una mielite.
L’esame clinico ed elettrofisiologico , ed i risultati di laboratorio di 6 pazienti hanno mostrato che la paralisi flaccida acuta associata al West Nile Virus potrebbe essere una sindrome polio-simile con coinvolgimento delle cellule del corno anteriore del midollo spinale e degli assoni motori. ( Xagena 2002 )

MMWR 2002 ; 51: 825-828

La febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus), causata da un virus appartenente alla famiglia flaviviridae causa sintomi simili all'influenza:

* febbre moderata,
* malessere generalizzato,
* anoressia,
* nausea,
* mal di testa,
* dolore oculare,
* mal di schiena,
* dolori muscolari,
* tosse,
* eruzioni cutanee,
* diarrea,
* linfadenopatia,
* difficoltà a respirare.

Nei casi più gravi i sintomi si complicano:

* febbre elevata,
* mal di testa severo,
* debolezza e paralisi flaccida,
* sintomi gastrointestinali,
* disorientamento,
* tremori,
* convulsioni,
* coma,
* eruzione sul tronco, collo, braccia o gambe,
* atassia (progressiva perdita della coordinazione muscolare).

Ma tendenzialmente la febbre da virus del Nilo occidentale guarisce spontaneamente nell'arco di 3-7 giorni.
     
L'encefalite (Encephalitis) del Nilo Occidentale è un'infiammazione del cervello che può essere causata dai virus e dai batteri, compresi i virus trasmessi dalle zanzare. Esattamente è un'infezione del cervello causata dal virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus), un flavivirus che si trova comunemente in Africa, in Asia occidentale e in Medio Oriente. È strettamente collegato al virus dell'encefalite di St. Louis trovato negli Stati Uniti nel settembre 2002.

Il virus del Nilo Occidentale è stato trovato generalmente in esseri umani, uccelli e altri vertebrati in Africa, in Europa Orientale, in Asia Occidentale e in Medio Oriente ma, fino al 1999, non era stato registrato nell'emisfero occidentale.
Non si sa da dove abbia tratto origine il virus degli Stati Uniti (vedi epidemie 2002) ma esso è strettamente collegato geneticamente al tipo trovato in Medio Oriente.
Non si sa da quanto tempo il virus sia presente negli Stati Uniti, ma gli scienziati del CDC di Atlanta, ritengono che, probabilmente, la sua comparsa risalga all'inizio dell'estate del 1999, forse anche prima.
Nel 1999, nella zona di New York, furono segnalati 62 casi seri di malattia, compresi 7 decessi. Nel 2000 furono invece segnalati, fino al mese di settembre, 17 casi, compreso 1 decesso. Non ci sono valutazioni certe disponibili per il numero di casi di encefalite del Nilo occidentale verificatisi nel resto del mondo.
Una della specie di zanzara vettore del virus del Nilo occidentale è la Culex.
Nella zona temperata del mondo (cioè, fra la latitudine 23.5º e 66.5º nord e sud) i casi di encefalite del Nilo occidentale si presentano soprattutto verso la fine dell'estate o ad inizio autunno. Nei climi del sud, dove le temperature sono più miti, il virus del Nilo occidentale può essere trasmesso durante tutto l'anno.
Un continuo esame della presenza del virus (sorveglianza) negli uccelli e nelle zanzare aiuterà notevolmente i sistemi preposti al controllo di prima individuazione, cioè enti pubblici territoriali e statali. 

Quando la prima attività del virus viene rilevata in una comunità di uccelli e/o zanzare, prima che avvengano casi di malattia umana, dovrebbero essere adottate rapide misure di controllo, quali l'applicazione mirata di adulticidi e larvicidi.
Le zanzare vengono infettate quando vengono in contatto con uccelli infetti che possono fare circolare il virus nel loro sangue per alcuni giorni. Le zanzare infettate possono allora trasmettere il virus del Nilo occidentale agli esseri umani ed agli animali mentre pungono per prelevare il sangue. Il virus si trova nelle ghiandole salivari della zanzara. Mentre esse succhiano il sangue, il virus può essere iniettato nell'animale o nell'uomo, dove può moltiplicarsi, con estrema possibilità di causare la malattia.

Anche nelle zone maggiormente colpite dal virus, sono poche le zanzare - molto meno dell'1% - ad essere infette. Se la zanzara è infettata, meno dell'1% degli individui che verranno punti sarà infettato o subirà seriamente la malattia. Le probabilità che si diventi seriamente malati da una puntura di zanzara sono rare.

L'encefalite del Nilo occidentale, inoltre, non viene trasmessa da persona a persona. Per esempio, non si può ricevere il virus del Nilo occidentale toccando o baciando una persona ammalata o da un medico o infermiere che ha curato qualche malato.
Non vi sono prove documentate che una gravidanza sia a rischio a causa dell'infezione da virus del Nilo occidentale.

Sono a rischio d'infezione tutti i residenti nelle zone dove l'attività del virus è stata identificata. Le persone con più di 50 anni hanno un elevato rischio di contrarre una forma di malattia grave.

I sintomi della malattia includono febbre, emicrania e dolori del corpo, occasionalmente con chiazze cutanee e rigonfiamento delle ghiandole linfatiche. L'infezione nella sua forma più grave può essere contrassegnata da emicrania, febbre alta, rigidezza del collo, stordimento, disorientamento, coma, tremiti, convulsioni, debolezza della muscolatura, paralisi e, raramente, morte.
Il periodo di incubazione negli esseri umani (cioè il tempo che va dall'infezione all'inizio dei sintomi di malattia) è solitamente dai 3 ai 15 giorni.

Ad oggi non esiste alcuna terapia specifica contro il virus del Nilo occidentale. Nei casi più gravi, è indicata un'intensa terapia di appoggio, spesso comprendente il ricovero ospedaliero, liquidi endovenosi, trattamento delle vie respiratorie, supporto respiratorio (ventilatore), prevenzione delle infezioni secondarie (polmonite, apparato urinario, etc.) ed una buona cura infermieristica.

Le zanzare infette sono la fonte primaria per la trasmissione del virus del Nilo occidentale. Anche se sono state trovate in Asia e in Africa delle zecche (o acari) infettate con il virus, il loro ruolo nella trasmissione e nella conservazione del virus è incerto. Tuttavia, non ci sono ancora informazioni certe per affermare che le zecche abbiano svolto un qualsiasi ruolo nei casi identificati negli Stati Uniti.
Anche se la gran parte delle infezioni è stata identificata negli uccelli, dal mese di settembre del 2000 il CDC ha ricevuto rapporti di infezione da virus in cavalli, gatti, pipistrelli, scoiattoli, conigli domestici e procioni (orso lavatore).

Non ci sono prove che una persona possa contrarre il virus toccando uccelli infetti vivi o morti. Tuttavia, le persone dovrebbero evitare il contatto con le mani nude quando maneggiano qualsiasi animale morto ed usare guanti o i doppi sacchetti di plastica per riporre la carcassa in contenitore dei rifiuti.

In seguito alla trasmissione da una zanzara infetta, il virus del Nilo occidentale si moltiplica nel sistema sanguigno della persona punta ed attraversa la barriera ematomeningea (la barriera tra il sangue e il cervello) per raggiungere il cervello. Il virus interferisce con il funzionamento del sistema nervoso centrale normale e causa l'infiammazione del tessuto cerebrale.

Tra gli individui gravemente ammalati a causa del virus del Nilo occidentale, la percentuale di decessi varia dal 3% al 15% ed è più alta fra gli anziani. Meno dell'1% di persone infettate con il virus del Nilo occidentale presenterà una forma grave della malattia.

Anche se non ancora accertato scientificamente, se una persona contrae il virus del Nilo Occidentale, può sviluppare un'immunità naturale all'infezione per tutta la vita; tuttavia, l'immunità può diminuire negli anni successivi.
Ancora non esiste un vaccino contro il virus del Nilo occidentale, ma molte industrie stanno lavorando per la sua realizzazione.
 
Alcuni consigli per ridurre i rischi di infezione:
- rimanete in luoghi chiusi all'alba, al crepuscolo e nella prima parte della sera;
- indossate camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi ogni volta che siete all'aria aperta;
- spruzzate su i vestiti sostanze repellenti contenenti permethrin o DEET poiché le zanzare possono anche pungere attraverso vestiti sottili;
- applicate, senza esagerare, sostanze repellenti anti-insetti sulla pelle esposta. Una sostanza repellente efficace conterrà il 35% DEET (N,N-diethyl-meta-toluamide). DEET in alta concentrazione (oltre il 35%) non assicura una protezione supplementare;
- i repellenti possono irritare gli occhi e la bocca quindi evitate di applicare i repellenti sulle mani dei bambini;
ogni qualvolta usate un insetticida o un repellente per insetti, assicuratevi di leggere e seguire le ISTRUZIONI PER L'USO del fornitore stampate sul prodotto;

Nota: la Vitamina B e i dispositivi "ultrasonici" NON sono efficaci per prevenire le punture delle zanzare.
 
Fonte

cristiana:
I sintomi del virus West Nile, rischio, la terapia
I sintomi di virus del Nilo occidentale
Mentre l'80% delle infezioni da virus West Nile non producono sintomi nelle persone, o sintomi che sono di grado lieve o moderato, circa il 20% dei casi producono lievi sintomi quali febbre, cefalea e dolori muscolari, spesso con rash cutaneo sulla pancia petto e schiena , vomito e, talvolta, e gonfiore delle ghiandole linfatiche - questi sintomi durano pochi giorni, anche se alcune persone sane hanno dichiarato di avere la malattia per diverse settimane.

A poche vittime, meno dell'1% dei casi, dovrà tuttavia le infezioni più gravi segnata da mal di testa, febbre alta, rigidità del collo, debolezza muscolare, stupore, disorientamento, convulsioni, paralisi, coma e, raramente, di morte - questi sintomi possono durare diverse settimane, e gli effetti neurologici possono essere permanenti.


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Quelli più a rischio di virus del Nilo occidentale
Quelli oltre i 50 anni di età hanno un rischio maggiore di sviluppare una infezione più grave, così come le persone più deboli o con sistema immunitario compromesso e le persone con malattie croniche, come il cancro, il diabete, alcolismo o malattie del cuore - sono a maggior rischio di lo sviluppo di sintomi e gli effetti sulla salute che sono più gravi, tra cui la meningite, encefalite e paralisi flaccida acuta.

La meningite è l'infiammazione del rivestimento del cervello o del midollo spinale - encefalite è l'infiammazione del cervello stesso e la paralisi flaccida acuta è una sindrome simile alla poliomielite, che può causare la perdita di funzione di uno o più arti - queste condizioni può essere fatale.
I sintomi si sviluppano tipicamente tra 3 e 14 giorni dopo una persona è stata morsa da una zanzara infetta.

Coloro che trascorrono più tempo all'aperto sia di lavoro o di gioco sono anche più a rischio così come sono maggiori possibilità di essere morsi da una zanzara infetta.

Rischio attraverso procedure mediche è molto bassa in quanto tutto il sangue donato è controllato per virus del Nilo occidentale, prima di essere utilizzato e il rischio di virus del Nilo occidentale attraverso trasfusioni di sangue e trapianti di organi è molto piccolo, e non dovrebbe impedire alle persone che hanno bisogno di intervento chirurgico per averlo.

Gravidanza e allattamento non aumentano il rischio di contrarre l'infezione da virus West Nile e il rischio che il virus West Nile può infettare un feto o un neonato attraverso il latte materno infetti è ancora in fase di valutazione - quelli con le preoccupazioni dovrebbero discuterne con il loro fornitore di cure - ci Non sono segnalati eventi avversi in seguito all'uso di repellenti contenenti DEET in gravidanza o allattamento - donne incinte e le madri che allattano sono invitati a consultare il medico se presentano sintomi che potrebbero essere virus del Nilo occidentale.


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Trattare Virus West Nile
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus del Nilo occidentale e nella maggior parte delle persone con sintomi più lievi, come febbre e dolori, questi passeranno da soli, senza cure mediche. Nei casi più gravi, le persone sono spesso ricoverati in ospedale, dove possono ricevere un trattamento di supporto tra cui fluidi per via endovenosa, l'aiuto con la respirazione e assistenza infermieristica.


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Approfondimenti
•West Nile Virus
•West Nile Virus Prevention
•West Nile Virus Animali e altri animali
•Test per il virus del Nilo occidentale

Attenzione: questa pagina è una traduzione automatica di questa pagina originariamente in lingua inglese. Si prega di notare in quanto le traduzioni sono generate da macchine, non tutte le traduzioni saranno perfetti. Questo sito web e le sue pagine web sono destinati ad essere letto in inglese. Qualunque traduzione di questo sito e dei suoi pagine web possono essere imprecise e inesatte, in tutto o in parte. Questa traduzione è un vantaggio.

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