General Category > PARASSITI

Chi ha detto che la puntura di una zanzara non ha mai ucciso nessuno?

(1/3) > >>

cristiana:
24 agosto 2010
Russia: 5 morti per virus del Nilo
Malattia finora sconosciuta nel paese
(ANSA) - MOSCA, 24 AGO - In Russia sono morte cinque persone per il virus del Nilo occidentale, una malattia finora praticamente sconosciuta nel paese. L'infezione, diffusa anche per il caldo, e' trasmessa da roditori e zanzare.

Il giornale Vremia Novostei sottolinea che le zone piu' colpite sono state la regione di Volgogrado, nel sud, con 108 ammalati, e Voronesh, nella Russia centrale, con tre casi.

Le zanzare, afferma il giornale, possono proliferare in autunno e infettare circa 2 milioni di abitanti.

Fonte: ansa.it

Venerdì 20 Agosto 2010   Scritto da Iliana Georgieva

Il virus del Nilo occidentale ha preso l'ottava vittima in Grecia

Quattro persone anziane sono morte nel nord della Grecia il 19 e 20 agosto 2010 dopo aver contratto il virus del Nilo occidentale, portando il numero totale degli incidenti mortali dalla malattia a otto, ha comunicato l'agenzia ANA MPA. Le autorità competenti hanno ribadito che tutti e quattro decessi soffrivano anche di altre malattie.
Il Centro greco per il controllo e la prevenzione delle malattie ha annunciato che, per ora è conferamto il numero di 92 persone intatte dal virus. Le autorità hanno espresso le aspettative che le zanzare killer sarebbero rimaste nel nord della Grecia fino alla metà di settembre.

Il virus del Nilo occidentale si è diffuso nel nord della Grecia e gli infettati sono stati ricoverati nelle città di Salonicco e Veria. Alcuni di quelli sono già recuperati. Per il momento, il virus non si è diffuso in Bulgaria, secondo quanto ha annunciato il ministero della Salute non si è rilevato alcun caso di virus del Nilo occidentale nel Paese.

Tuttavia, la gente non deve temere di una pandemia, siccome nella maggior parte dei casi il virus passa inosservato, ed è solo pericoloso per le persone che soffrono di altre malattie, anziani e  persone immunodepresse, comunicano i media.

--------------------------------------------------------------------------------

Il virus West Nile (WNV) è un virus della famiglia Flaviviridae, che si trova in entrambe le regioni tropicali e temperate. La zanzara tigre è lunga dai 2 ai 10 millimetri. È vistosamente tigrata di bianco e nero. La zanzara tigre è attiva durante il giorno, e non solamente all'alba o al tramonto. Si riscontra inoltre una sua forte resistenza a veleni comuni ed una straordinaria capacità di adattamento all'ambiente.
 
Circa il 90 per cento delle infezioni da virus West Nile nell'uomo sono senza sintomi. I sintomi dell'infezione moderata da virus del Nilo occidentale però sono rappresentati da febbre moderata dopo pochi giorni di incubazione, che dura da tre a sei giorni, accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari), tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare.

Contro il virus non esistono trattamenti specifici. È possibile solamente attenuare i sintomi della malattia.

Fonte

17 agosto 2009
Ricompare il virus del Nilo. Un caso a Mantova. Donazioni di sangue comunque sicure
A un anno dal primo contagio umano in Italia (che riguardò una donna di Medicina) è stato segnalato proprio in questi giorni un nuovo caso di “Virus del Nilo”, scoperto in un donatore di sangue di Mantova, che sarebbe comunque già in via di guarigione. Il “Virus del Nilo” viaggia con gli uccelli migratori. Può trasmettersi dagli uccelli ad altri animali, o all’uomo, solo attraverso la puntura di una zanzara infetta. Non può quindi trasmettersi direttamente, per altre vie, da uomo a uomo, o da animale ad altro animale. I cavalli sembrano essere le vittime più esposte a questo virus: nelle scorse settimane ne ha ucciso uno, sempre nel mantovano, e ne ha contagiato un altro a Correggio. Ne sono derivati controlli in tutti i maneggi dell’intera area. Controlli, per quanto riguarda l’uomo, sono stati disposti sul sangue donato nelle province di Mantova, Ferrara e Rovigo (controlli che comunque si effettuano di routine già dall’anno scorso, quando fu segnato il primo caso di virus del Nilo a Medicina). Le donazioni comunque continuano ad essere raccolte regolarmente, con l’unico blocco, stabilito a Reggio Emilia, per donatori che abbiano soggiornato recentemente nel Mantovano.
Fonte

31 agosto 2009
Febbre del Nilo: tre casi accertati in Emilia Romagna. Sono gravi
Come se non bastassero le appresioni per l’influenza “A”, ecco affacciarsi nella nostra regione anche la psicosi della Febbre del Nilo. Dopo avvisaglie nella vicina provincia di Mantova, ora anche in Emilia Romagna sono stati infatti segnalati tre nuovi casi di “Febbre del Nilo”, malattia neurologica (West Nile) trasmessa dalle zanzare, principalmente del genere “Cukex”. I tre nuovi casi sono stati confermati da Centro Regionale di riferimento per le Malattie Microbiologiche (Crrem) del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna.
Due casi si sono verificati nel Ferrarese, ed hanno riguardato due uomini di 72 e 62 anni ricoverati attualmente all’Arcispedale S.Anna di Ferrara; l’altro caso è invece in cura al Policlinico di Modena, e riguarda una donna mantovana di 72 anni. Le condizioni cliniche dei tre pazienti vengono definite gravi. Sono già state messe in atto dal servizio sanitario regionale tutte le misure di sorveglianza e di controllo, in collegamento con il Centro Nazionale per le Malattie Esotiche. La presenza del virus West Nile è segnalata fin dall’anno scorso in varie province del Veneto e della Lombardia, lungo l’asse del Po e nel suo Delta. Nel 2008 vi furono infatti altri tre casi di contagio umano, due ancora in provincia di Ferrara, ed uno in quella di Bologna, nessuno letale, ma in almeno due casi con complicanze piuttosto serie protrattesi nel tempo.
La problematica della Febbre del Nilo ha comportato anche limitazioni e più seri controlli nelle attività trasfusionali ed in quella della raccolta di donazioni del sangue. Già dal primo agosto, infatti, tutte le unità di sangue e gli organi donati nelle province di Ferrara, Rovigo e Mantova vengono analizzati in modo da escludere la presenza del virus e garantire la massima sicurezza del sangue da trasfondere e degli organi da trapiantare.

Il piano regionale prevede anche interventi di disinfestazione in occasione di fiere ed altre manifestazioni all’aperto con concentrazione di pubblico.

Nel Ferrarese, la zona dove per ora si registra l’incidenza relativamente maggiore d contagi, questa nuova infezione portata dalle zanzare riecheggia antichi timori legati alla malaria che fino all’immediato dopoguerra costituva ancora uno dei più comuni rischi per la salute, soprattutto delle genti del Delta e del Basso Ferrarese.

La contaminazione della Febbre del Nilo è più frequente negli animali, uccelli ed equini in particolare (nei mesi scorsi un cavallo è deceduto per questo virus, nel mantovano); il virus si mantiene nell’ambiente attraverso il continuo passaggio tra zanzare e uccelli selvatici e, occasionalmente, può essere trasmesso dalla stessa zanzara agli equini ed all’uomo. L’infezione nell’uomo è spesso asintomatica (80% dei casi) o presenta sintomi lievi aspecifici. Sono nell’1% dei casi, soprattutto in persone anziane già con deficit immunitari, si determinano sintomi più gravi di tipo neurologico (encefaliti o meningoencefaliti).
Fonte

3 settembre 2009
Febbre del Nilo: un altro caso nel rodigino
Torna a colpire la malattia neurologica West Nile. Dopo i tre casi segnalati nei giorni scorsi e riguardanti due anziani residenti nel ferrarese, ricoverati a Ferrara, e una donna residente nel mantovano, ricoverata a Modena, ora un uomo di 70 anni di Villadose (Rovigo), ricoverato in prognosi riservata nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Rovigo, e’ risultato positivo per il virus trasmesso dalla zanzara del genere Culex. Un caso analogo era stato registrato circa un anno fa sempre nel rodigino. ”Il paziente – informa una nota dell’Ulss 18 di Rovigo – era giunto all’osservazione dei sanitari il 20 agosto per febbre in soggetto portatore di malattia epatica”. Gli accertamenti hanno rivelato ”la positivita’ per il virus West Nile. Le condizioni attuali del paziente sono stazionarie; la prognosi resta comunque riservata”.
Fonte

10 settembre 2009
Ferrara, dopo otto giorni di coma e’ morto il 71enne colpito dal virus West Nile
Era stato ricoverato il 20 agosto scorso per malattia di West Nile, Febbre del Nilo, virus trasmesso dalla zanzara principalmente del genere Culex, ma era già affetto da patologie croniche. L’ uomo, di 71 anni, è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva di Ferrara. La notizia è giunta oggi, attraverso un comunicato congiunto di Comune e Provincia di Ferrara, Ausl e Azienda ospedaliera.
Da fine agosto alla prima settimana di settembre nel Ferrarese quattro persone sono state colpite da meningoencefalite dovuta a virus di West Nile: due sono in fase di miglioramento dal punto di vista generale e neurologico, una terza e’ tuttora ricoverata in condizioni critiche in rianimazione. Altri casi di West Nile sono stati segnalati nei giorni scorsi nel Mantovano, nel Rodigino e a Imola.
Il virus del Nilo occidentale (noto anche con la denominazione inglese West Nile Virus) è un flaviviridae del genere Flavivirus (di cui fanno parte anche il virus della febbre gialla, il virus dell’encefalite di Saint-Louis e il virus dell’encefalite giapponese). Il suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta. In seguito è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi infine anche in altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico ed è diffusa soprattutto in Africa , Medio Oriente, India, Europa e, più recentemente, negli Stati Uniti, dove la prima epidemia è stata dichiarata a New York nel 1999.
Le zanzare, ed in particolare il genere Culex, sono i principali vettori del virus. L’uomo e il cavallo possono ammalarsi tramite la puntura di zanzara, ma non sono a loro volta trasmettitori dell’infezione ad altre zanzare ne’ ad altre persone o ad animali. I sintomi sono rappresentati da febbre moderata dopo pochi giorni di incubazione, che dura da tre a sei giorni, accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari), tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare. In meno del 15% dei casi, negli anziani e nei soggetti più deboli, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite. Generalmente il malato si rimette spontaneamente in 3-5 giorni, ma la malattia può essere anche mortale in individui anziani e immunodepressi.
Dopo i casi registrati della malattia sono gia’ state attivate diverse procedure: il Comune di Ferrara, su indicazione del Dipartimento di Sanita’ Pubblica, ha compiuto interventi di disinfestazione straordinaria a ogni segnalazione di caso; gli interventi sono stati fatti il 29 e 30 agosto e il 7 e 8 settembre e si sono aggiunti a quelli – larvicidi e adulticidi – gia’ programmati con tutti i comuni della provincia e previsti dal Piano regionale di sorveglianza. Il gruppo tecnico scientifico, previsto dal Piano di sorveglianza regionale integrata medico-veterinaria, in stretto raccordo con l’ Autorita’ sanitaria e gli Enti preposti, fin dalla primavera ha inoltre, messo in atto tutte le attivita’ di sorveglianza rivolte agli animali ed alle zanzare. Importanti le raccomandazioni per i cittadini: prima tra tutte, la protezione individuale dalle punture di zanzara, tramite l’ utilizzo di repellenti, e indumenti adeguati che lascino poche parti del corpo scoperte e proteggendo gli ambienti abitativi con zanzariere o diffusori di insetticidi.
Fonte

12 settembre 2009
Altri tre pazienti ricoverati per la “febbre del Nilo”
Sono saliti a sei i casi di “Febbre del Nilo” diagnosticati in Regione: tre a Ferrara (dove due giorni fa è deceduto un anziano di 71 anni già affetto da patologie croniche), uno a Modena e uno a Imola. “Il virus trasmesso dalle zanzare è presente solo nel bacino attorno al Po – ricorda la Regione – ma ha complicanze solo per pazienti già debilitati”. Fra le vittime, tempo fa, anche un cavallo nel mantovano.
Fonte

23 novembre 2009
West Nile: seconda vittima nel ferrarese, muore una donna di 74 anni, dopo tre mesi di agonia
Dopo tre mesi di agonia è morta nel ferrarese Franca Finessi, 74 anni: è la seconda vittima stroncata in questa zona, dall’infezione da West Nile. La donna residente a Jolanda di Savoia era ricoverata da fine agosto in stato di coma all’Ospedale Sant’Anna della città estense. All’inizio di settembre, sempre nello stesso ospedale, la prima vittima: un uomo di 71 anni di Coronella. Dall’inizio dell’anno sono 5 i casi mortali: oltre alle due vittime ferraresi, due nel Rodigino e una nel Veneziano. West Nile Disease, lo ricordiamo, è una malattia virale trasmessa da zanzare comuni, che assumono il virus dagli uccelli selvatici. L’uomo e il cavallo possono ammalarsi tramite la puntura di zanzara, ma non sono a loro volta trasmettitori della infezione ad altre zanzare né ad altre persone o ad animali. Solo in casi rari, meno dell’1%, in particolare in persone anziane e con patologie croniche, può presentarsi in forma grave. Attualmente risultano colpiti il territorio della provincia di Ferrara e parte del territorio della provincia di Bologna (Comuni di Malalbergo e Bentivoglio). Anche se il rischio di contagio tra uomo e uomo è scarsissimo, è attivo un piano di sorveglianza sul virus in Emilia Romagna e, a scopo precauzionale, nelle zone interessate tutte le unità di sangue raccolte vengono analizzate per garantire la massima sicurezza del sangue per le trasfusioni.
Fonte

cristiana:
29/07/2010

La tropicalizzazione del clima determina in Europa un aumento
delle punture di insetti nocivi
Supermosche con un'attrazione particolare per il sangue umano. In estate aumentano, infatti, le persone che finiscono in ospedale (anche in gravi condizioni) a causa della puntura del Simulium posticatum, minuscolo insetto che abita le regioni rurali dell'Inghilterra, ma che ora si sta progressivamente avvicinando alle città, colonizzando aree verdi e giardini.
Vittime delle ultime ore anche alcuni vip, fra cui la giovane cantante Mollie King, e il celebre golfista, Ian Poulter.
La creatura è davvero minuscola, massimo 2 o 3 millimetri, ma procura punture assai dolorose, che possono infettarsi, tanto da dover recarsi spediti al pronto soccorso. L'aumento delle punture della Mosca Blandford (nome volgare dell'insetto), è da mettere in relazione alle particolari condizioni climatiche che stanno caratterizzando l'Europa negli ultimi giorni: il caldo e l'umidità rappresentano infatti il terreno ideale per lo sviluppo di questi ditteri.


Con loro si è constatato anche un repentino aumento di punture di zanzare, mosche dei cavalli ed esemplari di Culicoides impunctatus.
Questa la testimonianza dell'infermiera, Sara Nathan: "Due punturine di insetto alla caviglia. Mi alzo e mi ritrovo tutta la parte bassa della gamba arrossata. Dopo 48 ore il mio arto è come quello di un 'elephant man': non posso più camminare. All'ospedale i medici constatano l'infezione causata dalla puntura di un insetto, e mi sottopongono a flebo e a una potente cura antibiotica".
Secondo gli entomologi, però, il problema non è legato solo all'aumento degli insetti, ma anche al cambiamento delle abitudini dell'uomo, in seguito all'incremento delle temperature su scala globale: si sta infatti fuori di più la sera, e più spesso nel cuore di giardini dove ci sono molte fonti d'acqua, territorio privilegiato per certi tipi di insetti.
È anche una questione concernente il fatto che tutti incolpano sempre e solo le zanzare delle fastidiose punture estive, quando in realtà le specie che attaccano l'uomo sono molte di più: "Conosciamo soprattutto le zanzare", dice Stuart Hine, entomologo inglese, "ma vanno considerate anche le mosche nere, che stanno invadendo le nostre città".
In particolare, le cosiddette 'Blandford flies' sono identificabili per il loro colore nero e la forma ridotta. Sono molto attive da Maggio ad Agosto. Fanno parte della grande famiglia delle mosche nere: 1800 le specie conosciute, 11 delle quali estinte. Preferiscono il sangue umano a quello animale. Fra i loro obiettivi prediletti ci sono le caviglie e i piedi di uomini e donne. Mentre le zanzare e altri tipi di ditteri colpiscono soprattutto la sera, le 'Blandford flies' vanno avanti tutto il giorno.
Quando le loro punture vengono infettate dai batteri, possono subentrare complicazioni, comprese gravi reazioni allergiche, con difficoltà respiratorie. I batteri possono poi provocare (ma in rarissimi casi) la malattia di Lyme, un'infezione che può compromettere la salute del cuore."Più persone sono state morse da questi insetti", racconta lo studioso inglese, "e in alcuni casi si sono avute reazioni estreme con gonfiori notevoli".
L'aumento di casi di punture di insetti nocivi è verificabile un po’ ovunque: "Siamo letteralmente sommersi da pazienti colpiti da punture di insetto", dice Donna Laws-Chapman, manager al Timber Hill Health Centre di Norwich, "e molti 'morsi' erano infetti".

Anche in Italia abbiamo i cosiddetti "insetti emergenti", specie che stanno trovando sempre più spazio nei nostri ambienti a causa della tropicalizzazione dei climi. La zanzara tigre può trasmettere la Febbre del Nilo, la Dengue: nel 2007, in Romagna c'è stata un'epidemia di febbre da virus Chikungunya. Nei cani e in altri animali può causare la filaria canina e l'encefalite.

I simulidi sono una famiglia d'insetti caratterizzati da femmine tipicamente ematofaghe. Da noi sono attivi soprattutto in Pianura Padana: possono provocare eritemi e orticaria. I pappataci, infine, sono minuscole zanzare riconoscibili dalle ali disposte verticalmente sopra il corpo in posizione di riposo. La loro puntura è simile a quella delle zanzare comuni, benché più persistente e pruriginosa.

Fonte

cristiana:
24/08/2010

Russia. Dopo caldo anomalo è allarme Virus del Nilo sul Volga
Almeno 116 casi e 5 morti

Roma, 24 ago. (Apcom-Nuova Europa) - Con l'emergenza incendi quasi rientrata, in Russia scoppia l'allarme Virus del Nilo. Almeno 116 i casi registrati nella regione di Volgograd, sul fiume Volga, e una decina nel vicino distretto di Voronezh.

Cinque i morti, sino ad ora, mentre le autorità sanitarie russe sottolineano che c'è "una crescita nel numero delle forme gravi della malattia".

La canicola che ha afflitto la Russia negli ultimi due mesi ha provocato una eccezionale proliferazione di zanzare, prime responsabili della trasmissione di questo flaviviridae della stessa famiglia della febbre gialla, che può provocare anche meningite o encefalite letali.

Le temperature attorno ai 40 gradi subentrate a un periodo di piogge hanno portato lungo il fiume più lungo d'Europa colonie di zanzare mai viste, ammettono le autorità, pur precisando che il virus del Nilo era stato identificato nella regione già negli anni scorsi, ma in forme non così virulente.

Il nome del virus viene dal distretto di West Nile, Uganda, dove fu isolato per la prima volta nel 1937. Pur restando a forte 'incidenza africana', nei decenni successivi si è diffuso anche in India, Europa e, più di recente, negli Usa. Nei giorni scorsi è stato identificato anche in Grecia, dove ha fatto almeno 4 morti. Copyright APCOM (c) 2008

Fonte: lastampa.it

26-08-10

Febbre del Nilo
La Febbre del Nilo occidentale (West Nile Disease) è una malattia infettiva di origine virale che si manifesta con danni neurologici, febbre alta e complicazioni a volte letali. Il suo nome deriva dal distretto dell’Uganda in cui nel 1937 è stato identificato per la prima volta il virus in un essere umano. Per tutto il 20esimo secolo si sono registrati molti focolai della malattia in tutto il mondo. Nel 2002 la Febbre del Nilo ha colpito gli Stati Uniti provocando un’epidemia. Il focolaio di zanzare infette fu individuato nel cuore di New York, a Central Park.

La presenza del virus nel sangue è di breve durata e spesso, soprattutto nell’uomo, ha decorso asintomatico. Solo nel 15 – 20% dei casi si manifesta dopo un periodo di incubazioni di 3-15 giorni con febbre, mal di testa,dolori articolari, mialgia, nausea e vomito. In meno di un caso su cento la malattia si manifesta con sintomi neurologici, come meningite, meningoencefalite e mielite, associati a febbre alta. In casi rari si manifesta encefalite, paralisi, disorientamento e coma.

Dopo la psicosi dilagante scatena dall’Influenza A, ora è scattata l’agitazione nel Nord-est italiano per i casi accertati di Febbre del Nilo. Anche se c’è chi ipotizza un silenzio stampa voluto, gli esperti minimizzano la portata di questi eventi. La Febbre del Nilo rimane comunque una patologia virale pericolosa in grado di provocare nelle sue forme peggiori meningite ed è per questo motivo che gli organi competenti hanno preferito dare disposizioni in materia di prevenzione.

In Italia il virus è stato isolato in Toscana nel 1998, e nel 2009 il laboratorio di virologia dell’università di Padova ne ha scoperto un nuovo ceppo mutato di cui ha sequenziato completamente il genoma .
Il virus viene trasmesso all’uomo dalla puntura delle zanzare ma anche gli uccelli, migratori o domestici, giocano un ruolo cruciale perchè permettono lo spostamento del virus dall’Africa alle zone temperate: le zanzare pungono gli uccelli migratori e asportano così sangue infetto, infettando sè stesse e ogni altro animale, uomo compreso.

Fonte

cristiana:
Lunedì 30 Agosto 2010

Aumenta il numero delle persone colpite
dal Virus del Nilo occidentale in Grecia
Sono diventate 9 le vittime della febbre del Nilo in Grecia
134 sono già le persone colpite dal virus del Nilo occidentale, confermate finora dalle autorità in Grecia, dopo che sono stati scoperti cinque nuovi infettati dal virus. 9 persone sono morte in Grecia per il Virus del Nilo. Lo ha reso noto il centro per le malattie contagiose (Keelpo) citato dalla Radio Atene.

La scorsa settimana il ministro della Salute Mariliza Ksenoyanakopulu ha assicurato che attualmente non vi sono motivi di preoccupazione e che le autorità sono pronte a combattere l'infezione.  9 persone sono morte in Grecia per il Virus del Nilo.

Lo stato ha deciso di stanziare altri 250 mila euro per combattere questi insetti. Si prevede un trattamento con sostanze chimiche dal cielo delle aree nella Grecia settentrionale e, in particolare, nella parte centrale della Macedonia greca. La maggior parte dei casi di febbre del Nilo sono stati registrati nella regione di Salonicco.

E' allerta anche in Turchia per il Virus del Nilo Occidentale: molti sono infatti i contagiati e ci sarebbero già, secondo stime ufficiali, 5 morti – riporta il sito saluteme.it, il quale informa che l'epidemia ha colpito anche la Russia e si espande anche in Bulgaria, ma in questi Paesi non risultano vittime.

Fonte

27 agosto 2010

E' allerta in Turchia per il Virus del Nilo Occidentale
E' allerta in Turchia per il Virus del Nilo Occidentale, molto sono infatti i contaggiati e ci sarebbero già, secondo stime ufficiali, cinque morti.

Ricordiamo che nelle scorse settimane la Grecia era già stata colpita dal virus e c'erano stati 9 morti. A questo punto possiamo dire che tutta la zona orientale del bacino del Mediterraneo è a rischio epidemia, compresa l'Italia.

Il virus è denominato "del Nilo Occidentale" perchè isolato lì per la prima volta, a trasmetterlo all'uomo sono le zanzare e può facilmente avere sviluppo epidemico o pandemico addirittura. Ha caratteristiche simili alla febbre gialla e ha una incubazione di 3/6 giorni.

Si presenta inizialmente con astenia, febbre alta, diarrea, poi può il più delle volte sfociare in gravi meningiti o encefaliti. Purtroppo allo stato attuale delle cose non esistono vaccini o trattamenti specifici per l'uomo contro questo virus. (m.s.)

Fonte

cristiana:
01-09-10

Grecia: Virus Nilo, 11 morti
Iniziata campagna di disinfestazione aerea in regioni nord

(ANSA) - ATENE, 1 SET - Si aggrava il bilancio della infezione in Grecia del Virus del Nilo Occidentale trasmesso dalle zanzare.Malgrado l'inizio di una campagna di disinfestazione aerea nella regione settentrionale, il numero dei morti, informa il Centro malattie infettive, e' salito a 11 e i casi registrati a 150, 35 persone tuttora ricoverate, 9 in terapia intensiva. Il Virus del Nilo Occidentale viene trasmesso dalle zanzare infettate soprattutto dal sangue di uccelli migratori.

02 settembre 2010

GRECIA: VIRUS NILO;ALTRI 2 MORTI, 13 IN TUTTO, CRESCE PAURA

(ANSA) - ATENE, 1 SET - Cresce la paura in Grecia per l'infezione del Virus del Nilo Occidentale trasmesso dalle zanzare che oggi ha fatto altre due vittime portando il bilancio complessivo a 13 morti. Malgrado l'inizio di una campagna di disinfestazione aerea nella regione settentrionale, con capoluogo Salonicco, quella dove si registra la stragrande maggioranza dei casi, e il divieto alle donazioni di sangue nelle aree a piu' alto rischio, il virus continua a mietere vittime. Secondo l'ultimo rapporto del Centro per le malattie infettive (Keelpno) sono 156 i casi sinora registrati e 35 le persone attualmente ospitalizzate di cui 8 quelle nei reparti di terapia intensiva. Secondo ricercatori greci a trasmettere il virus nel Paese e' la zanzara comune, la Culex Pipiens. ''Altri due morti'' annunciano i media televisivi e online rilevando che si tratta di due persione anziane, mentre il presidente del Keelpno Giorgio Saroglou avverte che la trasmissione del virus continuera' verosimilmente ancora per tutto settembre con cinque-dieci casi al giorno. Il Virus del Nilo Occidentale, cosi' chiamato per essere stato individuato per la prima volta nell'omonima regione dell'Uganda nel 1937, colpisce il sistema nervoso centrale e puo' provocare encefalopatiti e meningoencefaliti. Viene trasmesso dalle zanzare infettate soprattutto dal sangue di uccelli migratori. Non esiste alcun vaccino e l'unica difesa e' la prevenzione dalla puntura degli insetti. (ANSA).

Fonte

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa