Autore Topic: CONSIGLI PER TUTTE LE STAGIONI  (Letto 22645 volte)

cristiana

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CONSIGLI PER TUTTE LE STAGIONI
« il: Settembre 07, 2010, 11:29:13 »
Frizione fredda, la ginnastica circolatoria

La frizione fredda è una terapia idroterapica naturale. Risale a molti secoli fa quando era comunemente utilizzata come pratica di auto lavaggio in quanto non necessita di acqua corrente. E´ stata poi nobilitata da vari autori tra cui Lazaeta e Kneipp e oggi viene considerata ottima per mantenere una buona igiene vascolare.

Come mai?
La frizione fredda agisce sugli sfinteri vascolari precapillari, riattivandoli e mantenendoli vivi e dinamici. Passando infatti il panno freddo sul corpo (come si vede dal disegno) si crea una vasodilatazione cutanea con il conseguente arrossamento della parte che viene frizionata. In questo modo si sollecita il circolo sanguigno delle vene, dei capillari e delle arteriose. La frizione fredda ha anche altre importanti funzioni:
- crea uno stimolo meccanico che attiva tutti i ricettori periferici del sistema nervoso
- permette la scoperchiatura dei pori cutanei consentendo una pulizia più profonda del semplice lavaggio.

Quando è indicata la frizione fredda?
Ve la consiglio nei momenti in cui vi sentite stressati o spossati. Al mattino agisce come tonificante e alla sera come rilassante.

Come si pratica la frizione fredda?
Bisogna piegare il panno, bagnarlo in acqua fredda e strizzarlo leggermente. Il panno va poi passato su tutto il corpo in modo veloce ed energico. A ogni movimento rivoltate il panno e risciacquatelo almeno una volta per mantenerlo sempre freddo.

Cominciate con le braccia: dal dorso della mano fino alla spalla e ritorno e poi dal palmo della mano fino all´ascella. Prima la mano destra e poi quella sinistra.

Passate poi al collo (parte anteriore) e al petto (movimenti verticali da destra a sinistra).

Fate poi movimenti ampi circolari in senso orario sul ventre.

Le gambe vanno strofinate all´esterno (dalla caviglia all´anca) e all´interno (dalla caviglia all´inguine).

Passate poi al collo (parte posteriore), al dorso (movimenti verticali da destra a sinistra).

Poi ritornate nuovamente alla gambe che passerete questa volta posteriormente dalla caviglia al gluteo.

Finite la frizione passando il panno sotto la pianta del piede destro e poi sinistro.
Dopo la frizione si torna a letto per una mezz´ora circa o ci si veste rapidamente e si fa movimento per sviluppare la reazione di calore.


La tisana, fonte di benessere

Le tisane sono il preparato fondamentale in ambito fitoterapico. Vanno preparate con piante medicinali fresche o essiccate (non conservate oltre i 18 mesi) per avere il massimo dei principi attivi quali olii essenziali, tannini, mucillagini, glucosidi, alcaoidi, amari, vitamine, sali minerali e oligoelementi.

Le tisane vanno assunte giornalmente e con regolarità perché:

-essendo costituite dal 98% di acqua, favoriscono la reidratazione indispensabile per la circolazione sanguigna e per una efficace depurazione renale

-sono ricche di vitamine (gruppo B, C, folati) e sali minerali (soprattutto potassio, magnesio e oligoelementi) con le note funzioni protettive e regolatrici

-contengono dei veri e propri medicinali, quali ad esempio le essenze antisettiche, balsamiche, aromatizzanti, molto preziose per la difesa immunitaria, per la diuresi, per l´attività digestiva e epatoprotettice

Ogni pianta con cui viene preparata la tisana ha poi indicazioni specifiche:

-la malva è un delicato lassativo
-la menta è rinfrescante
-il tiglio è sudorifero
-la gramigna è diuretica
-il tarassaco è un disintossicante epatico
-il salice è un antiinfiammatorio
-il rosmarino è un tonificante

Vi consiglio due formulati:
- tisana rilassante per il corpo e tonificante per la mente: fiori di tiglio, fiori di biancospino, poche foglie di menta

- tisana digestiva e blandamente lassativa: fiori di malva, fiori di camomilla, semi di finocchio, radice di altea

Come si preparano le tisane?
La procedura è semplice. Si possono miscelare diversi tipi di piante con azione sinergica insieme a piante correttive del sapore. Si sminuzzano le erbe o i fiori, o si triturano le radici e le cortecce. La quantità di solito è di 3 grammi per ogni 100 ml di acqua (1/2 cucchiaino da minestra per tazza d´acqua).

Se si fa tisana in infuso basta versare l´acqua bollente sul preparato precedentemente triturato, lasciandola in infusione da 5 (fiori delicati) ai 10-15 minuti (foglie e fiori più resistenti) in un recipiente provvisto di coperchio.
Trascorso il tempo necessario si filtra il preparato. I principi attivi liberati dall´infusione sono spesso volatili, per cui è necessario bere l´infuso al più presto o tenerlo chiuso da un coperchio.
La tisana a infuso è generalmente usata per foglie e fiori, utile soprattutto per estrarre gli olii essenziali.

Se si fa la tisana in decotto bisogna versare il preparato precedentemente triturato in acqua fredda, facendolo poi bollire a fuoco lento per 10-20 minuti in un recipiente con coperchio. Trascorso il tempo necessario si filtra il preparato. Questa preparazione va attuata con radici, legni, semi, cortecce e foglie coriacee per le quali l´infusione non è sufficiente ad estrarre i principi attivi (soprattutto tannini, amari e mucillagini).


Curarsi con l'argilla

Innumerevoli sono le proprietà benefiche dell'argilla, utilizzata come rimedio contro varie patologie fin dalla più remota antichità.

Gli effetti benefici dell'argilla erano conosciuti già 4.000 anni fa dagli egizi che utilizzavano i fanghi nell´igiene del corpo e nella cosmesi. Nell´antica Roma si usava lavare e disinfettare gli indumenti lasciandoli a bagno in una miscela di acqua e argilla.
Anche gli animali hanno da sempre utilizzato l'argilla per l'igiene personale e per curare malattie cutanee.
Oggi l'argilla viene spesso unita ad acquee termali per ottenere i fanghi termali, ampiamente utilizzati per lenire dermatiti, malattie reumatiche e altre patologie.
L'argilla svolge infatti importanti funzioni per l´organismo umano. Come mai? È la composizione chimica dell´argilla a far sì che questa sostanza minerale possieda proprietà terapeutiche davvero uniche.

Scopriamo la composizione chimica dell'argilla
L'argilla è la sostanza minerale più fine che esista. I granuli di argilla sono infatti estremamente più piccoli di quelli della sabbia, al punto che la si può plasmare. La sostanza base di cui è composta è la silice (biossido di silicio, in media 65%) nella forma stabile di silicati idrati di alluminio. Contiene anche acqua e numerosi sali minerali (in prevalenza ferro, magnesio, potassio, calcio, sodio, manganese e altri oligoelementi) in percentuali differenti a seconda della roccia base o delle trasformazioni ambientali cui è stata sottoposta.

Consideriamo ore le proprietà dell´argilla.
L'argilla ha un´azione:
1-alcalinizzante e disinfettante sui tessuti (epidermide e epiteli di rivestimento)
2-antidolorifica e antinfiammatoria
3-rimineralizzante, riequilibrante e antiendemigena. Combatte cioè la ritenzione idrica con un meccanismo osmotico, assorbendo i liquidi e i prodotti di scarto del metabolismo. I sali minerali in essa contenuti attirano infatti l´acqua e altri soluti per osmosi, così come il sale integrale si umidifica assorbendo l´acqua presente nell´ambiente. In questo modo l´argilla funziona da catalizzatore dei processi biologici.
4-L´argilla riequilibra inoltre la termoregolazione grazie alla sua capacità termoassorbente
5-L´argilla infine rigenera l´attività organica e risveglia il potenziale energetico, grazie alla sua capacità di cedere debolissime dosi di energia elettromagnetica

Come si deve utilizzare l'argilla.
L'argilla può essere assunta per via interna o per via esterna.
Per via interna agisce, prima di tutto, sull´apparato digerente con cui viene direttamente in contatto. Ha un´azione remineralizzante e antianemica grazie all´apporto degli oligoelementi sopracitati. Va assunta sotto forma di acqua argillosa che si prepara semplicemente stemperando uno o due cucchiaini di caffè di argilla ventilata (verde, scura o bianca) in un bicchiere acqua. Va poi lasciata sedimentare per 8-12 ore. Una volta che l´argilla si è sedimentata bevete l´acqua soprastante.
Per via esterna può essere applicata direttamente sulla pelle nei casi di acne, dermatosi, scottature, distorsioni, contusioni e esisti di fratture.

Ecco come preparare l´impacco:
in una terrina disponete 2-3 cm di argilla granulare e ricopritela con acqua fino a superare di un mezzo centimetro la superficie livellata. Lasciate riposare per qualche ora senza mescolare: l´argilla piano piano assorbirà tutta l´acqua, creando una pasta morbida, omogenea, liscia e fluida.
Una volta ottenuto l´impasto, applicatelo per un´ora almeno sulla parte dolente (la cute deve essere integra). Coprite poi con un telo di cotone o con carta da pacco fissati con una garza.

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Cristiana

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