Autore Topic: Allergia ai detersivi e ai detergenti e dermatite da contatto  (Letto 29744 volte)

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Allergia ai detersivi e ai detergenti e dermatite da contatto
« il: Settembre 06, 2010, 12:15:11 »
25/11/08

Allergia ai detersivi e ai detergenti e dermatite da contatto:
quando il prurito dipende dal bucato


Alcuni detersivi e detergenti possono essere causa di allergie e dermatite da contatto.
 
Non tutti sanno che nei detergenti comuni esistono degli agenti chimici che difficilmente vengono eliminati nella fase del risciacquo. Questi residui chimici, altamente allergenici, vengono infatti assorbiti dagli indumenti lavati, nonostante il risciacquo, per poi sprigionarsi a contatto con la pelle soprattutto in situazioni di sudorazione. Il sudore innesca infatti una reazione chimica che, in un processo a catena, fa sì che gli irritanti residui chimici, nonché i metalli pesanti in essi contenuti, rimangano a contatto per ore con la pelle determinando quella spiacevole sensazione di prurito tipica dei mesi estivi, e in molti casi vere e proprie dermatiti allergiche.

A conferma di ciò l’ultima indagine del S.I.D.A.P.A. (Società Italiana di Dermatologia Allergologica e Professionale, apparsa sulla rivista Annali Italiani di Dermatologia Allergologica (vedi www.skinhelper.it/html/340.shtml “LA CLASSIFICA”) nella quale i detersivi vengono indicati come i maggiori responsabili delle sempre crescenti dermatiti allergiche o da contatto.
Spesso la dermatite da contatto responsabile di fastidiose eruzioni della pelle è causata dai detersivi. Quelli giusti sono gli ipoallergenici non irritanti.
I dermatologi la chiamano DAC, è la così detta dermatite da contatto: una reazione allergica della pelle conseguente all’intolleranza dell’epidermide di alcune sostanze, o a volte semplicemente di una sola, il che può rendere veramente difficile una rilevazione oggettiva attraverso test specifici.

In Italia dichiarano di esserne affette più o meno costantemente, il 15% delle donne e il 7% degli uomini. In molti casi i fastidiosi pruriti, che a volte possono diventare vere e proprie eruzioni cutanee estese in tutto il corpo, fanno scattare dei meccanismi ossessivi di “caccia al colpevole”, e allora, via con i test di rilevazione, ne esistono di tutti i tipi: sugli alimenti, sulle sostanze, e persino sui tessuti. Ma non di rado capita che nonostante tutte le ricerche, da un punto di vista allergologico, il paziente risulti negativo a tutto, ovvero, secondo i test sano come un pesce e senza nessun tipo particolare di intolleranza a cibi, sostanze o tessuti.

LA SCELTA DEI DETERSIVI E DETERGENTI GIUSTI: GLI IPOALLERGENICI
Per ovviare a questi fastidiosi problemi, un’azienda di Genova ha da qualche anno messo a punto una linea di detersivi formulati per detergere nel completo rispetto della pelle. Le materie prime utilizzate per la miscela di questi particolari detersivi, sono infatti “diverse” da quelle normalmente utilizzate dalla concorrenza, poiché provenienti da fornitori del settore della cosmesi, quindi prive di agenti classificati come “irritanti”o “allergenici”, inoltre le reazioni chimiche necessarie per arrivare ai prodotti finiti non utilizzano, come catalizzatori, metalli pesanti.

Secondo la Dott.ssa Adriana Ciuffreda, specialista milanese in dermatologia, è psicologicamente normale, nel momento in cui si sviluppano reazioni allergiche da contatto, pensare che i responsabili possano essere eventualmente dei tessuti particolari, ma mai i detersivi, visto che erroneamente si ritiene che gli stessi vengano eliminati dai nostri vestiti nel momento del risciacquo finale. Niente di più falso: in verità gli agenti chimici preposti alla detergenza rimangono legati ai tessuti lavati in forma inerte, per poi risvegliarsi aggressivi più che mai nei momenti di sudorazione.

GLI IPOALLERGENICI USE DELL’AZIENDA ANDREA GALLO DI GENOVA
Molti dermatologi consigliano l’uso di detersivi certificati ipoallergenici, non irritanti e soprattutto che abbiano superato i test a contatto con la pelle. In Italia gli unici ad essere certificati ipoallergenici e non irritanti da uno dei più accreditati laboratori di analisi dermatologiche, l’I.S.P.E, sono gli ipoallergenici USE dell’azienda Andrea Gallo di Genova, che tramite Pach Test (contatto diretto del prodotto con la pelle, e di tessuto, lavato col prodotto, applicato alla pelle) ne certifica l’assoluta ipoallergenicità e non irritabilità (nessuna reazione cutanea in nessun soggetto). Questo in ragione di un utilizzo di molte materie prime “inusuali” per il settore (tipiche invece del mondo della cosmesi), classificate come non irritanti e non allergizzanti.

L’azienda da anni sostiene il MO.I.CA, il Movimento Italiano di Casalinghe che si è dimostrato attivamente sensibile all’ormai largamente diffuso problema delle reazioni allergiche ai detersivi.

Per informazioni al pubblico: Andrea Gallo s.r.l. Tel. 010-6502941 www.use.it

Fonte: mondobenessereblog.com
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Re:Allergia ai detersivi e ai detergenti e dermatite da contatto
« Risposta #1 il: Settembre 06, 2010, 12:18:22 »
Se il prurito dipende dal bucato

Meglio scegliere gli ipoallergenici non irritanti
I detersivi causano dermatite da contatto

Milano - I dermatologi la chiamano DAC, è la così detta dermatite da contatto: una reazione allergica della pelle conseguente all’intolleranza dell’epidermide di alcune sostanze, o a volte semplicemente di una sola, il che può rendere veramente difficile una rilevazione oggettiva attraverso test specifici. In Italia dichiarano di esserne affette più o meno costantemente, il 15% delle donne e il 7% degli uomini.
In molti casi i fastidiosi pruriti, che a volte possono diventare vere e proprie eruzioni cutanee estese in tutto il corpo, fanno scattare dei meccanismi ossessivi di “caccia al colpevole”, e allora, via con i test di rilevazione, ne esistono di tutti i tipi: sugli alimenti, sulle sostanze, e persino sui tessuti. Ma non di rado capita che nonostante tutte le ricerche, da un punto di vista allergologico, il paziente risulti negativo a tutto, ovvero, secondo i test, sano come un pesce e senza nessun tipo particolare di intolleranza a cibi, sostanze o tessuti.

In effetti, anche secondo gli esperti, i fatti domostrano che tutto ciò può accadere, e allora che fare? Prima di tutto partire da cose semplici, a volte sottovalutate, ma in molti casi realmente risolutive.
Una di queste è la scelta dei detersivi utilizzati per detergere i propri capi di abbigliamento o i detergenti utilizzati per le superfici domestiche. Secondo la Dott.ssa Adriana Ciuffreda, specialista milanese in dermatologia, è psicologicamente normale, nel momento in cui si sviluppano reazioni allergiche da contatto, pensare che i responsabili possano essere eventualmente dei tessuti particolari, ma mai i detersivi, visto che erroneamente si ritiene che gli stessi vengano eliminati dai nostri vestiti nel momento del risciacquo finale. Niente di più falso: in verità gli agenti chimici preposti alla detergenza rimangono legati ai tessuti lavati in forma inerte, per poi risvegliarsi aggressivi più che mai nei momenti di sudorazione.

Molti dermatologi consigliano l’uso di detersivi certificati ipoallergenici, non irritanti e soprattutto che abbiano superato i test a contatto con la pelle. In Italia gli unici ad essere certificati ipoallergenici e non irritanti da uno dei più accreditati laboratori di analisi dermatologiche, l’I.S.P.E, sono gli ipoallergenici USE dell’azienda Andrea Gallo di Genova (www.use.it), che tramite Pach Test (contatto diretto del prodotto con la pelle, e di tessuto, lavato col prodotto, applicato alla pelle) ne certifica l’assoluta ipoallergenicità e non irritabilità (nessuna reazione cutanea in nessun soggetto). Questo in ragione di un utilizzo di molte materie prime “inusuali” per il settore (tipiche invece del mondo della cosmesi), classificate come non irritanti e non allergizzanti.

Le numerose testimonianze di persone allergiche a metalli pesanti o ad altre sostanze irritanti e il continuo apprezzamento da parte di dermatologi che ne consigliano l’uso, sono una fonte inesauribile di soddisfazione per l’azienda. Insomma, con gli ipoallergenici USE non solo si possono lavare i capi di abbigliamento in completa sicurezza, ma anche lavare piatti e superfici senza il fastidio di indossare guanti o di incorrere comunque in reazioni allergiche.
17/1/2009

Fonte: voceditalia.it
Cristiana

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