Mineralogramma prezioso in gravidanza
di Fabrizia Postiglione
(Febbraio 2007)Prezioso in gravidanza, si effettua sui capelli. E misura le carenze di minerali nell'organismo
È indolore, semplice, non invasivo. Prezioso specie per le donne che vogliono un figlio. "Il mineralogramma, o analisi minerale tissutale, permette di valutare le riserve nutrizionali dell'organismo: sia i minerali maggiori, sia i minerali traccia (selenio, rame, cromo, zinco), importanti per la salute della madre e del feto", spiega
Piero Gianfranceschi, pediatra e ricercatore dell'Adria di Milano, associazione per la ricerca sulle intolleranze alimentari.
"Un buon equilibrio di minerali migliora la gravidanza, perché durante questo periodo il loro fabbisogno aumenta. Se serve, può essere colmato con una integrazione mirata". Il mineralogramma si pratica tagliando capelli a 3 centimetri dal bulbo (per il peso di un grammo) e sottoponendoli ad analisi spettrofotometrica. Dal capello si può leggere che cosa è avvenuto nell'organismo negli ultimi tre mesi: è la "fotografia" di un'alterazione costituzionale.
"Questo esame", dice
Tiziana Semplici, nutrizionista, "valuta, tramite il rapporto fra minerali, la situazione funzionale dell'organismo. Quello calcio-fosforo, ad esempio, è indice dell'attività metabolica (lenta o veloce), quello calcio-potassio della tiroidea, quello sodio-magnesio della surrenalica, il rapporto ferro-rame delle tendenze anemiche; si può disegnare così un quadro preciso delle predisposizioni patologiche", chiarisce la dottoressa, autrice di uno studio sull'influenza della alimentazione in gravidanza.
"Dall'esame del capello si possono anche capire in anticipo le tendenze alle difficoltà di concepimento, spesso dovute a carenze nutrizionali: se si è poveri di certi minerali come il magnesio o è alterato l'equilibrio zinco-rame, si possono avere interruzioni ripetute o sterilità".
Durante la gravidanza "il feto preleva ciò di cui ha bisogno dalle riserve della madre" avverte la nutrizionista, "ma se queste sono scarse, si rischia che il bimbo abbia problemi di insonnia, cattiva digestione, nervosismo, o che lei sia troppo impoverita".
Integrando le carenze si eviteranno crisi di stanchezza e depressioni post parto.
Molti minerali sono anche neurotrasmettitori cellulari (per esempio il rame): se si altera il rapporto zinco-rame l'umore ne è influenzato.
"Quanto ai bimbi, su di loro il mineralogramma può essere fatto a partire dal primo anno di vita", prosegue Semplici, "e avvisa di eventuali intolleranze alimentari: come nel caso in cui c'è eccesso di calcio e il piccolo sviluppa intolleranza a latte e formaggi.
Il test inoltre è utile quando insorgono problemi di comportamento o crescita". In quest'ultimo caso le mamme chiedono generici ricostituenti, invece, spiega Gianfranceschi, "grazie alle informazioni fornite dai capelli possiamo identificare le carenze e prescrivere integrazioni specifiche".
Nella donna il mineralogramma serve anche per indagare candidosi o cisti recidivanti che spesso sono causate da alterazioni di minerali e oligoelementi come zinco, rame e manganese.
Fonte:
Repubblica.it