21-07-10 di Giovanna MannaAutismo è un disturbo che colpisce la funzione cerebrale, le cause possono essere svariate: nascita prematura e quindi con un peso corporeo inferiore alla media, anticorpi materni, infezioni gestazionali, esposizione a metalli pesanti, fattori epigenetici, vaccinazione antirosolia, morbillo, parotite, esposizione a campi elettromagnetici o semplicemente per fattori genetici.
Ebbene, oggi sarebbe possibile diagnosticarla in tempo grazie a Lena. Si tratta di una nuova tecnologia sperimentata da alcuni ricercatori americani dell’
Università del Kansas.
Lena (Language Enviroment Analysis) è uno strumento che analizza i
suoni vocali dei bambini. Gli studiosi spiegano che i bimbi autistici emettono suoni e vocalizzi diversi, rispetto a quelli che non soffrono di questa patologia, e che quindi è possibile riconoscere la differenza. Questo nuovo congegno avrà il compito di analizzare i suoni emessi dai bambini e rilevarne le differenze.
Gli esperti hanno ideato dei test coinvolgendo 232 bambini dai 10 mesi ai 4 anni, analizzando 1.500 tracce. Ai bimbi viene applicato un registratore a batteria ai loro vestitini. In questo modo il bambino non si accorgerà di nulla e potrà esprimersi con più facilità. Lena ha analizzato più di 3milioni di espressioni. In particolare lo studio si basa sulla sillabificazione, quindi sulla capacità dei bimbi di produrre sillabe ben costruite.
Da un’analisi circa l’uso della lingua e della mascella, emerge che i bimbi autistici presentano uno “sfasamento” tra il modo di riprodurre i suoni e le sillabe rispetto all’età che hanno.
Lena è senz’altro uno strumento innovativo ed essenziale per riconoscere in tempo la patologia già dai primi mesi di vita del bambino, così sarà possibile intervenire tempestivamente con una terapia adeguata.
Fonte:
benessere.guidone.it