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Post - cristiana

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1881
In questo post potrete inserire articoli, notizie lette in internet, video, anche esperienze che vi sono state raccontate o personali dove vengono smascherati truffatori, imbroglioni, speculatori, ecc.
Sono molti quelli che riescono ad ingannare la gente raggirando le leggi, o contando sul fatto che molti per vergogna, per paura di essere derisi, o per evitare scandali, non li denunceranno mai.
Ci sono personaggi, aziende, società, ecc., intoccabili dal punto di vista legale, a cui i malati si rivolgono credendo di aver trovato finalmente la soluzione ai loro problemi. Quindi aprite gli occhi e non siate ingenui.
Di persone illuse e disilluse da certi personaggi, distrutte oltre che nel fisico anche finanziariamente, ne possiamo trovare tantissimeanche solo facendo una piccola ricerca in internet, o cercando tra gli articoli di cronaca.
Spero che vogliate contribuire ed aiutarmi nella ricerca, scovando più informazioni possibili per evitare che almeno chi ci legge cada in queste trappole... possiamo solo informare, mettere in guardia, purtroppo altro non possiamo fare.



Imbrogli scoperti
da "Striscia la notizia"










LE "CURE" AL BICARBONATO 2
Curava i tumori con il bicarbonato




FALSO MEDICO FRANCESE

FALSO MEDICO FRANCESE 1

FALSO MEDICO FRANCESE 2

FALSO MEDICO FRANCESE 2

FALSO MEDICO FRANCESE 3


























Guarire i tumori con il pendolino
La bizzarra terapia del guaritore in sei capitoli





Imbrogli scoperti
da "Le Iene"








Imbrogli scoperti
da "Mi Manda Rai 3"


1882

Su internet stanno nascendo come funghi siti di studi odontoiatrici che dichiarano di essere specializzati in rimozione protetta dell'amalgama. Sono siti allettanti, graficamente invitanti e sicuramente curati da webmaster professionisti. Tutti hanno la pagina dedicata alla rimozione protetta. Molti si sono limitati a copiare e incollare le info trovate in internet, altri hanno copiato e personalizzato.
IL PROBLEMA E' CHE E' CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, E' TUTTO UN GROSSO ABBAGLIO E QUELLO CHE FANNO E' SOLTANTO UNA CLASSICA RIMOZIONE NON PROTETTA, FORSE QUALCUNO USA LA DIGA, MA NON SANNO EVITARE LA CONTAMINAZIONE DA VAPORI E POLVERI QUANDO TRAPANANO, NEANCHE PER LORO STESSI: LA MASCHERA NON LI SALVERA'...

Quando si ammalano (CLICCA QUI), certamente, fanno ricorso alla legge che tutela i dentisti sulle malattie professionali da amalgama, ma credo sia una magra consolazione... forse non sono coscienti del pericolo, lo sottovalutano, o si credono furbi perchè hanno scoperto un nuovo modo di arricchirsi, ma furbi non sono, perchè la salute è la ricchezza più grande.


Aspettando che arrivi il giorno i cui i governanti capiranno quanto sia importante e urgente che  IL MIO PROGETTO venga trasformato in legge sulla prevenzione delle malattie degenerative, l'unico modo che avete per difendersi in questa jungla di offerte di individui senza scrupoli, è di informarsi, quindi ho scritto questo post sperando possa servire ad evitare che le persone commettano l'errore di andare a farsi rimuovere gli amalgami, senza conoscere e capire cosa sia opportuno fare o non fare, per evitare la conntaminazione da polveri e vapori di amalgama.

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La prima cosa da fare sarebbe non assumere nessuna sostanza chelante, chimica o naturale finchè non saranno stati rimossi tutti gli amalgami ed estratti i denti devitalizzati, per evitare di peggiorare la situazione, mandando in circolo elementi tossici che non possono essere eliminati, finchè si hanno fonti tossiche in corpo, come spiego sul LINK

Fondamentale poi sarebbe riuscire a capire che i chelanti sono inutili, quando non addirittura dannosi, in caso di avvelenamento cronico..

Per una terapia pre-rimozione davvero efficace, secondo le numerose testimonianze, non solo la mia, è saggio rivolgersi al dott. Gerardo Rossi presso la Mineral Test che poi al termine della bonifica della bocca, riuscirà a disintossicare l'organismo completamente, in modo naturale, senza assumere farmaci, riequilibrando gli oligoelementi. Per chiarire ogni dubbio a riguardo, basta telefonare, perchè sono molto disponili e spiegano bene cosa fare e come fare. Volendo si può inviare tutto per posta, non occorre andarci di persona.
MINERAL TEST - Via Luigi Einaudi, 176 - 62012 Civitanova Marche (MC)
Tel 0733.771291 o 0733.817163 - Fax 0733 1996114 - Cell. 348 2214925 - info@mineraltest.it

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Ci sono alcuni dentisti che da quanto scrivono sui loro siti, sembrano adottare tecniche pressoché perfette, poi però potrebbero procedere in modo completamente diverso. Quindi nel dubbio farsi accompagnare e assistere da qualcuno, meglio se munito di telecamera, così si avrà un documento-ricordo a testimonianza della rimozione, dove si può capire se veramente è stata protetta oppure no.

DENTISTI SU CUI CI SONO BUONE TESTIMONIANZE

dott. Federico Ronchi
Studio Odontoiatrico Associato Dr. Federico Ronchi Dr.ssa F.Geja - Via Giorgio Jan 5 20129 Milano tel/fax 02 /29533431
http://www.bioral.it


dott. Andrea Barile
Dott. Barile Andrea - Viale Vico, 8 12051 (Alba -CN-), tel/fax 0173 362978
http://www.studiodottorbarile.com/contatti/


dott. Antonio Miclavez
http://studiomiclavez.com/page17/contatti.html


dott. Antonio Dell'Aglio
Dell'Aglio Antonio - Piazza Giulio Cesare,30 - 70124 Bari
http://www.salute-naturale.it/


dott. Volfango Perotti
Studio medico omeopatico e di odontoiatria biologica Dr. Volfango Perotti e Dr.ssa Marilina Piscolla
Terni, Via Barbarasa 23 - Telefono: 0744/428142
http://www.biovoma.it/web/generiche/protocollo-rimozione-amalgama.html


dott. Raimondo Pische
http://www.aiob.it/contact/


dott. Stefano Montironi
Via Dario Campana, 6/e 47922 RIMINI (RN)
Tel. 388.6508047
http://www.montironi.it/Programmi/RimozioneAmalgamiDentali.aspx


Prof. Dott. Lieta Giovanni Luigi
Studi :
- Brescia: Torre Athena Via Orzinuovi 20 tel/fax +39 0303533196  -
 Cell 3484397757
- Malonno: Via IV Novembre 25 tel/fax +390364635105
Mail: segreteria@studiolieta.it - assistente@studiolieta.it -
dottore@studiolieta.it
http://www.studiolieta.it/contatti.html


Centro Atlas - Dr. Rosanna Di Giosefratte
Corso Vittorio Emanuele, 161 - 65124 PESCARA (PE)
Tel. 085 2058593
Mail: info@atlas.pr.it
http://www.abcsalute.it/medici/medicina-funzionale-mnc/abruzzo/pescara/pescara/atlas.html?refresh_cens


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Dentisti su cui non ho testimonianze e gradirei averne, per capire se sono affidabili, o meno.
Man mano che arrivano aggiungerò accanto una stellina, se positive, oppure cancellerò il nome se negative.




dott. Patrizio Turina
via Solferino, 11 (Indicazioni: piazzetta dietro il Municipio)
Tel. 0376694585 - Roverbella, Mantova
https://patrizioturina.wordpress.com/2011/11/20/studio-medico-dentistico-dottor-patrizio-turina/


dott. Aldo Amato
Via Roma ,73 - 35010 Borgoricco (PD) - telefono 049 579 84 52 - fax 049 579 80 08
http://www.studiodentisticoamato.it/it/home.html



dott. Frank van Uffelen
Piazza Aldo Moro 7 - 21037 Ponte Tresa – ITALIA
Tel +39 0332 550055 - Fax +39 0332 553000
http://www.studiodentisticopontetresa.com/



dott. Luigi Gentile
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) Via Formentini,74
Tel. TEL.0735 / 83920 CELL. 334/6880342
http://www.dottorgentile.com/igiene_orale/Rimozione_amalgama.htm



Studio di odontoiatria olistica
via Farneti 10, Milano
Tel: 02 21116373
http://www.naturopatiadentale.it/dentista-olistico-milano/dentista-milano-via-farneti-10



dott. Ivo Fornasiero
Peraga di Vigonza via Germania, 6 tel 049 21 37 346 info urgenze:  cell 348 226 83 83
http://www.odontoiatraivofornasiero.it/contatti.html



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IMPORTANTE PER ANDARE BENE INFORMATI DAL DENTISTA

Studiare , scaricare documenti, post dal sito e dal forum, può servire non solo ad essere personalmente ben informati, ma consegnandoli a un dentista di buona volontà, si ottiene che finalmente comprenda il pericolo di una rimozione non protetta e decida di contattare un collega specializzato in rimozione, per specializzarsi a sua volta.
Dopo aver studiato sarà meno complicato distinguere chi è capace di fare buona rimozione da un "furbetto", anche solo parlandoci al telefono.

E' estremamente importante sapere e capire perchè, secondo il prof. Daunderer, è necessario farsi estrarre i denti devitalizzati, senza dimenticare poi che sono quasi tutti restaurati in amalgama, ma in quelli incapsulati non si può vedere.
Io ho recuperato 4/10 di vista all'occhio sinistro poche ore dopo l'estrazione  :D quando i medici dicevano che era colpa della SM. Dopo circa una settimana feci le normali analisi di routine ed uscì fuori che la mia ormai ventennale infezione cronica alle vie urinarie, era scomparsa  ;D I medici mi fecero ripetere l'esame delle urine per 3 volte, esame che confermò che "miracolosamente" l'infezione cronica era sparita.

Non farsi mai rimuovere gli amalgami senza protezione, o da chi usa solo la diga e le trapana.

Gli amalgami vanno a rimossi in protocollo protetto, non più di 1 al mese, a prescindere dall'intossicazione cronica, perchè dopo 7-10 anni al massimo, si ossidano e possono creare infezioni croniche specialmente alle vie urinarie, comunque 4 amalgami potrebbero già creare problemi, perché l’avvelenamento cronico avviene a causa dell’accumulo, nel tempo, di piccole quantità di elementi tossici che non possono essere espulsi dal corpo.

Esistono 2 tipi di intossicazione: quella acuta e quella cronica.
-- L'intossicazione acuta è rilevabile solo entro poche ore dalla contaminazione (esempio rimozione non protetta) attraverso la ricerca di mercurio, per esempio, nelle urine, perchè già dopo 2-3 giorni non se ne trova più traccia, dato che sarà già nelle cellule. Di solito si hanno dei malesseri per qualche giorno e poi si torna a stare bene, a meno che non si verifichi lo scoppio della "bomba ad orologeria"... frase che serve a spiegare che l'intossicazione acuta può essere la causa scatenante di una patologia già latente, quando il sistema immunitario non riesce più a difendere l'organismo... la classica goccia che fa traboccare il vaso riempito dal continuo e lento accumulo negli anni di elementi tossici che sono andati a fissarsi nelle cellule.
-- L'intossicazione cronica può essere diagnosticata con un test chiamato Mineralogramma, ma bisogna affidarsi a un laboratorio serio e attendibile, dato che anche in questo campo, ci sono tanti "furbetti".
In base alla mia esperienza e alle testimonianze consiglio di rivolgersi a Mineral Test, come spiego sopra.
E' indispensabile specificare che non è stata ancora fatta la rimozione protetta, così il dr. Rossi si regola di conseguenza e dà un'integrazione che è un valido aiuto all'organismo durante tutto il periodo fino alla fine, poi quando è finita la bonifica, prescrive l'integrazione per disintossicare completamente.


Ogni dentista può adottare una sua tecnica, la cosa fondamentale è che dentista e paziente non respirino polveri e vapori di amalgama.

Per esempio il mio dentista non ha grossi mezzi ma è andato a studiare in Svezia e Germania e quando è tornato, circa 6-7 mesi dopo, quindi dopo essersi preparato bene, mi ha fatto la prima rimozione. In primis ha fissato la diga. Ha sacrificato parte della corolla dentale e poi ha aspirato l'amalgama venuta via intera attaccata a un pezzetto di dente. Poi ha fatto una lastrina per controllare che non vi fossero residui di metallo e poi ha messo il provvisorio. La settimana dopo ha ricostruito il dente col composito come fosse nuovo.
 
Un bravo dentista non deve fare assumere chelanti o altre sostanze prima e durante la rimozione, per evitare di peggiorare la situazione, dato che i metalli non possono essere eliminati finchè ci sono fonti tossiche, insomma bisogna evitare di farli andare in circolo, perchè poi, nella maggior parte, vanno ad accumularsi nelle cellule perennemente.

Un dentista deve preoccuparsi di saper far bene la rimozione, cioè il lavoro del dentista, non il tossicologoi, l'omeopata, naturopata, ecc., perchè potrebbero far aumentare l'avvelenamento cronico.

Un dentista onesto deve adottare la stessa tariffa di quando cura una carie + otturazione. Poi ogni dentista, si sa, ha le proprie tariffe, anche a seconda se vive in un paese o in città.

In ogni caso chiunque abbia bisogno di un dentista può contattarmi in privato e cercherò di autarlo a trovarne uno il più possibile vicino alla sua residenza, però la cosa migliore sarebbe che ognuno "istruisse" il proprio dentista e lo convincesse ad andare a imparare una tecnica sicura di rimozione amalgami, presso i dentisti già specializzati, che organizzano i corsi.
Su questo forum ci sono tanti documenti, filmati, testimonianze, ecc., quindi tutta la documentazione, che gli farà capire quanto è pericoloso, anche per lui, il materiale che maneggia senza precauzioni giorno dopo giorno. Perciò scaricate i documenti e portategli a visionare.

Se qualcuno ha un dentista da segnalarmi lo faccia in privato, poiché non si possono pubblicare su internet gli indirizzi di nessuno che non abbia un proprio sito in rete.

Attenzione: qualche dentista dice di fare rimozione protetta usando gli ultrasuoni, ma è una falsità, anzi è più pericoloso: SI TRATTA SOLTANTO DI UN SISTEMA NUOVO DI FRANTUMAZIONE DELL'AMALGAMA, CIOE' INVECE DEL CLASSICO TRAPANO, USANO GLI ULTRASUONI


Come materiale sostitutivo all’amalgama il più usato è il cosiddetto “composito”, forse meno bello esteticamente della ceramica o porcellana che sono indubbiamente i materiali migliori, ma molto meno costoso, comunque non è vero che non è resistente, non è vero che contiene elementi tossici... tutte chiacchiere messe in giro da chi si ostina a difendere l'amalgama al mercurio  :o >:( :(

ALCUNE ACCORTEZZE PRIMA DELLA RIMOZIONE:
Prima di andare alla visita dal dentista (la prima visita mi sembra sia gratuita per molti dentisti), conviene andare dal medico curante per farsi prescrivere:
    - Lastra panoramica dell'arcata dentale;
    - patch test metalli (per vedere se si ha allergia ai metalli)
Sono esami che si fanno in ospedale pagando il ticket.
   - Ogni rimozione dovrebbe avvenire a distanza di almeno 1 mese una dall'altra.



La domanda da porsi quando si hanno dubbi è questa:
perchè rimuovere gli amalgami se assumendo chelanti o prodotti omeopatici ci si può disintossicare per mantenendoli?
La risposta è questa:
non è possibile disintossicarsi avendo fonti tossiche in corpo, anzi se si assumono chelanti si va a peggiorare la sintomatologia, perché si manderanno in circolo ancor più elementi tossici di quelli che uscirebbero se non fossero stimolati da sostanze chelanti e perché verrà sollecitato ulteriormente un sistema immunitario già sofferente.
Ad ognuno il suo lavoro: il dentista pensi a fare una perfetta rimozione protetta, lasciando poi il compito di disintossicare, cosa che avverrà successivamente, a chi di competenza come spiegato sopra.

1883
Un medico americano nel suo libro racconta come sia riuscito in 15 giorni a sconfiggere definitivamente la propria grave artrite e a portare sollievo a migliaia di persone sofferenti per varie forme di artrite e per altre malattie di origine autoimmune.

Assieme ai ricercatori della sua clinica ha ulteriormente sviluppato e migliorato la formula originaria scoperta 25 anni prima da uno scienziato dell'Istituto Federale di Sanità Americano. Il dott. Dihel, questo il nome dello scienziato, aveva scoperto una particolare sostanza naturale derivata da grassi animali, (contenuta fra l'altro anche nel cioccolato, nei formaggi e nel burro) che riusciva ad impedire il formarsi dell'artrite in tutti i tests di laboratorio, come pure ad eliminare l'artrite che aveva colpito anche lui, e quella dei suoi amici e conoscenti che si erano sottoposti volontariamente al trattamento.
Purtroppo il dott. Dihel non era riuscito a procurarsi dei finanziamenti per continuare la sua sperimentazione e così fu costretto ad abbandonare il progetto. Il suo obiettivo era quello di trovare una sostanza senza controindicazioni che potesse essere assunta per via orale, visto che quella che aveva ottenuto per essere efficace doveva essere iniettata sulle parti del corpo colpite dall'artrite.
Alcuni anni dopo questo progetto fu casualmente trovato da uno studioso della San Diego Clinic Immunological Center in California, riportando così alla luce una scoperta che forse fra qualche anno potrà essere veramente riconosciuta in tutto il mondo come la più grande scoperta nutrizionale del secolo. E' dal 1996 che questa sostanza é stata immessa ufficialmente in commercio, inizialmente negli USA e successivamente in molti altri paesi, fra i quali anche l'Italia, dove sono state confermate le percentuali di successo descritte nel libro.
NON E' UN FARMACO, E' UNA SOSTANZA ALIMENTARE DI ORIGINE NATURALE. (Dott. L.Sands)

Il CMO è una sostanza naturale che sta facendo gridare al miracolo migliaia di persone in tutto il mondo sofferenti di varie forme di artrite, artrosi e di malattie di origine autoimmune come fibromialgia, lupus, sclerosi multipla, psoriasi, ecc.
Una sostanza che possiamo trovare in microscopiche quantità anche nei cibi di ogni giorno: burro, formaggi e cioccolato. Il dott. Douglas Hunt, famoso medico americano l'ha anche definita: "la più importante scoperta dopo la penicillina".

Fonte: http://www.naturmedica.com

Purtroppo c'è il brevetto su quel prodotto ed il mio farmacista mi ha comunicato che non è possibile prepararlo galenicamente.
Pensa però che sia un buon prodotto e si possa acquistare su questo sito

1884
Farmacovigilanza / Attenti al Pregabalin (Lyrica) e al Gabapentin
« il: Luglio 24, 2010, 07:19:54  »
14/11/06

Il pregabalin e il gabapentin sono farmaci antiepilettici impiegati anche nel trattamento del dolore neuropatico.
La commercializzazione del pregabalin è avvenuta dopo la scadenza del brevetto del gabapentin e la comparsa sul mercato dei corrispettivi generici (30 luglio 2005).
I più comuni effetti avversi del pregabalin1-4 e del gabapentin5 includono vertigini, sonnolenza, edemi periferici e atassia.
Nel 36% dei casi le reazioni avverse si sono verificate il giorno stesso della prima assunzione del farmaco e nell’83% dei casi è stato necessario interrompere il trattamento.
La peculiarità del caso pregabalin è la numerosità delle segnalazioni, ricevute in solo un anno di commercializzazione, rispetto ad altri farmaci di
nuova immissione in commercio.
In particolare, il pregabalin è tra i primi 15 principi attivi con il più alto numero di segnalazioni.

Fonte: agenziafarmaco.it

DETERMINAZIONE DELL'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO, 13 MARZO 2007
(Gazzetta Ufficiale n. 69 del 23.03.07, pag. 46)
Articolo 4 - Farmacovigilanza
Il presente medicinale è inserito nell'elenco dei farmaci sottoposti a monitoraggio intensivo delle sospette reazioni avverse di cui al decreto del 21 novembre 2003 (Gazzetta Ufficiale 1° dicembre 2003) e successivi aggiornamenti; al termine della fase di monitoraggio intensivo vi sarà la rimozione del medicinale dal suddetto elenco.

1885
Farmacovigilanza / Re:Premarin e Prempro sono molto pericolosi
« il: Luglio 24, 2010, 07:18:39  »
Premarin: warning da parte dell’FDA


Un sottostudio del Women’s Health Iniziative ( WHI ) con solo estrogeno ha prodotto un aumento dei rischi di ictus e di trombosi venosa profonda nelle donne in postmenopausa, di età compresa tra 50 e 79 anni, durante un periodo di quasi 7 anni, di trattamento con estrogeni coniugati orali ( 0.625mg/die ), rispetto al placebo.

L’FDA ha approvato cambiamenti nella scheda tecnica di Premarin ( estrogeni coniugati ).


Warning
La terapia a base di soli estrogeni è associata ad un aumentato rischio di ictus e di trombosi venosa profonda.

Ictus
Nel sottostudio WHI con solo estrogeno è stato riportato un aumentato rischio di ictus, statisticamente significativo.

Un aumento del rischio di ictus è stato riportato anche nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico nelle donne che hanno assunto estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone 0.625mg/2.5mg die rispetto alle donne che hanno assunto placebo ( 31 versus 24 per 10.000 donne/anno ).

Malattia coronarica
Nel sottostudio WHI solo estrogeno non è stato riportato nessun effetto sugli eventi definiti come infarto miocardico non fatale, infarto miocardico silente, morte correlata alla malattia coronarica tra le donne trattate solamente con estrogeno, rispetto al placebo.

Nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico, nessun evento statisticamente significativo di eventi coronarici è stato riportato nelle donne che hanno assunto estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone rispetto alle donne trattate con placebo.

Tromboembolia venosa
Nel sottostudio WHI solo estrogeno, il rischio di tromboembolia venosa ( trombosi venosa profonda ed embolia polmonare ) è risultato aumentato nelle donne che assumono estrogeni coniugati ( 30 versus 22 per 10.000 donne/anno ), anche se solamente l’aumentato rischio di trombosi venosa profonda ha raggiunto la significatività statistica ( 23 versus 15 per 10.000 donne/anno ).
L’aumento del rischio di tromboembolia profonda si è presentato nei primi 2 anni.

Nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico, un aumento statisticamente significativo nell’incidenza di tromboembolia venosa è stato riportato nelle donne trattate con estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone rispetto alle donne trattate con placebo ( 35 versus 17 per 10.000 donne/anno ).
Sono stati dimostrati anche aumenti statisticamente significativi del rischio sia di trombosi venosa profonda ( 26 versus 13 per 10.000 donne/anno ) che per embolia polmonare ( 18 versus 8 per 10.000 donne/anno ).

Tumori maligni
Nel sottostudio WHI solo estrogeno, dopo un periodo osservazionale di 7.1 anni, gli estrogeni coniugati ( 0.625mg/die ) non erano associati ad un aumentato rischio di tumore mammario invasivo ( RR = 0.80 ).

L’impiego di estrogeno da solo e di estrogeno + progestinico è risultato associato ad un aumento delle anomalie mammografiche.

Fonte: FDA, 2006
Xagena2006
Farma2006 Gyne2006 Cardio2006 Neuro2006 Onco2006

1886
Farmacovigilanza / Premarin e Prempro sono molto pericolosi
« il: Luglio 24, 2010, 07:17:30  »
I farmaci “di sostituzione ormonale” promettono alle donne di restare giovani, di ritardare la menopausa e di sconfiggere l’osteoporosi.

Ora si scopre che due medicinali molto diffusi, il Premarin e il Prempro, provocano cancro, embolia polmonare, infarto e demenza.
 
In USA, almeno 14 milioni di donne si sono viste prescrivere le due medicine. Ma poiché esse sono in commercio da 40 anni, sono circa cento milioni (tre generazioni) le donne americane in pericolo.
Lo ha stabilito uno studio di un ente indipendente, il Women’s Health Initiative (WHI).
Il principio attivo dei due farmaci è estrogeno estratto dall’urina di vacche e cavalle, che contiene tre tipi di estrogeni, di cui due non naturali per la donna.
Inoltre il Premarin contiene progesterone sintetico, anch’esso non identico all’ormone umano.

Il dosaggio aumenta la pericolosità.

Le ditte farmaceutiche adottano un dosaggio che sia efficace per il 90% della popolazione generale; ma resta un 25% di ipersensibili, per cui la dose standard è eccessiva, ha notato la rivista Lancet.
Lo studio del WHI ha stabilito che già 0,625 milligrammi di estrogeni da cavalla è cancerogeno; le dosi nei due farmaci sono il doppio, 1,250 mg.
Dal 2003, alla chetichella, il Premarin è in commercio con dosi più basse: 0,45 mg.
Ma intanto, nel solo 2001, i medici americani hanno stilato 70 milioni di ricette di prescrizione delle due medicine della giovinezza.
Il che induce il dottor Jay Cohen, un medico che tiene un sito sulle medicine alternative (Medication Sense Underground), a porre domande scomode: “quanto valgono le sperimentazioni cliniche fatte dalla aziende per ottenere dalla FDA (Food and Drug Administration) l’autorizzazione al commercio dei medicinali? E quanto i medici di base sono al corrente degli effetti collaterali di certi farmaci, visto che sono ‘informati’ esclusivamente da piazzisti pagati dalle aziende produttrici?”.

Il 51 % dei farmaci approvati dal FDA manifestano effetti dannosi solo dopo che sono diffusi sul mercato.

I danni collaterali da farmaci sono la quarta causa di morte in America.
Di fatto, una medicina sviluppata nell’interesse del profitto anziché della salute uccide o invalida, è stato notato, 784 mila americani l’anno; 16.400 % più di quanti ne ha “ammazzati”  Osama Bin Laden.

L’assistenza sanitaria altamente privata (dunque costosa) fa sì che l’americano medio ricorra al medico per farsi prescrivere farmaci che “coprono” i suoi sintomi, e così continuare a “funzionare”.
Non ha i mezzi per una vera terapia, né i medici hanno interesse a consigliare, poniamo, una vera cura consistente in un regime alimentare adatto ed esercizio fisico.
Un serio rapporto sulle malattie iatrogene (Death by Medicine, dei dottori Gary Null, Carolyn Dean, Martin Feldman,  Deborah Rasio e Dorothy Smith, 2003) ha rivelato che le case farmaceutiche spendono oltre 2 miliardi di dollari l’anno per invitare i medici di base a 314 mila “eventi” in cui, con l’albergo pagato in località amene, i dottori ascoltano le “informazioni scientifiche”, che in realtà sono promozioni, su un nuovo medicinale.

Non c’è informazione scientifica indipendente.
Ma ora, sono esplosi parecchi scandali che hanno allarmato l’opinione pubblica.
La scoperta che l'antinfiammatorio e dolorifico Vioxx, s’è rivelato mortale in troppi casi.
Il sospetto concreto, a malapena soffocato dalla lobby del farmaco, che un conservante al mercurio, contenuto nei vaccini infantili dal 1937, sia responsabile della vera epidemia di autismo dei bambini in USA, e forse anche dell’Alzheimer dei vecchi (oltre i 75 anni, il 50% ha l’Alzheimer).

Ed adesso, anche le medicine per l'eterna giovinezza delle donne sono sotto accusa.
Inoltre, domande sempre più scomode si levano sull’aspartame, il dolcificante “che non fa ingrassare”: Michael J. Fox, un noto attore americano, ha sviluppato il morbo di Parkinson all’età di…38 anni.
Dopo essere stato un testimonial della Diet Pepsi (senza zucchero, ma con aspartame) da cui ha ammesso di essere “dipendente” come un drogato, bevendone “varie bottiglie al giorno”.
Molti consumatori di aspartame nella forma più diffusa in commercio (dall’infido nome di NutraSweet, come fosse un nutriente naturale) presentano infatti tremori parkinsoniani.
Il che non è strano, visto che l’aspartame è un neurotossico, che provoca il degrado del tessuto nervoso produttore della dopamina, “antidepressivo naturale” del cervello.

Naturalmente, l’americano con tremiti strani si vede prescrivere L-Dopa, ossia dopamina farmaceutica; ma senza smettere di consumare bevande all’aspartame, la terapia viene naturalmente nullificata
(Maurizio Blondet)

Fonte: effedieffe.com

1887
Risonanza magnetica per immagini:
rischio di fibrosi sistemica nefrogenica con i mezzi di contrasto contenenti Gadolinio

La scheda tecnica dei mezzi di contrasto per la diagnostica per immagini, contenenti Gadolinio, sono state aggiornate, riportando nuovi warning ( avvertenze ).

I mezzi di contrasto sono spesso utilizzati per migliorare la visibilità delle strutture interne quando i pazienti si sottopongono alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).

Negli Stati Uniti sono stati approvati 5 mezzi di contrasto: Magnevist, MultiHance, Omniscan, OptiMark e ProHance.

La fibrosi sistemica nefrogenica, caratterizzata da ispessimento della cute e dei tessuti connettivi, è una malattia debilitante e potenzialmente fatale.

L’avvertenza riporta che alcuni pazienti presentano un più alto rischio di sviluppare fibrosi sistemica nefrogenica se viene loro somministrato come mezzo di contrasto il Gadolinio.

I pazienti più a rischio sono quelli con grave insufficienza renale acuta, sia acuta che cronica, e quelli con insufficienza renale acuta di qualsiasi gravità che presentano sindrome epatorenale o sono in periodo perioperatorio per trapianto di fegato.

I medici dovrebbero evitare di impiegare i mezzi di contrasto basati sul Gadolinio nei pazienti ad alto rischio, a meno che l’informazione diagnostica sia essenziale e che non sia possibile ottenerla in altri modi.

Altre raccomandazioni:
1) prima di usare i mezzi di contrasto a base di Gadolinio, tutti i pazienti dovrebbero essere valutati per l’insufficienza renale analizzando i dati della storia medica, o conducendo esami di laboratorio.

2) Quando si somministrano i mezzi di contrasto a base di Gadolinio, è necessario non eccedere la dose raccomandata, e non risomministrare questi agenti finchè la precedente dose non sia stata eliminata dall’organismo.

3) Dopo somministrazione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio, i pazienti che sono in trattamento dialitico, devono sottoporsi immediamente a dialisi.

Non è noto se la dialisi sia in grado di prevenire la fibrosi sistemica nefrogenica, ma i dati indicano che accelera l’eliminazione dell’agente dall’organismo. ( Xagena_2007 )

Fonte: FDA, 2007
xagena.it

1888
28/05/08

Studio dell'università di Cincinnati
Riscontrato un rapporto di causa-effetto tra
l'esposizione al metallo e i crimini violenti

CINCINNATI (Stati Uniti) – Nuove preoccupanti conclusioni giungono da uno studio, il primo così esaustivo e attendibile in materia, sulla presenza di piombo nel sangue. L'esposizione a metalli pesanti è da tempo considerata dannosa, e per quanto riguarda il saturnismo la letteratura scientifica è già molto vasta e ha correlato la presenza di piombo nell'organismo a diverse patologie, che nei casi più gravi culminano nell'edema cerebrale e possono portare al decesso dell'intossicato. Un recente studio condotto dall'Università di Cincinnati ha rilevato una relazione causale tra l'esposizione al piombo anche lieve e i comportamenti violenti. Sottraendo in parte alle concause socio-economiche le teorie sulla violenza e il crimine.

LA RICERCA – Le ricerche che hanno portato ai nuovi risultati sono iniziate nel quinquennio 1979-1984, quando è stato misurato il livello di piombo presente nel sangue di 379 gravide. I bimbi, una volta venuti alla luce, sono stati poi sottoposti ad ulteriori analisi nel corso dei loro primi sette anni di vita. A ventiquattro anni di distanza dalla prima rilevazione ematica il gruppo di ricerca del college di Medicina dell'ateneo di Cincinnati, guidato dal professor Kim Dietrich, ha verificato il tasso di criminalità dei soggetti presi in esame, nel frattempo divenuti adulti. I risultati sono stati sorprendenti: il 55 per cento di loro era stato arrestato almeno una volta per reati violenti e in media i soggetti erano stati fermati ben cinque volte. «La relazione più forte è con i crimini violenti, omicidi, violenze sessuali, rapine e possesso di armi da fuoco» conferma il professor Dietrich.

LIVELLI DI GUARDIA – A suscitare particolari preoccupazioni presso gli studiosi il fatto che anche una quantità minima di piombo nel sangue comporta implicazioni sul cervello e sul comportamento. Bastano 4 microgrammi per decilitro – il livello riconosciuto come pericoloso dalle autorità sanitarie è di 10 microgrammi per decilitro – per riportare conseguenze visibili sia in laboratorio medico che negli archivi della polizia. E, stando alla casistica della ricerca, a una crescita del livello di piombo nel sangue pari a 5 microgrammi per decilitro, corrisponde un aumento del 50 per cento nell'incidenza di crimini violenti nell'età adulta.

CERVELLO PICCOLO – Uno studio correlato a quello del professor Dietrich ha sottoposto lo stesso campione di persone a tac e a risonanza magnetica, trovando una relazione tra esposizione al metallo e dimensioni del cervello. In media la materia grigia di chi è stato esposto al piombo è più piccola dell'1,2 per cento rispetto a quella di chi è «pulito» e le aree cerebrali più colpite sono quelle che regolano le decisioni, gli impulsi e l'attenzione. Un problema non da poco, visto che secondo le stime ufficiali sono 310 mila i bambini sotto i cinque anni con un livello di piombo superiore ai limiti di 10 microgrammi per decilitro; molti medici già consideravano il dato approssimato per difetto, e oggi che il livello di concentrazione nel sangue da ritenersi pericoloso deve essere riconsiderato, la situazione improvvisamente appare più tragica.
Gabriele De Palma

Fonte: corriere.it

1889
Dai il meglio di te...

L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO

Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE

Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI

Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE

L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO

Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI

Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA

Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE.


da "Nel cuore del mondo" Rizzoli editore

1890
Negli ultimi decenni nella società occidentale, le malattie cronico-degenerative della bocca, dei denti e del cavo orale sono in netto e costante aumento. Un numero crescente di persone si è rivolto, con risultati molto soddisfacenti, a terapie naturali che sono ormai riconosciute ed incentivate anche dall’O.M.S. quali validi coadiuvanti del benessere poiché in grado di migliorare realmente la qualità della vita. L'invecchiamento della popolazione e l'accelerazione dei ritmi, dovuta ai rapidi cambiamenti tecnologici e sociali, hanno portato in primo piano l'importanza di una buona qualità della vita intesa, non solo come la necessità di vivere in un ambiente adeguato ma, anche, di migliorare il proprio stile alimentare, di ritrovare un rapporto armonico con se stessi ed una comunicazione felice con gli altri, imparare a conoscere il proprio corpo, interagire con le emozioni e prevenire disturbi che possono degenerare in patologie vere e proprie. Con l'affermarsi di questa realtà si è delineata la necessità di figure professionali capaci, seriamente preparate e sensibili alle sofferenze altrui, che possano operare in questo nuovo settore della salute “al naturale”.

L’odontolistica, cioè l’odontoiatria olistica-bioterapica-naturale, è una branca medica in continua espansione a cui il pubblico guarda con crescente interesse. Il Dentista Olistico, l’Odontolista, possiede specifiche conoscenze anche nei campi della naturopatia, quali: l'Ayurveda, l'aromaterapia, l'erboristeria, la floriterapia, il massaggio riflessologico facciale-gengivale, la cromoterapia, l’alimentazione naturale acariogena. Egli utilizza i contributi più significativi delle nuove tecniche di prevenzione e benessere volte al ripristino delle risorse biologiche quali, ad esempio, il miglioramento delle risposte immunitarie e la detossificazione biologica/naturopatica dal mercurio proveniente dalle amalgame dentali.

Gli agenti inquinanti sono “cose inanimate” che si trovano attorno a noi e che non dovrebbero entrare nel nostro corpo in quanto interferiscono con il funzionamento fisiologico. Se si tratta di “agenti invasivi”, cioè in grado di pervadere il corpo, bisogna combatterli ed intervenire al più presto per liberarsene.

Ad esempio: due persone diverse possono avere in bocca l’amalgama (le otturazioni metalliche grigie a base di argento/mercurio). Uno dei due individui sviluppa una reazione qualsiasi, mentre l’altro non accusa alcun fastidio. Quello che non ha sviluppato alcun effetto collaterale pensa che l’amalgama non gli provochi alcun problema e che quanto di negativo ha sentito dire sull’amalgama, è solo una “leggenda metropolitana” come tante ce ne sono! La considerazione più realistica di quanto sta succedendo è, invece, la seguente: l’amalgama è in qualche modo tossica per tutti, come dimostra l’elenco dell’A.D.A. American Dental Association cioè l’Ordine dei Medici Dentisti Americani. Il fatto che una delle due persone non ne sia vittima, significa soltanto che ha un sistema immunitario più efficace ma, purtroppo, è solo una questione di tempo. Il sistema immunitario, così come in seguito ad ogni invasione tossica/batterica, andrà in lento declino! I biochimici sanno bene che un minerale, nella sua forma di materia prima, inibisce sempre l’enzima che lo utilizza. Il rame organico che si trova nella carne e nelle verdure che mangiamo, ad esempio, è un nutriente assolutamente essenziale.

Al contrario, il rame inorganico delle tubature o delle pentole è assolutamente cancerogeno! La subdola forma di inquinamento, dovuta ai metalli inorganici ed ai loro ioni ci perviene proprio dalle otturazioni in amalgama d’argento. Il mercurio contenuto in tali manufatti non è assolutamente “imprigionato” come crediamo ma, si “libera” con una certa facilità. Basta infatti solo un poco d’aceto, di succo di limone o semplicemente masticare un chewin-gum, per liberare e scatenare nel corpo l’aggressività degli ioni metallici provenienti dall’ossidazione e conseguente degradazione di queste antiestetiche “otturazioni grigie”. Tutto ciò è ormai risaputo da decine di anni: la novità sta nel fatto che anche il mercurio (che non è affatto un metallo puro) è, a sua volta, inquinato dal tallio, che purtroppo è ancora più tossico! Pochi sanno che al mercurio dei termometri viene aggiunto tallio in modesta quantità al fine di mantenerlo liquido anche alle temperature più basse. Purtroppo, alcune ditte che producono mercurio per la termometria, vendono il loro prodotto, con tallio, anche alle ditte che confezionano l’amalgama.

Le leghe di oro e di argento, a detta dei tossicologi clinici come il Prof. Daunderer di Monaco di Baviera, possono creare effetti dannosi. Il cromo ed il nickel sono già ben conosciuti quali agenti cancerogeni e mutageni ma, per via delle loro proprietà metallurgiche, sono utilizzati in alcune leghe odontoiatriche a basso costo. Qualche anno fa una trasmissione RAI rese nota una ricerca nella quale si dimostrava la tossicità dell’amalgama. A tale trasmissione partecipò anche il Prof. Daunderer. L’effetto fu che molte persone preoccupate corsero dai loro dentisti per farsi rimuovere l’amalgama d’argento che avevano in bocca. Ciò causò non pochi problemi: i dentisti furono subissati di richieste di cui non capivano l’urgenza e, soprattutto, non ammettevano la necessità di rimuovere otturazioni che si presentavano perfette e che consideravano assolutamente biocompatibili. Ciò nonostante, i pazienti più attenti e determinati furono disposti ad investire tempo, denaro ed ulteriore impegno per farsi “bonificare” la bocca. Purtroppo si scatenò un metodo “interventistico” d’urgenza che, non solo non risolse il problema ma lo peggiorò.

I dentisti - quasi tutti ignari della problematica, ancorché già conosciuta da anni in campo olistico – rimossero l’amalgama “fresandola” con la turbina ad aria/acqua e la fresa diamantata, senza utilizzare alcuna protezione per la vaporizzazione del mercurio e degli altri ioni dei metalli inorganici. Ciò generò inquinamento per se stessi, per il personale assistente/ausiliario, per i pazienti e per l’ambiente circostante. Memori di tanta ingenuità, oggigiorno, in uno studio dentistico olistico, la rimozione dell’amalgama si effettua solo con un attento protocollo ad elevata protezione che prevede l’utilizzo di una serie di presidi atti a ridurre, se non ad eliminare, i rischi e cioè:
1. Diga di gomma senza lattice (latex-free, che non fa passare il mercurio);
2. Speciali mascherine facciali con filtro d’oro ed occhiali per paziente ed operatori;
3. Aspirazione forzata, ad anello liquido, in prossimità del dente e del viso;
4. Perfusione di una miscela di aria/ossigeno direttamente nel naso del paziente;
5. Enucleazione in un solo blocco dell’amalgama (e non la sua totale limatura);
6. Stoccaggio dell’amalgama rimossa e smaltimento ecologico (non negli scarichi);
7. Terapia chelatrice biologica dei metalli prima e dopo la rimozione dell’amalgama;
8. Metaltest salivare ed urinario prima e dopo la rimozione dell’amalgama;
9. Eventuale Test Melisa sul sangue per la ricerca di altri inquinanti odontoiatrici;
10. Dieta coadiuvante della chelazione e ri-mineralizzante.

Una volta rimossa l’amalgama inizia il protocollo biologico di eliminazione degli altri inquinanti (metalli, ioni, tossine, tatuaggi, focus, cavitazioni, batteri, virus, parassiti, ecc.). Solo a bonifica compiuta, si potrà intervenire nella ricostruzione/restaurazione dei denti ed al ripristino di quelli mancanti che avverrà – esclusivamente - con materiali realmente biocompatibili e, questa volta, senza l’utilizzo di metalli di alcun genere.

Umberto Galbiati 
Naturopata Dentale & bio-odonto counselor: consulenze odontoiatriche a dentisti e persone per la rimozione delle amalgame in tripla protezione e loro sostituzione con bio-materiali dentali.
Email:  umberto.galbiati@virgilio.it
Web:  http://www.odontolistic.it/
Via Porta d'Arnolfo 6, 20046 - BIASSONO, MI - Lombardia
Telefoni:  347-33.21.557, 

Fonte: solaris.it

1891
Avete preso atto di una vostra situazione di salute non proprio ottimale e avete letto i disturbi provocati dal mercurialismo. Se portate amalgame, ci sono buone probabilità che siate intossicati dal mercurio.

Gli amalgamati si dividono in due categorie: quelli che si spaventano e rimuovono il problema preferendo non pensarci, e quelli che si spaventano e rimuovono... le amalgame. In realtà l'esitazione e la paura delle malattie é una costante della psiche dell'amalgamato, ma a seconda del carattere l'amalgamato può naturalmente affrontare queste paure e decidere di stare meglio, anziché cedere al panico.

Man mano che le amalgame vanno via, la paura e l'ipocondria si riducono notevolmente.

Dò quindi per scontato che voi che mi leggete siate tra quegli amalgamati che decidono di togliere le amalgame. Ma intanto volete fare le cose per bene, e prima andate dal medico per questi vostri disturbi cronici che vi tormentano da tanto.
Il vostro medico di famiglia, che magari é una bravissima persona che conoscete da una vita, quasi mai conosce i problemi del mercurio. Dico "quasi", perché se si tratta invece di un medico che fa anche il dentista, allora esiste una minima possibilità che gli sia arrivata alle orecchie qualcosa sulle amalgame.
Quindi voi andate dal medico, e gli dite (o ripetete) i vostri sintomi. Magari avete la gastrite cronica, oppure vi sentite molto stanchi e affaticati e non sapete perché.
Magari avete qualcosa di molto più fastidioso, come il colon irritabile, e qualsiasi cosa mangiate state male, avete dolori addominali, diarrea, etc.
Qualsiasi cosa abbiate, il medico, dopo avervi visitati vi prescriverà delle analisi (in base ai vostri problemi). Voi farete le analisi, e non risulterà nulla di rilevante. Allora i casi sono due:

Primo caso: il medico vi prescrive altre analisi e altre visite specialistiche. Voi cominciate ad entrare nel tunnel dei pellegrinaggi in ospedali, cliniche e studi specialistici, senza cavarne piede. Fate terapie su terapie, nella speranza (vostra e del vostro medico) che "succeda qualcosa".
Intanto spendete e spandete fior di quattrini... e il Ministero della Sanità ringrazia.

Secondo caso: il medico non batte ciglio e fa la sua diagnosi: "malattia psicosomatica".
Dovete sapere che l'aggettivo psicosomatico é particolarmente amato da quei medici che non sanno come curare un problema di salute di un loro paziente. E' una specie di parolina magica che li tutela da qualsiasi accusa di incompetenza.
"Se tu avessi una malattia infettiva, o se ti fossi tagliato una mano ti potrei guarire in due giorni, ma quello che hai é psicosomatico. Guarire non dipende da me, ma da te."
Quindi il medico ribalta la responsabilità della malattia, facendovi intendere che a causa della vostra scarsa tolleranza allo "stress" (altra parolina magica) voi avete creato dal niente un problema di salute che durerà finché voi vi sentirete stressati (e siccome voi non tollerate nessun tipo di stress, durerà per tutta la vita).

Con la diagnosi di "male psicosomatico" si rovina la vita di una persona più di quanto faccia la sua stessa malattia. Intanto perché si fa intendere che la colpa é del paziente, e che di conseguenza non deve lamentarsi se sta male, poi c'é il discorso del fatto che si mette in dubbio la sua lucidità mentale, visto che é così "disturbata" da crearsi una malattia dal niente. Avete idea di quali sono le ripercussioni all'interno della famiglia, degli amici, dell'ambiente sociale che l'amalgamato frequenta? Se é fortunato viene solo compatito: "Poverino, é così stressato che gli é venuto il colon irritabile".
Diversamente viene trattato come un visionario, una specie di mitomane in cerca di attenzione, o peggio, un bugiardo: "Lui/lei dice di avere problemi di salute, ma non gli/le hanno trovato mai niente! La verità é che gli/le piace essere compatito/a."
La cosa peggiore ancora però é essere considerati autolesionisti consapevoli, che rovinano la vita a se stessi e agli altri (succede sopratutto ai depressi): "Lui/lei vuole stare così! Se solo volesse, potrebbe stare meglio, ma non vuole!".

Come affrontare la visita medica
Andate sereni dal vostro medico, riferite tutti i vostri disturbi, senza vergognarvi, e senza omettere nulla. Se necessario, fate una lista e portatevela (spesso gli amalgamati hanno problemi di memoria). Siate precisi più che potete, nel descrivere i sintomi.

Se il vostro medico se ne esce con il trucchetto dello "psicosomatico", restate calmi, e chiedetegli se ha una specializzazione in psichiatria. Ci sono medici che fanno diagnosi psicologico-psichiatriche senza essere psichiatri, così come ci sono quei medici che dicono che quella data cosa X che avete potrebbe essere genetica, senza dirvi da che gene dipende, e sopratutto senza avervi fatto un'analisi del DNA per poterlo affermare.
Può darsi che il vostro medico vi prescriva una visita psichiatrica o neurologica. OK, ha fatto il suo dovere, ma ricordatevi che se andate da uno psichiatra per curare un disturbo causato molto probabilmente dalle amalgame ma che viene fatto passare per "psicosomatico" dovete pretendere che la terapia FUNZIONI al 100%. Questo non succede quasi mai.
Non fatevi trattare come un bambino stupido che non vuole la medicina cattiva. Fatevi trattare con rispetto dal medico (qualsiasi medico), e se lui non ne é capace, cambiatelo. So di visite mediche a dir poco drammatiche, nelle quali il medico si prende la libertà di strapazzare verbalmente il paziente. Una volta mi scrisse una signora alla quale era stato "consigliato" dal medico di curare i suoi disturbi cronici (provocati dalle amalgame) "facendosi un fidanzato"... "diagnosi" simili a quanto pare sono ricorrenti, se si tratta di pazienti che sono donne single.
Ebbene, nessun medico (a meno che non sia un sessuologo qualificato) può permettersi di parlare in questo modo. Ricordate che il medico non é un dio infallibile e onnisciente, ma solo un uomo (fallibile) laureato in medicina; perciò, certe uscite lasciamole al dottor House.

Per quanto riguarda il fattore mercurialismo, come vi dicevo é molto improbabile che il vostro medico ne sappia qualcosa. Ma il medico scettico potrebbe mettervi i bastoni tra le ruote.
Quello che vi consiglio io é di tastare un po' il terreno con qualche domanda-test buttata lì tipo:
"Secondo lei potrebbe esserci una relazione tra questo disturbo X e le amalgame?"
"Ho sentito dire che le amalgame perdono mercurio che é tossico... le risulta?"
Naturalmente voi sentite che le amalgame c'entrano, eccome, ma non dovete mostrarvi troppo sicuri di voi, perché il medico é diffidente per natura, e vi dirà che:
a) non siete laureati in medicina
b) vi siete fatti la diagnosi da soli
e non c'é nulla che irriti un medico quanto queste due cose.
Se alla vostra domanda-test il medico risponde picche, vuol dire che mai e poi mai potrete contare su di lui, e sarebbe inutile cercare di convincerlo.
Se invece il vostro medico vi riconosce un po' di ragione, siete tra i pochi fortunati ad avere un medico che vi crede e che potrà darvi un aiuto concreto, magari rimandandovi a qualche specialista-tossicologo, a laboratori di analisi specifici, etc. anche se dubito che conosca bene i mezzi diagnostici specifici per il mercurialismo... ma almeno la buona volontà ce la mette. Perciò sfruttate più che potete questo piccolo tesoro.

Probabilmente arriverete da soli a capire che l'analisi più importante é data dal mineralogramma, come succede alla maggior parte degli amalgamati. Dal mineralogramma avrete una prova certa che i vostri problemi di salute non sono affatto psicosomatici, e a quel punto sarete ancora più determinati a togliere le amalgame (e intanto il vostro medico potrà prescrivervi la cura disintossicante senza problemi).

Per rimuovere le amalgame dovrete affrontare il cerchio di fuoco della ricerca del dentista.

Inoltre é inutile buttarsi a peso morto su una disintossicazione, quando si portano ancora amalgame.

Fonte: http://www.identiavvelenati.it

1892
I pericoli dell’uranio impoverito
Questo metallo emette particelle alfa, beta e raggi gamma. Sia le particelle alfa sia quelle beta non hanno una grande capacità di penetrazione e, in pratica, possono essere arrestate già dalla pelle o al massimo dal tessuto delle uniformi. I raggi gamma no, sono radiazioni ad alta energia ma, come si è detto, l’emissione dell’uranio impoverito è molto debole. Inoltre si deve tenere presente che il nucleo di uranio è posto all’interno del proiettile e, quindi, la radiazione risulta schermata. Studi condotti dal Dipartimento della Difesa statunitense avrebbero dimostrato che l’equipaggio dei carri che ospitano l’intero munizionamento del carro sono esposti a una dose di radiazioni che non supera i livelli di sicurezza stabiliti per la popolazione.

Con l’uranio impoverito, di conseguenza, i pericoli non sono legati tanto alla radioattività quanto al fatto che come tutti i metalli pesanti, a partire dal piombo, è tossico e tende ad accumularsi nell’organismo (in particolare ossa e reni). Il pericolo di intossicazione ha origine dal fatto che al momento dell’impatto il penetratore di uranio impoverito letteralmente si polverizza bruciando, è quindi si ha dispersione nell’aria, e poi nel terreno e nell’acqua, di particelle che possono essere inalate, bevute, introdotte con gli alimenti. In pratica, è come usare un gas tossico i cui effetti, però, si manifestino con l’andare del tempo e non immediatamente come avviene con i gas nervini o altre armi chimiche.

Che cosa risulta finora
Per capire gli effetti sull’organismo del metallo è bene distinguere tra esposizione interna ed esterna. La pericolosità dell’esposizione esterna dipende dall’emissione di radiazioni: è vero che l’uranio impoverito e l’uranio naturale sono debolmente radioattivi, ma è anche vero che oggi si tende a credere che non esistano dosi di radiazioni innocue. Comunque, a oggi non risulta che l’esposizione esterna all’uranio impoverito causi direttamente tumori del sangue o tumori solidi. Vero è che secondo alcuni studiosi aumenta comunque il rischio di tumori.

Per l’esposizione interna, invece, il discorso cambia e anche la debole radioattività delle particelle del metallo diviene pericolosa:
infatti queste si arrestano nei polmoni, se riescono a superare lo sbarramento delle prime vie aeree, e lì restano per parecchi anni esercitando il loro effetto distruttivo.

Nei polmoni, però, si fermano soltanto le particelle insolubili, mentre quelle che si sciolgono nei fluidi passano in circolo e vanno a esercitare una serie di effetti tossici in primo luogo a carico dei reni, come avviene per il piombo. Non è ancora chiarito se, come per il piombo, anche per l’uranio impoverito si possano avere effetti neurologici a livelli inferiori a quelli necessari perché si presenti la tossicità renale.

Secondo alcuni studi, condotti però con un occhio di riguardo all’establishment militare, il rischio della contaminazione ambientale è poco più che trascurabile, ma non esistono indagini serie e controllate al riguardo.

Altre fonti, vicine ai movimenti pacifisti, fanno invece presente che dopo la guerra del Golfo in Iraq la leucemia è balzata dal settimo al quarto posto per diffusione tra i tumori. Di certo almeno uno studio, condotto su reduci americani dal conflitto in Iraq dimostrerebbe conseguenze sul sistema nervoso, minore efficienza cognitiva, tra coloro che hanno subito l’esposizione interna, provata dai superiori livelli di uranio riscontrati nelle urine. Studi in vitro molto recenti, poi, hanno mostrato che l’uranio impoverito induce la mutazione degli osteoblasti umani (le cellule che costruiscono le ossa) nella variante cancerogena, anche se poi gli autori dicono che questo non significa necessariamente che lo stesso effetto si produca nell’organismo. Tutti indistintamente proclamano comunque che sono necessari altri studi. Intanto, senza sapere quali possano essere gli effetti, si continuano a usare i proiettili incriminati.

Fonti:
Fetter s, von Hippel N. The hazard posed by depleted uranium munitions. Science & Global Security 1\999 8:2; 125-161
McDiarmid MA et al. Health effects of depleted uranium on exposed Gulf War veterans. Environ Res 2000 Feb;82(2):168-80
Durakovic A. Medical effects of internal contamination with uranium. Croat Med J 1999 Mar;40(1):49-66
Miller AC et al. Transformation of human osteoblast cells to the tumorigenic phenotype by depleted uranium-uranyl chloride. Environ Health Perspect 1998 Aug;106(:465-71
Il rapporto del Dipartimento della Difesa statunitense sull'esposizione durante la guerra del Golfo, http://www.gulflink.osd.mil/du/

1893
Revisione della letteratura internazionale ed attuali conoscenze tossicologiche
Anno di pubblicazione: 2000 - da un articolo scritto dal © Dott. Giorgio Ugoccioni


1826, Stati Uniti: il Dottor Taveau utilizza già gli amalgami per le otturazioni dentali.

1840: alcuni casi d'intossicazione da vapori di mercurio portano alla proibizione dell'utilizzo di queste sostanze.

1855: ne viene nuovamente autorizzato l'uso.

1926, Berlino: il Dottor Stock pubblica un vero e proprio studio sulla materia nel quale vengono resi noti i pericoli d'intossicazione da vapori di mercurio causati da amalgame.

Più recentemente, l'Unione Sovietica accerta che numerose intossicazioni croniche sono causate dalle amalgame e di conseguenza ne proibisce l'uso.

Maggio 1997: in seguito ai risultati di una perizia svolta dall'Università di Kiel per conto del tribunale di Francoforte, una grossa ditta produttrice di amalgama e tre suoi importanti collaboratori corrispondono la somma di 1,5 milioni di Marchi per evitare l'avvio di un procedimento penale nei loro confronti per lesioni personali, impegnandosi, nel contempo, a non commercializzare più questo prodotto in Germania ed a finanziare la ricerca per mettere a punto materiali alternativi per restauri dentali (N.B. L'amalgama di questa ditta è tuttora tra le più vendute in Italia).

Può bastare? Abbiamo bisogno di altri elementi per capire che l'amalgama ci avvelena?
Benissimo, eccoli qua.


REAZIONI CHIMICHE DELLE AMALGAMELe amalgame sono quelle otturazioni grigie che vengono chiamate comunemente "piombi". Sono composte per il 53% circa di mercurio e per il rimanente 47%, in percentuali variabili, di argento, stagno, zinco e rame. C'è anche del piombo in piccole quantità.

Il mercurio e lo stagno, reagendo tra loro e con le diverse sostanze presenti in bocca (acidi, basi, ioni, ecc.), si trasformano in composti estremamente tossici che vanno a depositarsi in vari organi del corpo quali: tratto gastro-intestinale, tiroide, testicoli, prostata, fegato, pancreas, reni, capelli e soprattutto nel cervello.

In quest'ultimo, dove sono state riscontrate le concentrazioni più alte, il mercurio viene rinvenuto soprattutto nella sostanza grigia, nel cervelletto e nell'ipofisi. Queste informazioni sono state ricavate da studi autoptici su uomini ed animali. Dimostra inoltre una notevole affinità per i gruppi sulfidrici dell'emoglobina, cui si lega diminuendone la capacità di trasporto dell'ossigeno.

Nelle amalgame avvengono molte reazioni chimiche, dovute alla presenza di oltre una dozzina di composti.
Il rame si unisce a ossigeno, mercurio, cloro, rame e combinazioni di tutti gli altri metalli presenti.

E il mercurio? Il mercurio metallico inorganico viene trasformato in metilmercurio organico, cento volte più tossico, dallo Streptococcus Mutans, normalmente presente nelle nostre bocche nonché responsabile in gran parte dell'insorgere della carie. Il metilmercurio, insieme all'etilmercurio, può causare danni permanenti al tessuto nervoso. Entrambi vengono comunemente usati come fungici per lo stoccaggio di granaglia nei silos e nei magazzini di cereali, e come maturandi rapidi delle banane.

 
IL MERCURIO NON E' PRESENTE IN MODO STABILE NELLE AMALGAMESe il mercurio rimanesse strettamente legato agli altri composti dell'amalgama, un'otturazione vecchia di 5-10 anni dovrebbe contenere ancora il 50% di mercurio.

Così non è.
Indagini recenti mostrano che dette otturazioni contengono percentuali variabili tra il 25% ed il 35% di mercurio.
Sembra dunque che esso sia capace di fuoriuscire da una otturazione, come in effetti è stato dimostrato tramite l'uso di misuratori di vapori di mercurio nell'aria.

Nei suoi studi Jaro Pleva, svedese, dimostrò nel 1983 che, se un'amalgama contiene in media 750 mg di mercurio e ci sono una media di otto amalgame per paziente, in cinque anni si liberano 2.640 mg di mercurio.
Che fine fa? Viene eliminato solo in parte, il resto s'infiltra nei nostri tessuti.

Il quantitativo sopra citato corrisponde ad una media giornaliera di 1.446 microgrammi al dì, contro i 43 microgrammi ammessi dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come esposizione massima giornaliera!

Ma non finisce qui: la situazione peggiora enormemente  con le cosiddette "amalgame non gamma 2", che contengono elevate quantità di rame (30%) e sono oggi di gran lunga le più usate nel mondo.

Il un articolo apparso sullo Scandinavian Journal of dental Research i ricercatori svedesi hanno dimostrato che le amalgamo non gamma 2 sono così reattive dal punto di vista chimico, che cedono mercurio 50 volte più velocemente rispetto alle amalgame convenzionali (3-6% di rame). Questo forse spiega i maggiori effetti tossici ad esse associati, come riportato in molti studi, con maggiore incidenza di disturbi neurologici.

Fonte: fenice.info

1894
No sarebbe bene che assumi solo quello che ti ho consigliato, sennò mandi in circolo i metalli tossici degli amalgami  ;)

1895
Post del 19/09/2007

Ciao a tutti cari amici  :)

Finalmente ho la conferma completa e documentata, insomma ho le prove   che la mia SMSP è rimasta ferma al 2003.

Venerdì ho fatto la RMN che ha confermato che le immagini sono sovrapponibili a quelle della RMN eseguita nel 2003.
Oggi mi ha visitato il neurologo che ha confermato quello già testimoniato dalla risonanza magnetica.




Ha detto che lui dubita che l'essermi disintossicata completamente dal mercurio e ormai quasi del tutto dall'alluminio, possa aver bloccato la malattia, perchè "non esistono studi seri in proposito al fatto che disintossicarsi dal mercurio possa bloccare la SM".
In più ha detto che dubita che il Tiobec, principio attivo Acido Alfa Lipoico, abbia avuto una parte rilevante nel fatto che la malattia sia ferma da almeno 4 anni, perchè "non esistono ancora studi validi che questo antiossidante, possa bloccare la SM".

I fatti però sono fatti e da almeno 4 anni la mia malattia degenerativa progressiva E' FERMA (e spero lo rimanga per sempre!)

Lui crede ad un intervento divino... o ad un caso fortuito anche se inspiegabile e molto, molto insolito ai suoi occhi. Anch'io credo che Dio sia stato l'attore principale in questa storia, perchè se non mi avesse guidato le dita sulla tastiera del pc quando iniziavo a fare la prima ricerca, nulla sarebbe cambiato nella mia vita e senza il Suo aiuto non sarei venuta a capo di nulla.

Però credo anche che Dio si serva di strumenti misteriori e quindi perchè escludere che si sia servito della rimozione protetta e della disintossicazione dal mercurio e altri metalli tossici? E perchè non del Tiobec?

Come potranno mai esserci studi seri se nessuno si metterà a studiare cosa accade, quali cambiamenti avvengono nell'organismo delle persone che hanno rimosso gli amalgami in protocollo protetto e successivamente si sono disintossicate dai metalli tossici?
Perchè nessuno fa ricerca in questo senso?


Il neurologo, nonostante abbia le sue idee dettate da anni di studi ed esperienze vissute, comunque, mi ha detto di continuare a curarmi come sto facendo ora, perchè i risultati ci sono e non si possono negare o nascondere.

Un abbraccio a tutti   ;)

1896
L'A.N.D.I. pensiero / Re:Attualità sulla tossicità dell'amalgama
« il: Luglio 24, 2010, 06:27:22  »
Lucia nel post originale del vecchio Forum aveva postato questo:

3 - Può il mercurio contenuto nelle otturazioni in amalgama essere dannoso per la salute?

Le otturazioni in amalgama rilasciano vapori di mercurio (HgO) soprattutto durante la masticazione, lo spazzolamento, i rialzi termici e le parafunzioni.

ah allora lo sanno  >:(

Parte dei vapori vengono esalati, parte vengono inalati e dal polmone passano in circolo e, poichè il mercurio metallico è fortemente liposolubile, è in grado di superare le barriere cellulari distribuendosi rapidamente nei tessuti, dove viene ionizzato e come tale sequestrato. Un'altra parte di vapori si dissolve nella saliva e viene deglutita.

e sanno anche questo  >:(


La popolazione europea assume quotidianamente 8/10 microgrammi di Hg di cui 5 proviene dalle otturazioni in amalgama.
La maggior parte del mercurio che noi introduciamo viene secreto, salvo quello che si accumula nei reni ed in minima percentuale nel cervello, polmoni, fegato e tratto gastrointestinale. Studi tedeschi affermano che la quantità di Hg assumibile dalle otturazioni (da 1,2 a 1,8 microgrammi al giorno) non può ritenersi pericolosa. Comunque la recente letteratura scientifica mondiale è concorde nell'affermare che solo una piccolissima parte di mercurio raggiunge il resto del corpo e non è chiaro se questa sia correlata al numero di otturazioni. Un articolo americano (Mackert e Berglund ,Medical College of Georgia 1997) sostiene che sarebbero richieste da 450 a 530 superfici di amalgama in una persona per produrre 30 lg Hg /g creatinina urinaria, livello che l'OMS associa con i sintomi più lievi negli individui più sensibili.


io non so da dove si siano presi questi dati. Il fatto che il vapore di mercurio viene poi "secreto", lo dicono in base a cosa? trovano normale che il mercurio si accumuli negli organi?
Vengono citati studi del 1997... qualcuno di loro sa che siamo nel 2007, quasi 2008?
Perciò io chiederei se conoscono gli studi del dott. Aposhian(cito dal servizio della BBC):

"Per più di un secolo i dentisti hanno creduto che il mercurio delle amalgame non entrasse mai nel corpo. Ma i risultati di Aposhian, pubblicati due anni fa, sono stati una sconcertante confutazione. Gli studi mostravano che non meno di due terzi del mercurio presente nel corpo veniva dalle amalgame."

E a parte questo... direi che c'è abbondante materiale scientifico sufficiente per mettere in dubbio tutta questa "sicurezza" dell'amalgama.
Io chiederei:

1. I dentisti informano i pazienti che l'amalgama contiene mercurio?

2. I dentisti informano i pazienti che il mercurio fuoriesce dalle amalgame ogni volta che sono stimolate?

3. I dentisti informano i pazienti che amalgame e metalli  diversi (tipo oro) in bocca creano un devastante campo elettrico che aumenta la fuoriuscita del mercurio e crea problemi al sistema nervoso (e non solo)?

4. I dentisti informano che intossicarsi di mercurio è UNA COSA ed essere allergici al mercurio (o ad altri materiali odontoiatrici) E' UN'ALTRA COSA, che si aggiunge a tutte le altre?

5. I dentisti sanno che trapanare le amalgame provoca un'intossicazione acuta?

6. quale differenza c'è tra mettere amalgame ad un bambino di 5 anni e metterle ad un bambino di 7 (per il bambino, dico)?


cioè... queste sono le cose da chiedere, perchè in teoria i dentisti sono anche medici... e i medici dovrebbero avere sempre a cuore la salute del paziente.
Noi sappiamo che la realtà è spesso diversa.
L'ANDI, per quanto mi riguarda, può continuare a dire quello che vuole, ma i pazienti DEVONO SAPERE cosa gli viene ficcato in bocca.



4 - Chi decide se l'amalgama è un materiale tossico o no?

Nel 1998 I componenti Il Comitato Europeo per la Salute ha redatto un "report" per aggiornare la i dentisti in riferimento ed ottemperanza alla legge 93/42 sui dispositivi medici ed ha concluso che l'amalgama è priva di rischi di tossicità sistemica e si verificano solo rarissimi casi di ipersensibilità. Ciononostante è impossibile affermare che qualsiasi prodotto sia assolutamente privo di effetti collaterali in ogni occasione; con l'amalgama, come per qualsiasi altro farmaco è opportuno valutare il rapporto rischio /beneficio.Il miglior restauro, assolutamente privo di effetti collaterali, è il non restauro che si ottiene con la prevenzione. È opportuno ricordare che nonostante il fluoro sia riconosciuto dalla ricerca come il principale artefice della drastica diminuzione dell' incidenza della carie, è ancora da alcuni temuto per la sua potenziale tossicità. Occorre considerare inoltre che esiste moltissima ricerca sull' amalgama mentre molto poco nutrita è al mometno attuale la ricerca sulla potenziale tossicità dei materiali alternativi e che i restauri alternativiattuali hanno sicuramente una vita più breve. Naturalmente sarà opportuno che il dentista generico si tenga continuamente aggiornato sullo stato delle ricerche, recentemente sono stati messi in relazione da alcuni i restauri in amalgama con disturbi quali la demenza senile, ma fino ad oggi tali legami non sono stati ancora assolutamente stabiliti.


DOMANDA:non ritenete voi dell'ANDI che se un materiale odontoiatrico è perlomeno sospetto di causare danno anche solo ad un centinaio di pazienti (e noi sappiamo che sono molti di più) non sia il caso di sospenderne l'uso, fino a quando la Scienza non vi mette la risposta definitiva?

Ad esempio, voi avreste ritirato i giocattoli cinesi al piombo, o li avreste lasciati in commercio, visto che solo "pochi bambini" si sono intossicati?

E INFINE: Mettereste amalgame ai vostri figli?
(ma so già che risponderebbero "sì", come ha fatto il presidente dell'ANDI... e siccome loro se ne fregano, tutti se ne devono fregare... e siamo tutti a posto così)

   

1897
L'A.N.D.I. pensiero / Re:Attualità sulla tossicità dell'amalgama
« il: Luglio 24, 2010, 06:26:10  »
Nel mio piccolo vorrei provare a controbattere alcuni punti che mi sembrano poco chiari ed in certi passaggi anche contraddittori.

In quest'articolo i rappresentanti dell'associazione dentisti G. Tessore e A. Lojacono si pongono come vere ed uniche vittime in questa vicenda e iniziano subito con il precisare che sono stati costretti a prendere le difese dell'amalgama, perchè i media terrorizzando i pazienti al solo scopo di screditare la categoria dei dentisti facendoli passare per professionisti poco informati....
Io sono sempre stata convinta che i dentisti invece siano sempre stati molto ben informati e consapevoli di quello che ci infilano e fissano, trapanano, rifissano, ritrapanano, limano, ecc., in bocca >:( e cioè un composto di metalli tossici, tra i quali il mercurio, che è il secondo elemento più pericoloso al mondo dopo il plutonio e gli altri non è che siano molto meno pericolosi.
I dentisti sanno benissimo che l'amalgama è l'unico materiale odontoiatrico utilizzato e mai testato. Loro escludono la velenosità dell'amalgama :o, ma ammettono che potrebbe dare qualche forma di "allergia" perchè esiste chi è allergico ai metalli: perchè non fanno fare ai pazienti, il patch test odontoiatrico per valutare chi è allergico? Come mai non lo fanno in ospedale questo test pagando il ticket e neanche a pagamento? I dentisti anche se una persona ha seri, gravi problemi di allergia ai metalli (come me x esempio) non lo chiede neanche e l'amalgama la installa in bocca in ogni caso...  >:(

E' il paziente che non viene informato su cosa gli stanno mettendo in bocca, che cosa gli stanno facendo respirare ed ingoiare quando fresano e limano.

I dentisti sono consapevoli
e se vogliono riempirsi il corpo di quegli elementi tossici, se a loro non importa respirare polveri e vapori, facciano pure come credono meglio, la "pelle" è la loro e male che vada a loro viene riconosciuta la malattia professionale da amalgama, così vanno pure in prepensionamento se rimangono invalidi.

Ma il paziente dovrebbe essere informato di cosa il suo fidato dentista, sta combinando e cosa sta installando o rimuovendo dalla sua bocca, mentre sta lì immobile, a bocca spalancata, terrorizzato, sperando di non sentire troppo dolore a causa del trapano 

Al paziente del dentista non viene consegnato nessun modulo di consenso informato da firmare.... ai dentisti non viene richiesto, come mai?
Come mai non si ritiene necessario ottenere dal paziente il consenso ad un'operazione come quella di mettere o rimuovere amalgame composte da Argento, Stagno, Rame, Zinco, Mercurio, tenendo anche conto del fatto che al composto potrebbe occorrere anche 4 ore e mezza per condensarsi?

CONSENSO INFORMATO
In Italia, qualunque trattamento sanitario, medico o infermieristico, necessita del preventivo consenso del paziente; è quindi il suo consenso informato che costituisce il fondamento della liceità dell'attività sanitaria, in assenza del quale l'attività stessa costituisce reato. Il fine della richiesta del consenso informato è dunque quello di promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito delle decisioni mediche.
Il malato può decidere se vuole essere curato per una malattia e ha il diritto/dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute, chiedendo al medico ciò che non è chiaro; inoltre deve avere la possibilità di scegliere, in modo informato, se sottoporsi ad una determinata terapia o esame diagnostico.


MERCURIO: Il mercurio ha un certo numero di effetti sugli esseri umani, che possono essere riassunti nei seguenti effetti principali:
- Distruzione del sistema nervoso
- Danneggiamento delle funzioni cerebrali
- Danni al DNA e danni cromosomici
- Reazioni allergiche, che risultano in chiazze cutanee, stanchezza ed emicranie
- Effetti riproduttivi negativi, quali danni allo sperma, i difetti di nascita ed aborti
Il danneggiamento delle funzioni cerebrali puo' causare la degradazione della capacità di apprendimento, cambiamenti di personalità, tremore, cambiamenti di visione, sordità, scoordinamento muscolare e perdita di memoria. Danni cromosomici sono noti causare il mongolismo.
ARGENTO: I composti dell'argento possono essere lentamente assorbiti dai tessuti del corpo, con conseguente pigmentazione bluastra o nerastra della pelle (argiria). Il contatto ripetuto e prolungato con la pelle può causare dermatite allergica. Rischi di ingestione: moderatamente tossico. Puo' causare disagio intestinale, nausea, vomito, diarrea e narcosi. L'aspirazione di materiale nei polmoni se si verificano deglutizione o vomito può causare la polmonite chimica che può essere mortale.
la sovresposizione cronica ad uno o piu' componenti in questo materiale è stata individauta avere i seguenti effetti sugli animali da laboratorio:
- danni renali
- lesione dell'apparato visivo
- danno ai polmoni
- danni al fegato
- anemia
- danni cerebrali
- Anomalie cardiache
STAGNO: L'assorbimento dei legami si stagno può causare effetti acuti così come effetti di lunga durata.
Gli effetti acuti sono:
- Irritazione a occhi e pelle
- Mal di testa
- Mal di pancia
- Malessere e stordimento
- Forte sudorazione
- Assenza di respiro
- Problemi di utinazione
Gli effetti a lungo termine sono:
- Depressione
- Danni al fegato
- Malfunzionamento del sistema immunitario
- Danno ai coromosomi
- Scarsita' di globuli rossi
- Danni al cervello (causanti rabbia, disturbi al sonno, vuoti di memoria e mal di testa)
RAME: L'assorbimento di rame è necessario, perché il rame è un oligoelemento indispensabile per la salute umana, ma troppo rame può causare gravi problemi di salute. L'esposizione a lungo termine al rame può causare irritazione di naso, bocca e occhi ed causare emicranie, dolori di stomaco, stordimento, vomito e diarrea. Esistono articoli scientifici che indicano un collegamento fra l'esposizione di lunga durata ad alte concentrazioni di rame e un declino nell'intelligenza nei giovani adolescenti.
ZINCO: Lo zinco è un elemento in tracce che è essenziale per la salute umana. troppo zinco può ancora causare gravi problemi di salute, come spasmi allo stomaco, irritazioni cutanee, vomito, nausea e anemia. I livelli molto elevati di zinco possono caisare danni a pancreas e disturbare il metabolismo delle proteine e causano arteriosclerosi. Lo zinco può essere un pericolo per i bambini appena nati. Quando le loro madri hanno assorbito grandi quantita' di zinco i bambini possono essere esposti ad attraverso il sangue o il latte delle loro madri.

1 - Si gioca molto sul fatto della resistenza dell'amalgama e si trascura il fatto che comunque dopo massimo, proprio al massimo 10 anni, deve essere sostituita perchè si ossida. L'ossidazione comporta quasi inevitabilmente un'infezione, il più delle volte alle vie urinarie.
I compositi non è vero che non durano. Le prime resine composite macroriempite ma anche microriempite possedevano scarse caratteristiche meccaniche ed estetiche dato che erano costituite per la maggior parte da matrice e solo un 30-40% in volume da riempitivo. Le nuove resine composite (ceromers, ad esempio) posseggono un 70-80% in volume di riempitivo ed hanno notevoli proprietà di stabilità cromatica e di resistenza.
Io ho quasi tutti i denti posteriori ricostruiti in composito dal 2002 e non hanno mai avuto bisogno di essere ritoccati.
Tutti gli incisivi invece mi erano stati ricostruiti nel 96. Eseguo la pulizia dei denti regolarmente, mangio regolarmente, mastico regolarmente. Non si nota la differenza tra i denti ricostruiti e gli altri.

2 - Non dimentichiamoci del grave problema del galvanismo... quel fastidiosissimo "effetto pila" che si crea quando si hanno altre protesi in bocca. E' un problema grande per chi è costretto a conviverci giorno dopo giorno, anno dopo anno  >:(
Nel cavo orale di non pochi pazienti odontoiatrici si riscontra il caso di contatto metallico diretto tra otturazioni in amalgama e corone d'oro, o una qualsiasi altra combinazione di metalli diversi in contatto. Il fenomeno del galvanismo orale causa un aumento del rilascio di metalli dalle otturazioni di amalgama.

3 - Il mercurio rilascia vapori 24 ore su 24 ed in misura ancor più elevata durante la masticazione, lo spazzolamento, i rialzi termici e le parafunzioni.
I vapori prima vanno in circolo per il corpo e poi vanno a fissarsi nel cervello, nei reni, anche negli altri organi ed infine nelle ossa.
Il mercurio e gli altri elementi tossici vengono esplusi solo in minima parte, mentre tutto il resto viene accumulato giorno dopo giorno, anno dopo anno, creando intossicazione cronica.
Come al solito fra tutti gli studi scientifici che ho letto, non solo nel caso dell'amalgama, ma ce ne fosse uno, anche solo uno, che parli del grave pericolo dell'accumulo di elementi tossici nell'organismo e tutti questi grandi studiosi, scienziati, dotti e sapienti, sanno benissimo che questi metalli una volta entrati nel corpo non possono essere eliminati e quindi vanno ad accumularsi anno dopo anno....
Fanno gli studi sul sangue e sulle urine..... ma come potrebbero mai trovare un'infezione cronica attraverso gli esami ematochimici?
Solo il mineralogramma che è la biopsia del capello può individuarla, oppure una biopsia al cervello... da morto 
Diverse evidenze scientifiche dimostrano inoltre il passaggio del mercurio attraverso la barriera placentare, con modalità simili a quanto accade a livello della barriera ematoencefalica, quindi una mamma "amalgamata" partorisce un figlio "amalgamato".

4 - Le resine composite sono formate da:
- matrice (bis-gma)
- riempitivo (quarzo, silicio, ceramica ed altre sostanze con caratteristiche di stabilità cromatica e di resistenza)
- agente legante (silano)
Ovviamente, non ci sono materiali che non si prestano a critiche. Le principali critiche rivolte ai compositi sono da mettere in relazione alle loro intrinseche e non uniformi caratteristiche tecniche ed al loro costo d’esercizio, unitamente alla maggior difficoltà tecnica per il loro corretto utilizzo.
Inoltre, questi materiali, possono anche dare una risposta di tipo allergico, per lo più dovuta alla presenza di monomeri non polimerizzati: la reazione allergica a questi materiali è possibile per la percentuale di materiale non perfettamente polimerizzato residuo (in caso di corretto utilizzo), che è di circa il 25% del totale.
Un composito dentale e/o una resina sintetica, che sia definibile “biologica”, attualmente non esiste ancora!

1898
L'A.N.D.I. pensiero / Attualità sulla tossicità dell'amalgama
« il: Luglio 24, 2010, 06:24:23  »
Post del 22/10/07

OGNUNO SI RITENGA LIBERO DI RISPONDERE ALLA VERIDICITA' O MENO DELLE AFFERMAZIONI QUI RIPORTATE, IN BASE ALLA SUA ESPERIENZA PERSONALE

Ho numerato le domande così chi vuole, può rispondere punto per punto, numerandolo a sua volta



Attualità sulla tossicità dell'amalgama
Di G. Tessore* e A. Lojacono**
* Professore a contratto presso la Cattedra di Odontoiatria Conservativa dell'Università di Torino diretta dal prof. M. Pezzoli
**Libera professionista in Torino.


In tutto il mondo occidentale negli ultimi due anni i media hanno riportato articoli e programmi televisivi volti a presentare ai lettori e agli spettatori i restauri in amalgama come dannosi per la salute e i dentisti che li eseguono come professionisti poco informati. Questa campagna denigratoria svolta in modo estremamente aggressivo e poco obiettivo ha generato un certo allarme nei pazienti e qualche dubbio nei colleghi. Per questo motivo abbiamo sentito la necessità di comporre una sorta di "intervista sull'amalgama" raccogliendo le domande che più comunemente ci vengono rivolte dai pazienti e dai colleghi. Abbiamo scelto di dare risposte molto sintetiche utilizzando un linguaggio che potrebbe anche essere compreso da un profano per poter eventualmente essere letto dai pazienti.

1 - Perché si utilizza ancora oggi l'amalgama d'argento nonostante essa contenga mercurio?
L'amalgama presenta nel tempo un ottimo sigillo marginale, resistenza alla compressione e all'abrasione, facilità di utilizzo, lunghissima e positiva esperienza clinica e basso costo finale del restauro. Attualmente non esistono ancora materiali, per eseguire restauri diretti nei settori posteriori, realmente sostitutivi dell'amalgama in ogni situazione clinica , bensì materiali come le resine composite che possono essere considerati ottime alternative estetiche nelle situazioni cliniche più favorevoli.

2 - Quali sono i difetti accertati dell'amalgama?
- Un colore che non si mimetizza con il dente, anzi tende a discolorarlo
- Nessuna adesione ai tessuti dentali e di conseguenza la necessità di effettuare preparazioni ritentive che possiamo definire secondo le attuali tendenze in un certo modo demolitive
- Il tatuaggio delle mucose durante la preparazione protesica dei denti ricostruiti in amalgama
- La possibilità di indurre ipersensibilizzazione o reazioni tossiche

3 - Può il mercurio contenuto nelle otturazioni in amalgama essere dannoso per la salute?
Le otturazioni in amalgama rilasciano vapori di mercurio (HgO) soprattutto durante la masticazione, lo spazzolamento, i rialzi termici e le parafunzioni. Parte dei vapori vengono esalati, parte vengono inalati e dal polmone passano in circolo e, poichè il mercurio metallico è fortemente liposolubile, è in grado di superare le barriere cellulari distribuendosi rapidamente nei tessuti, dove viene ionizzato e come tale sequestrato. Un'altra parte di vapori si dissolve nella saliva e viene deglutita.
La popolazione europea assume quotidianamente 8/10 microgrammi di Hg di cui 5 proviene dalle otturazioni in amalgama.
La maggior parte del mercurio che noi introduciamo viene secreto, salvo quello che si accumula nei reni ed in minima percentuale nel cervello, polmoni, fegato e tratto gastrointestinale. Studi tedeschi affermano che la quantità di Hg assumibile dalle otturazioni (da 1,2 a 1,8 microgrammi al giorno) non può ritenersi pericolosa. Comunque la recente letteratura scientifica mondiale è concorde nell'affermare che solo una piccolissima parte di mercurio raggiunge il resto del corpo e non è chiaro se questa sia correlata al numero di otturazioni. Un articolo americano (Mackert e Berglund ,Medical College of Georgia 1997) sostiene che sarebbero richieste da 450 a 530 superfici di amalgama in una persona per produrre 30 lg Hg /g creatinina urinaria, livello che l'OMS associa con i sintomi più lievi negli individui più sensibili.

4 - Chi decide se l'amalgama è un materiale tossico o no?
Nel 1998 I componenti Il Comitato Europeo per la Salute ha redatto un "report" per aggiornare la i dentisti in riferimento ed ottemperanza alla legge 93/42 sui dispositivi medici ed ha concluso che l'amalgama è priva di rischi di tossicità sistemica e si verificano solo rarissimi casi di ipersensibilità. Ciononostante è impossibile affermare che qualsiasi prodotto sia assolutamente privo di effetti collaterali in ogni occasione; con l'amalgama, come per qualsiasi altro farmaco è opportuno valutare il rapporto rischio /beneficio.Il miglior restauro, assolutamente privo di effetti collaterali, è il non restauro che si ottiene con la prevenzione. È opportuno ricordare che nonostante il fluoro sia riconosciuto dalla ricerca come il principale artefice della drastica diminuzione dell' incidenza della carie, è ancora da alcuni temuto per la sua potenziale tossicità. Occorre considerare inoltre che esiste moltissima ricerca sull' amalgama mentre molto poco nutrita è al mometno attuale la ricerca sulla potenziale tossicità dei materiali alternativi e che i restauri alternativiattuali hanno sicuramente una vita più breve. Naturalmente sarà opportuno che il dentista generico si tenga continuamente aggiornato sullo stato delle ricerche, recentemente sono stati messi in relazione da alcuni i restauri in amalgama con disturbi quali la demenza senile, ma fino ad oggi tali legami non sono stati ancora assolutamente stabiliti.

Fonte: andipiemonte.it

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1. LA SINDROME

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante, ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi, ovvero si perde per sempre la capacità di tollerare gli agenti chimici (questo dal I° stadio). E’ una sindrome multisistemica di intolleranza ambientale totale alle sostanze chimiche, che può colpire vari apparati ed organi del corpo umano: “Le sostanze chimiche danneggiano il fegato e il sistema immunitario sopprimendo la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dagli agenti estranei; i sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in dosi anche di molto inferiori da quelle tollerate dalla popolazione in generale”.

 Il corpo “cede” e non tollera più qualsiasi piccola traccia di sostanze di sintesi nell’ambiente, come insetticidi, pesticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti personali o per la casa, vernici, solventi, colle e prodotti catramosi, preservanti del legno (es.antitarlo), materiali dell’edilizia, carta stampata, inchiostri, scarichi delle auto, fumi di stufe, camini, barbecue, prodotti plastici, farmaci, anestetici, formaldeide nel mobilio, tessuti e stoffe soprattutto nuove, quindi tutto ciò che è di derivazione petrolchimica.

 La MCS colpisce “tra 1,5 e il 3% della popolazione” (studio Heuser 1998 USA), ed è causa di moltissime patologie disabilitanti che interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario; sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed endocrino-immunitario.

 Nell’arco di pochi anni dalla manifestazione di MCS (stadio 1) i sintomi si cronicizzano e, senza un adeguato sostegno, la sindrome può avere conseguenze molto gravi sino a provocare emorragie, collassi, ictus o infarti. Ancora, l’infiammazione cronica, tipica dello stato di MCS, porta a sviluppare con alta incidenza forme tumorali e leucemiche. Questo evento clinico è frequente nella  Sindrome del Golfo, ovvero dei Balcani (solo uno dei modelli di MCS).

  Si tratta di una sindrome che può colpire chiunque a qualsiasi età e classe sociale, ma soprattutto alcuni lavoratori particolarmente esposti a sostanze tossiche, in un rapporto uomini/donne di 1 a 3.

 La MCS è irreversibile, progressiva e non esiste, al momento, una cura per il ritorno allo stato originario di tolleranza (stadio 0).

  Peggiorando nel tempo, in proporzione all’entità delle esposizioni chimiche e alla loro frequenza, si diventa inoltre “allergici” a molte sostanze naturali (es. legni resinosi, fiori) e intolleranti alla quasi totalità degli alimenti.

 Da uno studio USA del 1992, un quadro di evoluzione della sindrome, e da allora sono stati raggruppati  una  ventina di modelli di evoluzione  non lineari.

STADIO 0 – LA TOLLERANZA: che rappresentata l’abilità di un individuo di sopportare l’ambiente chimico circostante.

STADIO 1 –  SENSIBILIZZAZIONE: o fase irritante, che si verifica quando una persona è sottoposta ad una esposizione chimica acuta  ad alte dosi o ad una esposizione cronica insidiosa. I  sintomi dei pazienti in seguito all’esposizione chimica, non sono rilevabili clinicamente in generale. I disturbi possono includere dolore alle articolazioni e ai muscoli, cefalea, affaticamento (stanchezza cronica), rossore, prurito, nausea, tachicardia, asma, insufficiente circolazione periferica, etc.

STADIO 2 – INFIAMMAZIONE: l’esposizione chimica determina una infiammazione cronica dei tessuti, come ad esempio artrite, vasculiti, dermatiti, asma non allergico, coliti, miositi, riniti, circolazione periferica molto problematica. Sono presenti sia sintomi che segni obiettivi rilevabili clinicamente. La progressione avviene in seguito a nuove esposizioni in corso, ma se non si è ancora verificato il danno ai tessuti, il processo può essere invertito con l’evitamento chimico e specifiche cure di disintossicazione.

STADIO 3 – DETERIORAMENTO: l’infiammazione cronica causata dall’esposizione chimica produce danni del tessuto, come lesioni al sistema nervoso centrale, al  rene, al fegato, al polmone, al sistema immune etc. Questo livello è irreversibile: “Una volta che i tessuti sono danneggiati e la funzione dell’organo compromessa rimangono poche le speranze nella pratica medica corrente di invertire il processo”. Patologie comuni in questo stadio sono ad esempio lupus, ischemie, cancro, autoimmunità, forme degenerative reumatiche, sclerosi multipla, porfiria.

  E’ importante osservare che le persone possono attraversare questi stadi evidenti, senza mai aver manifestato MCS o senza aver stabilito un collegamento mentale con questa esposizione chimica cronica nel loro ambiente.”

“La Sensibilità Chimica Multipla è una delle malattie più gravi conosciute al mondo perché implica una invalidità totale che porta all’isolamento fisico e impedisce qualsiasi forma di vita sociale”.


2. LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE

 La MCS è studiata negli Stati Uniti dall’inizio degli anni’50. Ammontano a 365 gli studi internazionali (7 italiani) sulla Sensibilità Chimica Multipla dove viene definita quale sindrome fisica-organica. Moltissimi altri studi sono all’interno di ricerche multi-disciplinari. Nel 1999 un Consenso Internazionale  basato su uno studio multidisciplinare e sottoscritto da 89 clinici e ricercatori, di varie specializzazioni e con vasta esperienza nel campo, ne ha definito i criteri diagnostici adottati persino da quasi tutti i centri diagnosi italiani per quanto è dato sapere.

 Parlando solo degli USA, è noto che il 30% dei soldati americani impegnati nella Prima Guerra del Golfo Persico sono tornati con la Sensibilità Chimica Multipla (definita anche “Sindrome del Golfo”). Da allora si sono fatti moltissimi studi e analisi su questa malattia. Con l’emergenza sanitaria emersa con i veterani del Golfo, le istituzioni americane hanno preso seri provvedimenti in favore di questi malati con diversi articoli all’interno delle leggi sulla disabilità (American Disability Act) e con leggi specifiche a livello locale. La MCS è riconosciuta dall’Agenzia Americana per la Protezione Ambientale (EPA- Environmental Protection Agency), dalle leggi per la disabilità (ADA - American Disability Act) e dal Dipartimento dello Sviluppo Urbano e dell’Abitazione. Oltre un centinaio di agenzie ed enti governativi federali statunitensi riconoscono l’MCS. Quest’anno, per la prima volta, molti governatori americani (tra i quali Webb Bush, Governatore Florida)  hanno esteso la PROCLAMAZIONE MCS (campagna di prevenzione) a tutto il mese di maggio 2004 invece della consueta seconda settimana di maggio negli anni scorsi, a dimostrazione che la MCS è una malattia in costante aumento che richiede un’attenzione crescente.

In un recente studio l’Accademia Nazionale delle Scienze Americana ha stimato in 37 milioni di statunitensi i malati di Sindrome MCS.

 Oltre che in Canada ove è riconosciuta, in Germania la MCS è stata inclusa nella Classificazione Internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ICI-10, sotto il codice T 78.4, “allergia non specificata”.


3. LA SITUAZIONE ITALIANA: MALATI SENZA CITTADINANZA

 Il fatto che la MCS non sia riconosciuta in Italia come malattia, ovvero identificata da codice sanitario drg, rende la  situazione dei malati di Sensibilità Chimica Multipla veramente insostenibile e drammatica. Essi non possono rivolgersi ad alcuna struttura medica in caso di necessità, nemmeno al Pronto Soccorso, dove la mancanza di ambienti adeguati e di competenze specifiche del personale medico comportano un rischio gravissimo per il paziente. I malati allo stadio 3, quindi gravissimi , spesso faticano a ottenere una completa invalidità nonostante le gravissime patologie di cui soffrono, oltre a non avere alcuna possibilità di poter usufruire delle cure necessarie secondo i protocolli internazionali.

 Chi non è gravissimo
(stadio 1 e inizio 2) potrebbe trovare collocazione lavorativa con tutele speciali come il telelavoro o in ambiente chimicamente bonificato, invece col tempo perde la propria occupazione a causa del peggioramento sistematico poiché manca la definizione di invalidità specifica della malattia. Questa condizione condanna le persone all’indigenza e al repentino aggravamento della malattia vista l’impossibilità di acquistare integratori e medicinali esenti da additivi chimici, speciali ausili terapeutici, arredi esenti formaldeide, indumenti da filiere produttive naturali, etc. Ad oggi, il totale cambiamento necessario alla sopravvivenza del malato MCS grava esclusivamente dal punto di vista economico sui malati e le famiglie, quando si ha la fortuna di questo riferimento.

 La MCS comporta una situazione di completa privazione della propria libertà ed autonomia personale che in molti casi a un forte isolamento socio-relazionale e ad una accentuata mancanza di rapporti con l’esterno, con gli amici e con i propri cari. Uffici pubblici, ospedali, studi medici, supermercati diventano barriere chimiche insormontabili per le profumazioni ambientali chimiche ed i prodotti chimici in genere. 
 
 Come ricordato in precedenza, non esistono cure di ritorno allo stadio di tolleranza degli agenti chimici, tuttavia, protocolli sanitari internazionali americani e tedeschi prevedono assunzione di integratori e farmaci esenti additivi chimici, speciali cure di disintossicazione dall’accumulo di sostanze chimiche dal corpo in unità ospedaliere ad hoc, terapie quotidiane che aiutano l’espulsione di sostanze per le quali non si hanno più difese (sauna, etc.). Indispensabili ausili terapeutici sono acquistabili solo all’estero, es.: maschere ossigeno in ceramica, purificatori aria per auto e casa senza plastiche, etc. Tutto ciò favorisce la stabilizzazione della Sindrome MCS e un parziale recupero sempre che il malato spesso muti il suo modo di vivere, il luogo, e il lavoro, oppure non sia troppo grave. Niente di quanto necessita è coperto dal SSN, neppure le cure ospedaliere o gli interventi chirurgici all’estero, spesso salvavita. Chi gode di cospicue risorse finanziarie si reca in Germania. Come scrisse il Prof. Pasquale Trecca presidente della Federazione Italiana Malattie Rare c/o Cometa nel 1999: "Ignorare ancora a lungo in Italia questo problema vuol dire confermare che in Italia esistono ancora cittadini di serie B, che nel nostro paese il diritto alla salute è un optional".

Tratto dal sito http://www.riconoscimentomcs.135.it/

Fonte: macrolibrarsi.it

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