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Topics - cristiana

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Su internet stanno nascendo come funghi siti di studi odontoiatrici che dichiarano di essere specializzati in rimozione protetta dell'amalgama. Sono siti allettanti, graficamente invitanti e sicuramente curati da webmaster professionisti. Tutti hanno la pagina dedicata alla rimozione protetta. Molti si sono limitati a copiare e incollare le info trovate in internet, altri hanno copiato e personalizzato.
IL PROBLEMA E' CHE E' CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, E' TUTTO UN GROSSO ABBAGLIO E QUELLO CHE FANNO E' SOLTANTO UNA CLASSICA RIMOZIONE NON PROTETTA, FORSE QUALCUNO USA LA DIGA, MA NON SANNO EVITARE LA CONTAMINAZIONE DA VAPORI E POLVERI QUANDO TRAPANANO, NEANCHE PER LORO STESSI: LA MASCHERA NON LI SALVERA'...

Quando si ammalano (CLICCA QUI), certamente, fanno ricorso alla legge che tutela i dentisti sulle malattie professionali da amalgama, ma credo sia una magra consolazione... forse non sono coscienti del pericolo, lo sottovalutano, o si credono furbi perchè hanno scoperto un nuovo modo di arricchirsi, ma furbi non sono, perchè la salute è la ricchezza più grande.


Aspettando che arrivi il giorno i cui i governanti capiranno quanto sia importante e urgente che  IL MIO PROGETTO venga trasformato in legge sulla prevenzione delle malattie degenerative, l'unico modo che avete per difendersi in questa jungla di offerte di individui senza scrupoli, è di informarsi, quindi ho scritto questo post sperando possa servire ad evitare che le persone commettano l'errore di andare a farsi rimuovere gli amalgami, senza conoscere e capire cosa sia opportuno fare o non fare, per evitare la conntaminazione da polveri e vapori di amalgama.

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La prima cosa da fare sarebbe non assumere nessuna sostanza chelante, chimica o naturale finchè non saranno stati rimossi tutti gli amalgami ed estratti i denti devitalizzati, per evitare di peggiorare la situazione, mandando in circolo elementi tossici che non possono essere eliminati, finchè si hanno fonti tossiche in corpo, come spiego sul LINK

Fondamentale poi sarebbe riuscire a capire che i chelanti sono inutili, quando non addirittura dannosi, in caso di avvelenamento cronico..

Per una terapia pre-rimozione davvero efficace, secondo le numerose testimonianze, non solo la mia, è saggio rivolgersi al dott. Gerardo Rossi presso la Mineral Test che poi al termine della bonifica della bocca, riuscirà a disintossicare l'organismo completamente, in modo naturale, senza assumere farmaci, riequilibrando gli oligoelementi. Per chiarire ogni dubbio a riguardo, basta telefonare, perchè sono molto disponili e spiegano bene cosa fare e come fare. Volendo si può inviare tutto per posta, non occorre andarci di persona.
MINERAL TEST - Via Luigi Einaudi, 176 - 62012 Civitanova Marche (MC)
Tel 0733.771291 o 0733.817163 - Fax 0733 1996114 - Cell. 348 2214925 - info@mineraltest.it

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Ci sono alcuni dentisti che da quanto scrivono sui loro siti, sembrano adottare tecniche pressoché perfette, poi però potrebbero procedere in modo completamente diverso. Quindi nel dubbio farsi accompagnare e assistere da qualcuno, meglio se munito di telecamera, così si avrà un documento-ricordo a testimonianza della rimozione, dove si può capire se veramente è stata protetta oppure no.

DENTISTI SU CUI CI SONO BUONE TESTIMONIANZE

dott. Federico Ronchi
Studio Odontoiatrico Associato Dr. Federico Ronchi Dr.ssa F.Geja - Via Giorgio Jan 5 20129 Milano tel/fax 02 /29533431
http://www.bioral.it


dott. Andrea Barile
Dott. Barile Andrea - Viale Vico, 8 12051 (Alba -CN-), tel/fax 0173 362978
http://www.studiodottorbarile.com/contatti/


dott. Antonio Miclavez
http://studiomiclavez.com/page17/contatti.html


dott. Antonio Dell'Aglio
Dell'Aglio Antonio - Piazza Giulio Cesare,30 - 70124 Bari
http://www.salute-naturale.it/


dott. Volfango Perotti
Studio medico omeopatico e di odontoiatria biologica Dr. Volfango Perotti e Dr.ssa Marilina Piscolla
Terni, Via Barbarasa 23 - Telefono: 0744/428142
https://www.biovoma.it/wordpress/contatti/


dott. Raimondo Pische
http://www.aiob.it/contact/


dott. Stefano Montironi
Via Dario Campana, 6/e 47922 RIMINI (RN)
Tel. 388.6508047
http://www.montironi.it/amalgami-dentali/


Prof. Dott. Lieta Giovanni Luigi
Studi :
- Brescia: Torre Athena Via Orzinuovi 20 tel/fax +39 0303533196  -
 Cell 3484397757
- Malonno: Via IV Novembre 25 tel/fax +390364635105
Mail: segreteria@studiolieta.it - assistente@studiolieta.it -
dottore@studiolieta.it
http://www.studiolieta.it/contatti.html


Centro Atlas - Dr. Rosanna Di Giosefratte
Corso Vittorio Emanuele, 161 - 65124 PESCARA (PE)
Tel. 085 2058593
Mail: info@atlas.pr.it
http://www.abcsalute.it/medici/medicina-funzionale-mnc/abruzzo/pescara/pescara/atlas.html?refresh_cens

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Dentisti su cui non ho testimonianze e gradirei averne, per capire se sono affidabili, o meno.
Man mano che arrivano aggiungerò accanto una stellina, se positive, oppure cancellerò il nome se negative.


dott. Aldo Amato
Via Roma ,73 - 35010 Borgoricco (PD) - telefono 049 579 84 52 - fax 049 579 80 08
http://www.studiodentisticoamato.it/it/home.html



dott. Patrizio Turina
via Solferino, 11 (Indicazioni: piazzetta dietro il Municipio)
Tel. 0376694585 - Roverbella, Mantova
https://patrizioturina.wordpress.com/2011/11/20/studio-medico-dentistico-dottor-patrizio-turina/


dott. Frank van Uffelen
Piazza Aldo Moro 7 - 21037 Ponte Tresa – ITALIA
Tel +39 0332 550055 - Fax +39 0332 553000
http://www.studiodentisticopontetresa.com/



dott. Luigi Gentile
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) Via Formentini,74
Tel. TEL.0735 / 83920 CELL. 334/6880342
http://www.dottorgentile.com/igiene_orale/Rimozione_amalgama.htm



Studio di odontoiatria olistica
via Farneti 10, Milano
Tel: 02 21116373
http://www.naturopatiadentale.it/dentista-olistico-milano/dentista-milano-via-farneti-10



dott. Ivo Fornasiero
Peraga di Vigonza via Germania, 6 tel 049 21 37 346 info urgenze:  cell 348 226 83 83
http://www.odontoiatraivofornasiero.it/contatti.html


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IMPORTANTE PER ANDARE BENE INFORMATI DAL DENTISTA

Studiare , scaricare documenti, post dal sito e dal forum, può servire non solo ad essere personalmente ben informati, ma consegnandoli a un dentista di buona volontà, si ottiene che finalmente comprenda il pericolo di una rimozione non protetta e decida di contattare un collega specializzato in rimozione, per specializzarsi a sua volta.
Dopo aver studiato sarà meno complicato distinguere chi è capace di fare buona rimozione da un "furbetto", anche solo parlandoci al telefono.

E' estremamente importante sapere e capire perchè, secondo il prof. Daunderer, è necessario farsi estrarre i denti devitalizzati, senza dimenticare poi che sono quasi tutti restaurati in amalgama, ma in quelli incapsulati non si può vedere.
Io ho recuperato 4/10 di vista all'occhio sinistro poche ore dopo l'estrazione  :D quando i medici dicevano che era colpa della SM. Dopo circa una settimana feci le normali analisi di routine ed uscì fuori che la mia ormai ventennale infezione cronica alle vie urinarie, era scomparsa  ;D I medici mi fecero ripetere l'esame delle urine per 3 volte, esame che confermò che "miracolosamente" l'infezione cronica era sparita.

Non farsi mai rimuovere gli amalgami senza protezione, o da chi usa solo la diga e le trapana.

Gli amalgami vanno a rimossi in protocollo protetto, non più di 1 al mese, a prescindere dall'intossicazione cronica, perchè dopo 7-10 anni al massimo, si ossidano e possono creare infezioni croniche specialmente alle vie urinarie, comunque 4 amalgami potrebbero già creare problemi, perché l’avvelenamento cronico avviene a causa dell’accumulo, nel tempo, di piccole quantità di elementi tossici che non possono essere espulsi dal corpo.

Esistono 2 tipi di intossicazione: quella acuta e quella cronica.
-- L'intossicazione acuta è rilevabile solo entro poche ore dalla contaminazione (esempio rimozione non protetta) attraverso la ricerca di mercurio, per esempio, nelle urine, perchè già dopo 2-3 giorni non se ne trova più traccia, dato che sarà già nelle cellule. Di solito si hanno dei malesseri per qualche giorno e poi si torna a stare bene, a meno che non si verifichi lo scoppio della "bomba ad orologeria"... frase che serve a spiegare che l'intossicazione acuta può essere la causa scatenante di una patologia già latente, quando il sistema immunitario non riesce più a difendere l'organismo... la classica goccia che fa traboccare il vaso riempito dal continuo e lento accumulo negli anni di elementi tossici che sono andati a fissarsi nelle cellule.
-- L'intossicazione cronica può essere diagnosticata con un test chiamato Mineralogramma, ma bisogna affidarsi a un laboratorio serio e attendibile, dato che anche in questo campo, ci sono tanti "furbetti".
In base alla mia esperienza e alle testimonianze consiglio di rivolgersi a Mineral Test, come spiego sopra.
E' indispensabile specificare che non è stata ancora fatta la rimozione protetta, così il dr. Rossi si regola di conseguenza e dà un'integrazione che è un valido aiuto all'organismo durante tutto il periodo fino alla fine, poi quando è finita la bonifica, prescrive l'integrazione per disintossicare completamente.


Ogni dentista può adottare una sua tecnica, la cosa fondamentale è che dentista e paziente non respirino polveri e vapori di amalgama.

Per esempio il mio dentista non ha grossi mezzi ma è andato a studiare in Svezia e Germania e quando è tornato, circa 6-7 mesi dopo, quindi dopo essersi preparato bene, mi ha fatto la prima rimozione. In primis ha fissato la diga. Ha sacrificato parte della corolla dentale e poi ha aspirato l'amalgama venuta via intera attaccata a un pezzetto di dente. Poi ha fatto una lastrina per controllare che non vi fossero residui di metallo e poi ha messo il provvisorio. La settimana dopo ha ricostruito il dente col composito come fosse nuovo.
 
Un bravo dentista non deve fare assumere chelanti o altre sostanze prima e durante la rimozione, per evitare di peggiorare la situazione, dato che i metalli non possono essere eliminati finchè ci sono fonti tossiche, insomma bisogna evitare di farli andare in circolo, perchè poi, nella maggior parte, vanno ad accumularsi nelle cellule perennemente.

Un dentista deve preoccuparsi di saper far bene la rimozione, cioè il lavoro del dentista, non il tossicologoi, l'omeopata, naturopata, ecc., perchè potrebbero far aumentare l'avvelenamento cronico.

Un dentista onesto deve adottare la stessa tariffa di quando cura una carie + otturazione. Poi ogni dentista, si sa, ha le proprie tariffe, anche a seconda se vive in un paese o in città.

In ogni caso chiunque abbia bisogno di un dentista può contattarmi in privato e cercherò di autarlo a trovarne uno il più possibile vicino alla sua residenza, però la cosa migliore sarebbe che ognuno "istruisse" il proprio dentista e lo convincesse ad andare a imparare una tecnica sicura di rimozione amalgami, presso i dentisti già specializzati, che organizzano i corsi.
Su questo forum ci sono tanti documenti, filmati, testimonianze, ecc., quindi tutta la documentazione, che gli farà capire quanto è pericoloso, anche per lui, il materiale che maneggia senza precauzioni giorno dopo giorno. Perciò scaricate i documenti e portategli a visionare.

Se qualcuno ha un dentista da segnalarmi lo faccia in privato, poiché non si possono pubblicare su internet gli indirizzi di nessuno che non abbia un proprio sito in rete.

Attenzione: qualche dentista dice di fare rimozione protetta usando gli ultrasuoni, ma è una falsità, anzi è più pericoloso: SI TRATTA SOLTANTO DI UN SISTEMA NUOVO DI FRANTUMAZIONE DELL'AMALGAMA, CIOE' INVECE DEL CLASSICO TRAPANO, USANO GLI ULTRASUONI


Come materiale sostitutivo all’amalgama il più usato è il cosiddetto “composito”, forse meno bello esteticamente della ceramica o porcellana che sono indubbiamente i materiali migliori, ma molto meno costoso, comunque non è vero che non è resistente, non è vero che contiene elementi tossici... tutte chiacchiere messe in giro da chi si ostina a difendere l'amalgama al mercurio  :o >:( :(

ALCUNE ACCORTEZZE PRIMA DELLA RIMOZIONE:
Prima di andare alla visita dal dentista (la prima visita mi sembra sia gratuita per molti dentisti), conviene andare dal medico curante per farsi prescrivere:
    - Lastra panoramica dell'arcata dentale;
    - patch test metalli (per vedere se si ha allergia ai metalli)
Sono esami che si fanno in ospedale pagando il ticket.
   - Ogni rimozione dovrebbe avvenire a distanza di almeno 1 mese una dall'altra.



La domanda da porsi quando si hanno dubbi è questa:
perchè rimuovere gli amalgami se assumendo chelanti o prodotti omeopatici ci si può disintossicare per mantenendoli?
La risposta è questa:
non è possibile disintossicarsi avendo fonti tossiche in corpo, anzi se si assumono chelanti si va a peggiorare la sintomatologia, perché si manderanno in circolo ancor più elementi tossici di quelli che uscirebbero se non fossero stimolati da sostanze chelanti e perché verrà sollecitato ulteriormente un sistema immunitario già sofferente.
Ad ognuno il suo lavoro: il dentista pensi a fare una perfetta rimozione protetta, lasciando poi il compito di disintossicare, cosa che avverrà successivamente, a chi di competenza come spiegato sopra.

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Vaccini / Il Tribunale: "Bimbo autistico per colpa del vaccino"
« il: Novembre 25, 2014, 11:17:41  »
Il Tribunale: "Bimbo autistico per colpa del vaccino"
Riconosciuto il vitalizio a un piccolo malato: aveva fatto l'esavalente. Il Ministero non fa appello: la sentenza ora è definitiva

di ALESSANDRA CORICA e FRANCO VANNI
MILANO - Il ministero della Salute dovrà versare un assegno bimestrale, per tutta la vita, a un bimbo affetto da autismo, a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, firmata dal giudice Nicola Di Leo, secondo cui sarebbe "acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia", come si legge nel dispositivo. E ancora, citando la perizia del medico legale Alberto Tornatore nominato dal Tribunale: "È probabile che il disturbo autistico del piccolo sia stato concausato, sulla base di un polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti), dal vaccino Infanrix Hexa Sk".

L'INTERVISTA L'esperto: "Decisione incredibile"

Il vaccino esavalente, somministrato con tre iniezioni nel primo anno di vita, protegge da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B. Prima di rivolgersi al giudice, la famiglia del bambino  -  che ha nove anni e a cui l'autismo è stato diagnosticato nel 2010  -  aveva presentato nel 2011 una domanda di indennizzo al ministero, respinta. Di qui la decisione di intentare causa. "Dalla sentenza, dello scorso 23 settembre, sono passati i 60 giorni entro cui il ministero avrebbe potuto presentare ricorso in appello e non ci risulta lo abbia fatto  -  dice Alessandra Genovesi, avvocato del bambino  -  la sentenza è passata in giudicato. Per la famiglia, l'augurio è che in futuro si possano introdurre più cautele nelle vaccinazioni". Il bambino riceverà un assegno bimestrale il cui importo sarà calcolato a partire da una base di 1.683 euro, più un indennizzo una tantum.

BLOG I vaccini e la logica ribaltata di MICHELE BOCCI

Nelle 18 pagine della relazione del medico legale, si fa riferimento a "un poderoso documento riservato della GlaxoSmithKline" sui "cosiddetti side effects del vaccino Infanrix Hexa Sk emersi nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione o successivamente, fra l'ottobre 2009 e lo stesso mese 2011". In particolare  -  come scrive il perito  -  ci sarebbero "cinque casi di autismo segnalati durante i trial, ma rimasti unlisted, ossia omessi dall'elenco degli effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l'autorizzazione al commercio".

Nella sentenza  -  sempre citando le conclusioni del medico legale  -  si riporta come nel vaccino vi sarebbe "una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico, la cui portata, teoricamente piccola se calcolata in base alla sperimentazione clinica pre-autorizzazione", sarebbe in realtà "sottostimata, per l'esistenza, recentemente confermata dall'autorità sanitaria australiana, di lotti del vaccino contenente un disinfettante a base di mercurio, oggi ufficialmente bandito per via della comprovata neurotossicità".

Non risulta che l'Agenzia del farmaco (Aifa) abbia avviato accertamenti sul vaccino esavalente della GlaxoSmithKline: "Non sono in corso indagini particolari su questo medicinale, che è comunque soggetto come tutti i vaccini a un monitoraggio post marketing ", spiega un portavoce. E aggiunge: "Non ci sono al momento evidenze di cambiamenti nel rapporto beneficio/rischio per tale prodotto, che si mantiene positivo ". I presunti legami fra vaccinazioni e autismo sono da anni al centro di un ampio dibattito internazionale. Nel 2012 una sentenza del Tribunale di Rimini legò il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) alla sindrome di Kenner (autismo).

Allora il board scientifico del Calendario Vaccinale della Vita  -  che raggruppa le società dei medici di famiglia, dei pediatri e degli igienisti  -  insorse: "Così si rischia di perdere fiducia in uno strumento preventivo per la salute dei bimbi e di tutta la popolazione". E invitò il ministro della Salute a ricorrere in appello. Nella sentenza di Rimini, il riferimento era a uno studio pubblicato nel 1998 sulla rivista Lancet, che legava l'autismo al vaccino antimorbillo. La ricerca fu ritirata dallo stesso giornale alcuni anni dopo, perché ritenuta inattendibile. Un'inchiesta simile a quella riminese, sempre sui presunti legami fra vaccino trivalente e autismo, è stata aperta quest'anno dalla procura di Trani.

Il diffuso allarmismo  -  ingiustificato secondo le autorità sanitarie  -  ha provocato nell'ultimo triennio un crollo del numero dei bambini vaccinati. Il Movimento 5 Stelle in Lombardia lo scorso marzo depositò un progetto di legge per sospendere l'obbligo vaccinale, "considerate le già elevate coperture vaccinali raggiunte nel territorio lombardo, per passare a una vaccinazione consapevole e informata". Secca la risposta della Società di igiene (Sltl): "È una proposta pericolosa per la salute pubblica".

FONTE

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La UE riduce e vieta alcuni conservanti dal 16 aprile 2015



24 ottobre 2014

Riduzione delle concentrazioni consentite o addirittura divieto di alcuni ingredienti utilizzati nelle creme corpo o in prodotti da risciacquare (bagnoschiuma, shampoo, ecc.). Sono queste le decisioni prese dalla Commissione europea dopo aver esaminato i risultati dell’analisi svolta dal Comitato scientifico della sicurezza dei consumatori (CSSC), un organo consultivo indipendente, in merito ad alcune sostanze.
Le riduzioni/divieti riguardano, a seconda che si tratti di creme o di prodotti con risciacquo, i seguenti ingredienti:
·         propilparabene e butilparabene
nelle creme corpo: ridotti allo 0,14% i livelli di concentrazione sia se usati singolarmente che insieme; vietati nelle creme utilizzate nella zona della pelle dei bambini a contatto con i pannolini
·         miscela di methylchloroisothiazolinone e methylisothiazolinone (MCI/MI)
nelle creme corpo: vietata
nei prodotti con risciacquo (shampoo, bagnoschiuma): concentrazione massima consentita 0,0015% (rapporto 3 di MCI e 1 di MI)
Le nuove concentrazioni e i divieti si applicheranno ai prodotti immessi sul mercato dopo il 16 luglio 2015.
CONSIGLI: Leggere attentamente le etichette dei prodotti per l’igiene e la cura della persona cercando di evitare per quanto possibile le creme corpo/prodotti da risciacquo che contengono tali ingredienti.

FONTE

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Otturazioni in mercurio? Ci avvelenano, ma non direttamente
Gli scienziati arruolati dalla EU ammettono per la prima volta l'avvelenamento causato dall'amalgama dentale, ma solo quando viene disperso nell'ambiente. E quando è in bocca?


di Sabrina Giannini



In certe occasioni l’Unione europea fa bene a non suonare l’Inno alla gioia. Forse per non suscitare facili ironie è passato sotto silenzio il parere degli esperti dello Scher (Comitato sulla salute e i rischi ambientali) secondo i quali l’amalgama usato per otturare i denti sarebbe tossico ma – e qui sta il punto –prima e dopo e non quando alberga nelle nostre bocche.

La notizia è del 14 marzo scorso. È comunque vero che per la prima volta non si esclude l’esistenza di un avvelenamento “secondario”, ossia causato dallo sversamento nell’ambiente dal mercurio degli amalgami quando diventa rifiuto, in particolare nelle acque e quindi nel pesce, tossicità che deriverebbe dalla trasformazione nel più tossico metilmercurio. Però i cosiddetti esperti si guardano bene dall’affermare che se il materiale avvelena l’ambiente potrebbe verosimilmente inquinare anche gli organismi che lo trasportano per anni, in bocca. Evidentemente non erano visionari e allarmisti quei medici, odontoiatri e tossicologi che soltanto quindici anni fa furono “processati” per eresia dai loro ordini professionali (quando non dai veri e propri tribunali).


amalgama

L’aspetto più interessante è che gli esperti della Eu giungono a tale conclusione sessant’anni dopo il disastro di Minamata, la città del Giappone che ha dato il nome alla sindrome neurologica da avvelenamento da mercurio che colpì gli abitanti del luogo. In migliaia cominciarono gradualmente a soffrire di progressiva perdita del coordinamento muscolare, dell’udito, dell’indebolimento del campo visivo, di paresi. In molti morirono.

Dopo dodici anni di latitanza del governo nipponico venne alla luce la causa della tragedia: il mercurio smaltito direttamente in mare dall’industria chimica Chisso Corporation che contaminò i molluschi e i pesci di cui si nutriva la popolazione locale. Anche le donne incinte, le quali inconsapevolmente danneggiarono il sistema nervoso dei loro figli durante la gestazione, a dimostrazione del fatto che la sostanza tossica si trasmette al feto.
 
                Milena Gabanelli presenta la prima puntata di Report del 1997

Davanti alla drammatica dimostrazione che il mercurio è un veleno per l’ambiente e colpisce soprattutto il cervello se entra nella catena alimentare, le autorità sanitarie mondiali ed europee hanno girato la testa dall’altra parte autorizzando senza alcuna limitazione l’impiego del mercurio a scopo odontoiatrico. Anche nelle donne incinte e nei bambini.

Bastava applicare il principio di precauzione almeno per i soggetti più deboli, soluzione per altro contenuta nel parere di un gruppo di esperti interpellati dal nostro ministro della salute Sirchia nel 1998 a seguito della prima puntata di Report “Il dente avvelenato”, che scatenò un acceso dibattito. Nel 2000 il ministro propose un decreto che parlava di cautela per alcune categorie di persone ma non lo vietò, neppure per i bambini. Quel decreto introdusse l’obbligo di usare gli amalgami dentali preparati sotto forma di capsule predosate. A tutela dei dentisti che manipolando l’amalgama erano i più esposti ai vapori di mercurio.

Una delle tante e costose agenzie delle Nazioni Unite, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), dopo quattro anni di negoziati ha raggiunto un accordo sul testo del Trattato della Convenzione di Minamata. Novantadue Paesi, tra i quali l’Italia, auspicano “controlli e riduzioni su tutta una gamma di prodotti, processi e industrie in cui viene utilizzato, rilasciato o emesso mercurio”. Inclusa anche l’amalgama, ma (ancora una volta) “soltanto” perché inquina l’ambiente.

Il video dell’Unep (che alleghiamo) annuncia che è “tempo per agire” verso la messa al bando del mercurio. Con enfasi mostra l’immagine simbolo di un bambino nato malformato a Minamata negli anni Cinquanta. Ricorda come si utilizza e come si disperde nell’ambiente il mercurio, ma evita ogni riferimento all’amalgama, che è tra le fonti principali. Un meccanismo di rimozione che, come nella nevrosi, deve evitare l’affioramento a livello conscio di spiacevoli verità.

  Anche quella di mettere in una posizione imbarazzante un’altra agenzia delle Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sul materiale per otturazione più diffuso nelle bocche della popolazione mondiale non ha voluto vederci molto chiaro. Una svista che senza dubbio è casuale, tanto quanto i vantaggi che ciò ha comportato per i colossi industriali tedeschi e americani che da decenni producono l’amalgama.

D’altro canto anche l’Unione europea davanti al parere degli esperti che risale a tre mesi fa, non ha ancora deciso la data per la messa al bando. Le autorità sanitarie mondiali, così come le italiane, hanno costretto i produttori a una sola cosa: inserire nei foglietti illustrativi dell’amalgama l’avvertenza che si tratta di un presidio medico che quando smaltito nelle acque reflue diventa “rifiuto tossico-nocivo”. Quando si trova dentro i denti invece è inerte, pur essendo composto per almeno il 50 per cento da mercurio.

L’argomento di difesa dei produttori è che il mercurio non uscirebbe dall’otturazione una volta applicato. Invece il rilascio del mercurio è costante per corrosione e può evaporare all’interno del cavo orale anche semplicemente a contatto con bevande calde. L’unica mossa che tutti temono è che qualche autorità scientifica indaghi sul nesso tra mercurio dell’amalgama e alcune patologie. Milioni di persone potrebbero agire con una richiesta di risarcimento danni mettendo in ginocchio i governi, mutue private e servizi sanitari pubblici che sono stati al fianco delle aziende produttrici, le prime a dovere pagare i danni in caso di sconfitta. Probabile quindi che quel nesso non si trovi mai.

Anche perché hanno avuto a disposizione sessant’anni per farlo, dopo l’accidentale sperimentazione su migliaia di cavie umane di Minamata, che avrebbe dovuto far capire che era raccomandabile tenere il mercurio a una certa distanza dal nostro corpo. L’amalgama scomparirà dal mercato quando e se lo decideranno le aziende. Magari quando avranno rimpiazzato integralmente l’amalgama con i nuovi materiali in composito che gradualmente stanno sostituendo le otturazioni.



Le autorità sanitarie non obbligano i dentisti a rimuovere le otturazioni con i sistemi protetti che ridurrebbero le esalazioni di mercurio durante la fresatura (la polverizzazione con il trapano, che non andrebbe fatta se si volesse seguire il principio di precauzione). In compenso li obbligano a smaltire quell’otturazione come rifiuto tossico. Soltanto tre mesi fa ci è stato rivelato dagli esperti europei che quando quel rifiuto finisce nell’ambiente e nella catena alimentare potrebbe avvelenarci. Piano piano stiamo fuggendo da Minamata. Sayonara.

5 giugno 2014 | 09:08

FONTE: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/salute/otturazioni-mercurio-ci-avvelenano-ma-non-direttamente/3718fefc-ec29-11e3-85b9-deaea8396e18.shtml



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03/02/2014

Inefficacia della Chelazione con EDTA: nuove evidenze

Fra le principali indicazioni dichiarate dai fautori della terapia chelante con EDTA ci sono le malattie cardiovascolari. 
Recentemente sono stati pubblicati i risultati di un lavoro sperimentale sull’efficacia della chelazione endovena con EDTA nei soggetti con pregresso infarto miocardico. L’obiettivo era quello di determinare se una terapia chelante con EDTA fosse in grado di ridurre il numero di nuovi eventi cardiovascolari o di ritardarne la comparsa. Per questo sono stati reclutati 1708 pazienti con pregresso infarto miocardico, di cui 839 sono stati sottoposti a 40 infusioni endovenose di EDTA e confrontati con 869 pazienti trattati con placebo. I soggetti sono stati seguiti in media per 55 mesi.

I risultati di questo importante lavoro scientifico dimostrano che vi è nessuna evidenza di efficacia del trattamento di chelazione con EDTA nel diminuire o prevenire nuovi eventi cardiovascolari.

Link al lavoro originale:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23532240

FONTE

48
03-01-13  di Gabriele Milani

PREVENAR 13: documenti riservati rivelano le gravi omissioni delle autorità sanitarie



Lo scorso 8 Dicembre, ho riferito di un documento riservato di 1271 pagine della GlaxoSmithKline riguardante la sicurezza e una sequela di complicanze causate dal vaccino pediatrico esavalente Infanrix Hexa. [riferimento 1]

Questo documento ha mostrato le prove schiaccianti dei gravi problemi di sicurezza e una gamma di complicazioni gravi, tra cui 36 morti [in 2 anni], mai comunicati ai genitori, in violazione ai requisiti della Legge 28 marzo 2001 n. 145 [Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla Biomedicina promulgata a Oviedo il 4 aprile 1997, Capitolo II, artt. 5 - 6 - 7 - 8 - 9] e della Direttiva Europea del dicembre 2009 che regola il consenso informato obbligatorio per tutti i tipi di vaccinazione, per tutti i cittadini.

Il consenso informato ha valore legale di liberatoria per i medici e le aziende che producono il farmaco somministrato, per le richieste di risarcimento, per eventuali danni provocati alla salute del paziente dal trattamento sanitario. La liberatoria non ha valore e le richieste di risarcimento  sono “legittime” per tutte quelle informazioni che sono state “omesse” e “non correttamente riportate”.

Altri documenti confidenziali sono arrivati nelle mie mani al riguardo della sicurezza di un altro vaccino pediatrico ampiamente somministrato nei neonati, nella maggior parte dei casi in contemporanea al vaccino esavalente Infanrix Hexa, benchè si tratti di un vaccino facoltativo, non obbligatorio per Legge: si tratta del vaccino anti-pneumococcico Prevenar 13-valente prodotto dalla ditta Wyeth/Pfizer.

Questo vaccino, diretto contro 13 differenti ceppi del batterio pneumococco, ha sostituito alla chetichella la vecchia versione Prevenar 7-valente [ovvero contro 7 ceppi] nel 2010 per meglio nascondere il fiasco totale dell’immunizzazione, che aveva portato a un aumento di gravi infezioni generando un effetto totalmente controproducente ma, come al solito, giustificato dalle autorità sanitarie come errore di produzione [[urlhttp://www.salute.gov.it/dettaglio/pdFocus.jsp?id=157&area=medicinali-farmacovigilanza&colore=3]riferimento 2[/url]].

Ma se questo vaccino non è così efficace come invece si vuol fare apparire, è  almeno sicuro nei neonati?

Secondo recenti documenti confidenziali della Wyeth [Pfizer], la ditta produttrice, e della EMEA, il massimo organo di vigilanza europeo per i farmaci, le autorità sanitarie sono a conoscenza di un numero notevolmente maggiore di effetti collaterali neurologici nei bambini vaccinati contemporaneamente con Prevenar 13-valente e Infanrix Hexa.

Lo scorso 4 Gennaio 2012, al termine di un limite di tempo di 6 settimane, Mary Allin e Helen Edwards, due Dirigenti del gruppo Pfizer risposero al Dr. S. Spinosa dell’EMEA informandolo di un «aumento delle manifestazioni neurologiche in Italia dopo la co-somministrazione di Prevenar 13-valente e vaccino esavalente». Questo episodio, che si somma al triste primato di reazioni avverse detenuto dall’Italia col vaccino esavalente Infanrix Hexa, comprova ulteriormente la sperimentazione criminale che è attuata sulla pelle dei nostri figli a nostra insaputa.

Malgrado questi orientamenti dichiarati, sulla base dei dati forniti, non è stato ritenuto opportuno modificare le informazioni in riferimento alla sicurezza del vaccino [RSI], tanto meno sul foglietto illustrativo. [riferimento 3]

Ancora un altro documento riservato, riferito niente meno che a un incontro tra il Comitato per i Medicinali ad uso umano [CHMP] e l’impresa titolare dell’autorizzazione di immissione sul mercato [MAH] [riferimento 4], riporta che «il profilo rischio/benefici di Prevenar 13-valente permane positivo anche se le seguenti potenziali preoccupazioni in merito alla sicurezza richiedono ulteriori indagini da parte dell’Agenzia di Farmacovigilanza [MAH]»

1 – Decessi: sono riportati 22 morti durante il periodo di valutazione [di 2 anni], che rappresentano il 2,6% del numero totale dei casi [di effetti collaterali] segnalati durante il medesimo periodo. Questa proporzione [di morti] aumenta dello 0,3% precedentemente al periodo di riferimento. Oltre a una grande maggioranza dei casi, l’intervallo di tempo tra la somministrazione di Prevenar 13-valente e la morte [o l'inizio dei sintomi che hanno portato alla morte] è relativamente stretto. Pertanto, le informazioni fornite sui casi di morte sono totalmente inadeguate.

2 – Mancanza di efficacia: Sono riportati 51 segnalazioni sulla mancanza di efficacia del vaccino. […] C’è una forte preoccupazione che questi casi possono essere sottovalutati se non identificati con i codici e i termini appropriati. […]

3 – Effetti neurologici in pazienti che ricevono contemporaneamente Prevenar 13-valente e un vaccino esavalente: Dopo un’indagine di farmacovigilanza risalente a ottobre 2011 sull’aumento dell’incidenza di reazioni neurologiche dopo la co-somministrazione dei vaccini indicati nel programma nazionale di immunizzazione, è richiesto al MAH di fornire una rassegna delle reazioni neurologiche ravvisate in coloro che hanno ricevuto Prevenar 13-valente  in contemporanea a un vaccino esavalente.

Segue quindi la risposta della ditta che ha effettuato una ricerca nel database Pfizer nel periodo dal 10 luglio 2009 al 9 luglio 2011 — un periodo di 2 anni.

In questo periodo, 1691 segnalazioni di effetti collaterali dopo Prevenar 13-valente sono state inoltrate a Pfizer. Di queste 1691 segnalazioni, 312 casi [18%] erano effetti collaterali neurologici.

L’azienda ha valutato la rispettiva frequenza di effetti collaterali neurologici in tre categorie di bambini:

coloro che hanno ricevuto lo stesso giorno solo Prevenar 13-valente,
coloro che hanno ricevuto lo stesso giorno Prevenar 13-valente più altri vaccini,
coloro che hanno ricevuto lo stesso giorno Prevenar 13-valente e un vaccino esavalente.
Nei 934 bambini che hanno ricevuto solo Prevenar 13-valente, 87 hanno riportato effetti collaterali neurologici [9%].

Nei 287 bambini che hanno ricevuto lo stesso giorno Prevenar 13-valente più altri vaccini, 62 hanno riportato effetti collaterali neurologici [21%].

Nei 470 bambini che hanno ricevuto lo stesso giorno Prevenar 13-valente più un vaccino esavalente, 163 hanno riportato effetti neurologici [34%!].

In Germania e in Italia il Programma Vaccinale prevede la somministrazione contemporanea del Prevenar 13-valente con il vaccino esavalente Infanrix Hexa.

E’ stupefacente come molti Pediatri si interrogano ancora inebetiti sul perchè dell’esplosione esponenziale di danni neurologici nei nostri bambini, quando invece il risultato parla chiaro: la co-somministrazione di vaccini multipli, Prevenar 13-valente più Infanrix Hexa, moltiplica il rischio di reazioni neurologiche, tra cui effetti gravi e potenzialmente irreversibili.

Questo è esattamente ciò che affermo da qualche anno, riferendomi non solo al danno vaccinale occorso a mio figlio ma anche agli effetti evversi rilevati in altri bambini e/o neonati sottoposti a questa pericolosa pratica di ipervaccinazione.

Così, le grida persistenti, le convulsioni, le ipotonie, le iporeattività, i tremori, la perdita di coscienza, l’epilessia, gli spasmi infantili o la mancanza di risposta agli stimoli, sono gravi effetti collaterali sempre più comuni ogni volta che si procederà a vaccinare un neonato con una somministrazione simultanea di Prevenar 13-valente e Infanrix Hexa.

Perchè i Pediatri non informano i genitori?

I Pediatri non informano i genitori perchè le intense campagne promozionali, propinate dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, affermano che la co-somministrazione di vaccini multipli non comporta alcun problema di sicurezza, che gli effetti collaterali sono generalmente simili a quelli dei vaccini somministrati separatamente [riferimento 5] e, anche, che questo approccio è studiato per “il comfort del bambino” aumentando così l’adesione alle vaccinazioni [riferimento 6]!

Eppure l’Agenzia europea per i medicinali [EMEA], proprio come era accaduto in merito alle reazioni avverse riguardanti l’Infanrix Hexa, ha sottolineato la relazione temporale ravvicinata tra la morte e la vaccinazione così come fra la vaccinazione e le varie complicazioni neurologiche, quali convulsioni e ipotonia: la maggioranza di queste si verificano entro 24 h dopo il vaccino o poco dopo. [riferimento 7]

Infine, ecco un terzo travolgente documento confidenziale EMEA [riferimento 8] in merito alle informazioni di Prevenar 13-valente riguardante i dati degli studi clinici, al quale è possibile integrare un quarto documento confidenziale reperibile direttamente dal sito della FDA degli Stati Uniti [riferimento 9] in merito alla somministrazione di Prevenar 13-valente negli adulti.

Il documento dell’EMEA riporta che la richiesta di autorizzazione per l’immissione di questo vaccino a livello europeo è stata avanzata il 2 dicembre 2008, mentre la ditta ha ricevuto l’autorizzazione in data 9 dicembre 2009 dopo una valutazione positiva avvenuta in data 24 settembre 2009. I dati utilizzati per ottenere l’autorizzazione per l’immissione sul mercato, hanno però interessato un programma di sviluppo clinico globale in Giappone e in Canada. E’ stupefacente apprendere che il periodo di tolleranza del prodotto, durato un anno, è stato valutato in paesi extraeuropei!

Ciò che è ancor più sorprendente è la metodologia e il numero di bambini su cui è stata valutata la “sicurezza” di Prevenar 13-valente: anziché confrontare un ampio campione di bambini che hanno ricevuto il vaccino con coloro che non hanno ricevuto il vaccino, il produttore ha paragonato il suo Prevenar 13-valente [cioè la nuova versione] col vecchio Prevenar 7-valente!

Il livello del numero di bambini valutati è ridicolmente basso: 796 neonati + 569 bambini = 1365 soggetti in totale, divisi in due studi e 4 gruppi, quando in studi un pò più seri 10.000 bambini è un numero a volte ancora troppo piccolo per valutare rari gravi effetti collaterali!  Solo 580 argomenti erano inseriti nel follow-up degli effetti collaterali a 6 mesi. Diversi bambini sono stati “convenientemente” rimossi dai dati, a causa di effetti collaterali non considerati arbitrariamente dall’azienda produttrice, nella valutazione del vaccino!

Così emerge che la frequenza di effetti collaterali sistemici e locali è significativamente più elevata quando il vaccino viene iniettato per via intramuscolare rispetto alla via sottocutanea e, quasi fosse uno scherzo, sul foglietto illustrativo si continua a consigliare di iniettare il vaccino per via intramuscolare! Per avere un’idea,  la sensibilità al sito di iniezione è del 13-20%  nei vaccinati per via sottocutanea, rispetto al 72-79% nei vaccinati per via intramuscolare.

Per gli effetti sistemici, le cifre sono ancora più significative!

Meno dell’8,1% dei bambini vaccinati per via sottocutanea ha dovuto prendere medicinali per la febbre nel periodo post-vaccinale rispetto al 78 -84% di quelli vaccinati per via intramuscolare!

La perdita di appetito è stata inferiore al 19% in quelli vaccinati per via sottocutanea rispetto a più del 54% in quelli vaccinati per via intramuscolare!

L’irritabilità era inferiore al 37% nei primi contro più dell’88% nei secondi, la sonnolenza era inferiore al 41% nei primi contro oltre il 70% dei secondi e i disturbi del sonno erano minori del 24% nei primi contro più del 45% nei secondi!

Questi dati dimostrano che il rischio è più elevato quando si iniettano profondamente, per via intramuscolare, sostanze tossiche contenute nei vaccini [tra cui un composto neurotossico come l'Alluminio] nei tessuti del corpo. L’Alluminio iniettato per via intramuscolare piuttosto che per via sottocutanea è senza dubbio un elemento chiave nell’emersione di casi di Miofascite macrofagica secondo un team di ricercatori nella Neuropathologies. [riferimento 10 pagg. 17, 18, 19, 20]

Anche un nuovo studio pubblicato da Journal of Trace Elements in Medicine and Biology avanza una possibilità inquietante: l’idrossido di alluminio, adiuvante comunemente utilizzato nei vaccini dell’infanzia [soprattutto nell'esavalente e nell'anti-pneumoccica], è causa di sovraccarico d’alluminio nel sito dell’iniezione e contribuisce alla patogenesi di malattie come la sindrome da stanchezza cronica, miofascite macrofagica e pseudolinfoma sottocutaneo. Come è possibile giustificare ancora l’iniezione di alluminio nei neonati?

Questo documento riservato relativo ai trial clinici specifica tuttavia che, indipendentemente dalla via di somministrazione [iniezione intramuscolare o sottocutanea], l’83-92% dei soggetti segnalati ha presentato spontaneamente effetti collaterali.

Per quanto riguarda i gravi effetti collaterali e la loro frequenza in questi studi clinici, l’azienda fornisce informazioni che è stato rilevato in uno studio non meno di 30 reazioni gravi in 22 soggetti — un tasso di effetti collaterali gravi pari all’11,4%! Queste reazioni sono state principalmente infezioni e infestazioni che hanno richiesto l’ospedalizzazione. La ditta tuttavia si prende la briga di chiarire che secondo il ricercatore [pagato da loro], nessuna di queste reazioni è stata considerata come collegata alla vaccinazione!

Il tasso è stato anche significativamente più alto tra i neonati rispetto ai bambini un pò più grandi; anche l’immaturità immunitaria dei bambini depone decisamente a sfavore di tale vaccinazione anche quando è ferocemente raccomandata in modo cieco e perverso da parte di esperti che palesano un grave conflitto di interessi.

42 soggetti su 1365 valutati hanno presentato un grave effetto collaterale [3%], un tasso molto più alto rispetto all’incidenza di gravi complicanze da malattia pneumococcica nella popolazione generale, e anche questo dato è totalmente inaccettabile!

Tanto per fare un esempio concreto, un’analisi pubblicata su The Lancet ha dimostrato come in India il vaccino anti-pneumococcico riduce solo 4 casi di polmonite ogni 1000 bambini. Il costo per vaccinare 1000 bambini è di 12.750$. Trattare 4 casi di polmonite in India costerebbe 1$. I ceppi di pneumococco presenti in India sono quasi tutti sensibili a economici antibiotici come la penicillina. Negli Stati Uniti, dove è stato utilizzato il vaccino anti-pneumococco per diversi anni, c’è stato un cambiamento del ceppo e i ceppi che rientrano nel vaccino sono stati sostituiti da altri ceppi. Sinistramente i nuovi ceppi sono più sensibili agli antibiotici. Il vaccino ha semplicemente peggiorato il problema delle malattie da pneumococco!

Ma questo vaccino viene spinto in Africa, in Asia e anche qui in Italia con intense campagne promozionali. Non importa le perdite di vite umane nei paesi poveri perchè è tutto contemplato nel registratore di cassa.

In conclusione, è chiaro che tutti questi dati non sono rassicuranti, e che le autorità sanitarie nascondono troppe informazioni utili ai genitori che devono agire per conto della loro prole. Gravi effetti collaterali sono sempre più comuni, e la salute dei nostri figli è messa sempre più in pericolo da un’ideologia e da rigide raccomandazioni di scriteriati programmi di immunizzazione.

FONTE


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A cura di Adriana Costanzo

Allarme Plasil: ritirato dal mercato il farmaco in gocce. Stop anche ad altri 2 medicinali!

E’ di ieri la notizia che l’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha ritirato dal commercio tre farmaci, che consiglia, qualora già si avessero a casa, di non assumere.

In particolare, ha stabilito che il Plasil gocce può far più male che bene, infatti a quanto pare, il principio attivo metoclopramide, usato spesso per casi di vomito, diarrea, spasmi intestinali, nausea e vari intossicazioni alimentari, in forma liquida non è assolutamente consigliabile.

Ma ecco nello specifico i farmaci da non assumere più:


- “QUINAPRIL EG 20 mg 14 capsule” – lotto n. 148821, scad. 04/2015, della ditta EG SpA (il ritiro è stato disposto a seguito della segnalazione concernente errata denominazione del medicinale sia sul blister che sul confezionamento esterno);

 

- “PLASIL 4mg/ml gocce orali soluzione flacone 20 ml” – AIC 020766034 della ditta Sanofi Aventis SpA (il ritiro è stato disposto a seguito della valutazione del Comitato per i medicinali per suo umano – CHMP, il quale ha concluso che il rapporto rischio/beneficio dei prodotti contenenti metoclopramide non è favorevole per le formulazioni liquide orali con concentrazione superiore a 1mg/ml).

 

- “OCTAGAM 5% 200 ml”, lotti n. C337A8481 scad. 31.8.2015 e n. C340A8482 scad. 30.9.2015, AIC n. 035143039 della ditta Octapharma Italy SpA  (il ritiro è stato disposto a seguito delle segnalazioni concernenti non conformità con alcuni limiti stabiliti dal Paul Ehrlich Institute (PEI) dopo l’incremento di reazioni avverse non gravi riguardanti il medicinale Octagam 10%).

FONTE

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14-01-2014  di  MICHELA CANZIO

Sostanze tossiche
nei vestiti per bambini

La denuncia in un rapporto di Greenpeace



Sostanze chimiche pericolose sono state trovate in vestiti e calzature per bambini di grandi marchi come Disney, Burberry e Adidas, secondo il nuovo rapporto reso noto oggi da Greenpeace Asia dal titolo “Piccoli mostri nell’armadio”. I test sono stati condotti su prodotti di 12 note aziende tra cui American Apparel, GAP, Puma e Nike. I risultati mostrano che non vi è grande differenza tra le concentrazioni di sostanze chimiche nei vestiti per bambini – un gruppo che è più vulnerabile all’inquinamento – rispetto a quelle riscontrate nei vestiti per adulti che sono stati analizzati in precedenti analisi condotte dall’associazione.
 
“Un vero incubo per i genitori che desiderino comprare vestiti che non contengano sostanze chimiche pericolose” afferma Chiara Campione, responsabile del progetto The Fashion Duel di Greenpeace Italia. “Questi piccoli mostri chimici li troviamo ovunque, dai vestiti di lusso a quelli più economici, e stanno contaminando i nostri fiumi da Roma a Pechino. Le alternative per fortuna ci sono e per questo l’industria dovrebbe smettere di usare i piccoli mostri, per il bene dei nostri bambini e delle future generazioni”. 
Tutti i marchi testati hanno almeno un prodotto nel quale sono state rilevate sostanze chimiche pericolose. Le concentrazioni, ad esempio, di PFOA (acido perfluorottanico) in un costume Adidas erano molto più elevate del limite previsto da Adidas stessa nella sua lista di sostanze proibite, mentre una maglietta per bambini di Primark conteneva l’11 per cento di ftalati.
 
Alti livelli di nonilfenoli etossilati sono stati trovati invece in prodotti di Disney, American Apparel e Burberry.
PFOA, ftalati e nonilfenoli etossilati sono interferenti endocrini, sostanze che, una volta rilasciate nell’ambiente, possono avere potenzialmente effetti dannosi sul sistema riproduttivo, ormonale o immunitario.
 
“Grazie alla pressione dei genitori e dei consumatori in tutto il mondo, alcuni dei maggiori marchi hanno già aderito all’impegno Detox che abbiamo proposto loro, e molti di loro hanno già iniziato un percorso orientato alla trasparenza e all’eliminazione delle sostanze tossiche dalla loro filiera, ma non basta” spiega Campione.
La Cina rimane il maggior produttore al mondo di tessile e Greenpeace chiede al governo di bandire le sostanze pericolose dall’industria. È importante che il governo pubblichi una lista nera di sostanze da eliminare e chieda alle imprese di agire immediatamente rendendo pubbliche le informazioni sulle sostanze impiegate, per facilitare un processo di trasparenza e pulizia dell’intera filiera.
 
Greenpeace chiede alle imprese di riconoscere l’urgenza e di comportarsi da leader sulla scena globale, impegnandosi a non rilasciare sostanze chimiche pericolose entro il 1 gennaio 2020. Dal lancio della campagna di Greenpeace “Detox” nel luglio 2011, 18 importanti aziende del settore dell’abbigliamento – tra cui Valentino, Mango e Zara - si sono già impegnate pubblicamente.
 
NOTE
I 12 marchi i cui prodotti sono stati testati da Greenpeace per la ricerca “Piccoli mostri nell’armadio”: Adidas, American Apparel, Burberry, C & A, Disney, GAP, H &M, LI-Ning, Nike, Primark, Puma, Uni-qlo.
I 18 marchi che hanno sottoscritto l’impegno Detox: Benetton, C&A, Canepa, Coop Svizzera, Esprit,G-Star Raw, H&M, Inditex, Levi’s, Limited Brands, Mango, Marks & Spencer, Puma, Fast Retailing, Valentino, Adidas, Li-Ning, Nike
.
 
Leggi la sintesi in italiano:
http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2013/toxics/Piccoli_mostri_nellarmadio_GREENPEACE.pdf 
Leggi i progressi fatti dalle aziende nel loro impegno Detox:
http://www.greenpeace.org/international/en/campaigns/toxics/water/detox/Detox-Catwalk/

FONTE

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Salute e Ambiente, Lavoro, ecc. / LA PILA ORA FUNZIONA AD ACQUA
« il: Gennaio 16, 2014, 11:44:11  »
LA PILA ORA FUNZIONA AD ACQUA
Arrivano le batterie ecologiche: basta immergerle per qualche minuto nel liquido per attivarle. Prodotte dalla Acquacell, non contengono metalli pesanti e altri materiali pericolosi



Arriva la pila eco-friendly. Niente metalli pesanti o materiali pericolosi, la nuova batteria funziona ad acqua. Lanciata sul mercato da Aquacell: secondo il sito In a Bottle, che racconta la scoperta, basta immergerla per qualche minuto in acqua per farla entrare in funzione. Senza alcun pericolo per l'ambiente.

ADATTE A SVEGLIE E TELECOMANDI. "L'acqua dà vita a qualunque cosa - ha raccontato il magazine, attento ai temi dell'acqua e dell'ambiente - e da oggi anche alle batterie a basso consumo di media potenza. Come quelle che sono ampiamente utilizzate nella vita quotidiana attraverso telecomandi, apparecchi Led, radiosveglie". In più, fa sapere l'azienda, i processi produttivi sono all'insegna della responsabilità: queste batterie, infatti, non necessitano di acqua per essere fabbricate e, di conseguenza, viene eliminato a monte anche il problema del trattamento dei liquidi reflui e tossici di produzione.

NIENTE METALLI PESANTI E SOSTANZE TOSSICHE. Le materie prime utilizzate per produrre queste batterie provengono da fonti sostenibili. A differenza delle batterie alcaline, che utilizzano un involucro in acciaio, Aquacell impiega plastica riciclata per confezionare il suo prodotto che risulta anche notevolmente leggero con i suoi 12 grammi di peso. In più, queste pile sono anche prive della maggior parte dei metalli pesanti e altri materiali pericolosi: questo fa sì che, oltre alla tutela della salute, a giovarne siano anche le risorse minerarie che restano fuori dal ciclo produttivo.

FONTE

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Faccio sempre a tutti l'esempio della vasca da bagno ormai mezza piena d'acqua, che dobbiamo vuotare, ma ciò è impossibile se c'è il tappo sul fondo e il rubinetto è aperto, dato che quando sarà piena, da quel piccolo buco in alto prima del bordo, potrà uscire solo una piccola quantità, che potrà solo evitare che l'acqua fuoriesca dalla vasca, sempre che il gettito del rubinetto sia minimo, altrimenti la fuoriuscita e l'allagamento del pavimento, sarà inevitabile.
Adesso immaginate che la vasca sia l'organismo; l'acqua siano gli elementi tossici accumulati in tanti anni di vita nell'organismo (avvelenamento cronico); il rubinetto aperto siano gli elementi tossici che entrano giornalmente con l'aria, acqua, cibo, farmaci, ecc.; il tappo siano le fonti tossiche come gli amalgami; il buco siano i pori della pelle da cui esce il sudore, le vie urinarie, ecc.; il bordo della vasca il limite oltre il quale scoppia il sistema immunitario; l'acqua sul pavimento l'inizio di una patologia degenerativa.



Quindi il mio consiglio è di leggere le risposte che ho già dato ad altri sull'argomento, i documenti, le indicazioni e i consigli scritti nei vari post e se alla fine non trovate quello che cercate, o avete ancora dubbi, scrivete un nuovo topic, al quale risponderò il più presto possibile.

Ok, spero di esserti stata di aiuto

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“Anche oggi Gesù viene a dissipare le tenebre del mondo con la sua luce”.
Papa Francesco - Jorge Bergoglio

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16-10-2013

I sex toys? Fanno male alla salute
Vibratori e dildo nel mirino delle autorità sanitarie in Svezia. Motivo? La presenza nel materiale plastico di ftalati, sostanze tossiche.

A qualcuno piace di plastica, okay. Ma se è tossico?
Vibratori, dildo: i sex toys hanno un mercato stabile nella grande torta del business legato al sesso.

Eppure per alcuni di questi prodotti potrebbero presto cambiare modalità e materiali di produzione. In Svezia, ad esempio, sono sotto la lente di ingrandimento delle autorità. Motivo? Dildo e vibratori potrebbero contenere ftalati, sostanze utilizzate per rendere più flessibili e ‘performanti' gli oggetti di plastica, ma tossiche.

Composti già banditi dai giocattoli per bambini. La presenza degli ftalati in questi giocattoli a luci rosse – secondo quanto scrive l'agenzia TT – potrebbe compromettere anche l'equilibrio ormonale delle persone che ne fanno uso.

Gli ispettori ambientali della città sono in allerta anche se spiegano: “Non sappiamo in che modo le persone sviluppano problemi utilizzando i sex toys che contengono queste sostanze”.

FONTE

55
Se avete otturazioni in amalgama dentale oppure avete il dubbio di essere intossicati da metalli pesanti potete finalmente comprendere la realtà dei fatti e rivolgere le domande a medici molto esperti in questo campo.

PARTECIPATE NUMEROSI


56
PARASSITI / PIANTE, ERBE, SPEZIE CONTRO I PARASSITI
« il: Settembre 07, 2013, 07:35:42  »
30-09-11

PIANTE CONTRO I PARASSITI
PREVENZIONE E CURA NATURALE DELLE PARASSITOSI INTESTINALI

L’argomento non è particolarmente attraente, ma parlarne può avere qualche utilità: nell’intestino umano possono infatti annidarsi fastidiosi parassiti come, ad esempio, ossiuridi, cestodi, giardia, tenie o ascaridi. Per dirla in modo più semplice, per quanto un po’ brutale, si tratta di vermi, la cui presenza può irritare le pareti intestinali, determinando, come conseguenza più immediata, uno scarsissimo assorbimento delle sostanze nutritive.

La trasmissione di questi parassiti all’uomo avviene, generalmente, se se ne ingeriscono le uova, magari nutrendosi di carni crude o poco cotte oppure entrando in contatto con animali che ne sono già affetti. Per questo, la prima regola sarebbe di mantenere una buona igiene personale, ad esempio lavandosi le mani di portarle alla bocca e prima di toccare i cibi.

Se diagnosi e cura spettano rigorosamente ad un medico (la salute è infatti uno dei pochissimi campi in cui il fai-da-te può diventare molto pericoloso!), ecco un elenco degli alimenti che, pur non costituendo soluzioni definitive del problema, possono contribuire ad alleviarlo o a prevenirlo.

Aglio
Come ben sapevano i nostri nonni, è un alimento dai molteplici benefici, tra i quali troviamo delle notevoli proprietà antibatteriche. Per questo, ingerire 2-3 spicchi di aglio crudo ogni giorno contribuisce a combattere funghi, infezioni e virus, senza alterare la flora batterica intestinale. <<approfondisci>>

Cipolla
Come l’aglio, anche la cipolla cruda ha proprietà antibiotiche e antibatteriche ed è pertanto indicata nei casi di parassiti intestinali.

Chiodi di garofano

Per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche, i chiodi di garofano possono contribuire a debellare i parassiti intestinali. Possono essere utilizzati ininfusione oppure sottoforma di olio essenziale.

Semi di zucca
È un rimedio tradizionalmente utilizzato contro vermi intestinali quali la tenia, grazie alle sue proprietà antiparassitarie. I semi possono essere consumati previa tostatura o essiccatura.

Mallo di noce nera
Nella medicina antica, l’estratto del mallo acerbo di noce nera veniva utilizzato per il trattamento di parassiti, funghi, virus e batteri. Questo perché il mallo contiene, tra gli altri elementi, juglone, tannino e iodio, sostanze dalle elevate proprietà antisettiche e antibatteriche. Oggi sono reperibili in commercio integratori a base di estratto di noce nera.

Curcuma
È considerato un buon antinfiammatorio e utilizzato soprattutto nella medicina orientale. Basta consumarne un paio di cucchiaini al giorno, magari aggiungendoli ai cibi a fine cottura.

Assenzio
In passato, l’uso medico dell’assenzio era molto diffuso, soprattutto grazie alle sue proprietà antisettiche e vermifughe. L’estratto della pianta veniva ingerito dopo essere stato diluito in acqua. L’omonimo liquore, invece, ha avuto una storia particolarmente tormentata, tanto da essere vietato in numerosi paesi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, a causa del massiccio consumo che se ne registrava e degli effetti nocivi per la salute. Oggi i divieti sono caduti, anche perché tutti i prodotti in commercio, per quanto riguarda il vecchio continente, devono rispettare i parametri di sicurezza stabiliti dalle direttive dell’Unione Europea. Per gli scopi medicamentosi, l’assenzio è può essere preparato come infuso, come decotto oppure diluendo in acqua alcune gocce dell’estratto: l’importante è non superare mai le dosi consigliate, e per questo è bene non assumerlo senza prima aver consultato un medico. <<approfondisci>>

Origano
L’origano ha numerose proprietà, in particolare analgesiche e antisettiche: il suo estratto – da non assumere senza prima aver consultato uno specialista – può avere effetti benefici contro funghi e parassiti intestinali.

Semi di pompelmo
L’estratto di semi di pompelmo, generalmente reperibile nei negozi di alimenti naturali, è considerato un antimicrobico naturale e quindi utile nella lotta ai diversi tipi di parassiti intestinali.

Semi di sesamo
Alimento piuttosto calorico, i semi di sesamo hanno la proprietà di rafforzare il sistema immunitarioe costituiscono un ottimo ricostituente, soprattutto in caso di disturbi gastrici e intestinali (e quindi anche per combattere gli squilibri determinati da eventuali parassiti). Possono essere aggiunti all’impasto di panee dolci, usati per arricchire le insalate o gustati nello yogurt. È preferibile non tostarli.

Zenzero
Lo zenzero è generalmente considerato un toccasana per i problemi intestinali e digestivi ed è particolarmente indicato per combattere nausea e vomito, anche in caso di infezioni dovute alla presenza di parassiti.

Fichi
Non sono considerati un rimedio specifico contro i parassiti. Tuttavia, grazie all’alto contenuto di fibre, possono essere molto utili per combattere i disturbi intestinali, oltre ad avere un effetto energizzante e tonificante sull’organismo.

Carote
Ricche di beta-carotene, precursore della vitamina A, concorrono a riequilibrare la flora intestinalee, più in generale, a rinforzare le difese dell’organismo, contribuendo ad ostacolare l’eventuale annidamento di parassiti.

Anice
Anche l’anice può essere utile per un’azione preventiva, grazie alla sua capacità di riequilibrare le funzioni intestinali.

Yogurt
Contribuendo a riattivare la flora batterica intestinale e a rinforzare il sistema immunitario, lo yogurt si dimostra molto utile per la prevenzione, oltre a svolgere un’azione ricostituente dopo un’eventuale cura farmacologica.

FONTE

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4.9.2013

E-cig sotto accusa: "Metalli pesanti nei liquidi"
Piombo, cromo e rame rintracciati da un nuovo studio commissionato da "Il Salvagente"

Piombo, arsenico, cromo e altri metalli pesanti nelle e-cig. La presenza dei metalli pesanti è stata rilevata nei liquidi di trenta ricariche grazie a un'analisi, commissionata da "Il Salvagente" all'Università Federico II di Napoli. In due casi (Puffit e DKS) le concentrazioni di cromo sono più alte della media del campione e in un altro lo stesso accade per il rame (Genesis).

Metalli pesanti - Per il piombo nelle e-cig i livelli riscontrati sono superiori a quelli che la legge prevede per l'acqua, e 12 casi superano la concentrazione media nel sangue degli italiani. Per l'arsenico 20 campioni sforano entrambi i limiti.

Dopo che a giugno "Il Salvagente" aveva denunciato una presenza eccessiva di arsenico e di altri metalli pesanti nelle ricariche di sigarette elettroniche in vendita in Italia e, qualche giorno fa è stata la Francia a mostrare una presenza di sostanze potenzialmente cancerogene nel fumo elettronico, ora è di nuovo il settimanale dei consumatori italiano a sollevare pesanti interrogativi.

"Servono regole" - "Il Salvagente" osserva: "Altrettanto indefinite sono le conseguenze per la salute inalando questi metalli: contaminanti naturali o di derivazione antropica, che oltre certe concentrazioni - attesta la letteratura scientifica - esercitano un'azione tossica sulla salute, specie per effetto dell'accumulo, e sono considerati concausa di varie patologie cronico-degenerative. Ragioni sufficienti a dettare limiti in ogni settore di consumo: alimentare, cosmetico, farmacologico, ambientale".

Anche se le evidenze sull'impatto sulla salute dell'uso regolare della sigaretta elettronica sono ancora controverse, in Francia come in Italia la richiesta è quella di una normativa, ribadisce l'associazione, "senza nessun pregiudizio sulla sigaretta elettronica".

Il Codacons chiede controlli e sequestri - Dopo l'inchiesta il Codacons ha chiesto controlli e sequestri a tappeto in tutta Italia e soprattutto regole certe in materia. Il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi ha affermato: "Il vero problema è l'assenza di una normativa che regolamenti il settore delle e-cigarettes e dei liquidi, nel quale regna il vero e proprio caos e in attesa di regole certe, il ministero della Salute e i Nas devono compiere analisi a tappeto su tutti i liquidi per sigarette elettroniche venduti in Italia, acquisendo i prodotti all'interno dei tanti punti vendita in franchising presenti sul territorio. Tutti i liquidi che possono rappresentare un pericolo per la salute devono essere ritirati dal commercio con effetto immediato, sulla base del principio di precauzione e a tutela dei consumatori".

Rienzi ha concluso: "Non vogliamo demonizzare le sigarette elettroniche, ma in assenza di certezze e regole precise sulle sostanze contenute nei liquidi e sulle possibili conseguenze per la salute derivanti dall'inalazione delle stesse, devono essere ritirati dal mercato quei prodotti che contengono al loro interno sostanze pericolose per la salute umana".

I produttori: "Fumo elettronico sicuro" - L'Associazione nazionale fumo elettronico sigarette elettroniche dice sì ai controlli e alle regole certe, invocate dalla stessa associazione e dal Codacons, "ma senza diffondere allarmi" perché, sostiene, i prodotti "sono sicuri".
Il presidente dell'associazione dei produttori, Massimiliano Mancini, spiega: "Le aziende associate rispettano la normativa vigente in Italia e lavorano con elevati standard di sicurezza e qualità. Mancini, ricorda inoltre che "ANaFE sta lavorando di concerto con il ministero della Salute per definire al più presto regole certe a tutela del consumatore per un mercato trasparente e regolamentato".

FONTE

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PENSO CHE SOPRATTUTTO IN AMBITO MEDICO, SIA ESTREMAMENTE NECESSARIO ADOTTARE IL PRINCIPIO "PRIMA NON NUOCERE".
Quindi faccio fatica a comprendere tutti quei medici che dicono di utilizzare "per curare" sostanze, farmaci, metodi, pratiche, insomma  qualsiasi cosa, senza avere la certezza che non causeranno gravi effetti collaterali, o che non faranno ammalare in futuro di ulteriori altre patologie. Posso sorvolare sul fatto che purtroppo, soprattutto molti di quelli che dicono di essere "alternativi", consiglino cose al limite dell'assurdo e della "magia", solo per speculare e guadagnare sui malati disperati, ma basta che non prescrivano cose di cui non si sia certi, che non facciano male, se poi sono una fregatura, almeno la gente non rischia di ammalarsi  gravemente o morire.

Per esempio per secoli hanno utilizzato l'amalgama al mercurio con la scusa che non c'erano prove sulla sua pericolosità. Oggi le prove ce l'hanno, ma alcuni continuano a usarla, quasi nessuno sa rimuoverla con sicurezza, ma sui loro accattivanti siti web la maggioranza dei dentisti dichiara di saper fare rimozione protetta, anche se non è vero.
Così c'è sempre più gente a cui scoppiano improvvisamente patologie degenerative, a cui i medici non sanno dare una causa, però quando poi qualcuno fa il test, scopre di essere avvelenato cronicamente dai metalli tossici accumulati per anni nelle cellule.

PERCIO' IN BASE AL PRINCIPIO "PRIMA NON NUOCERE", FINCHE' NON VERRA' DIMOSTRATO CHE LA PRATICA DELLA DEVITALIZZAZIONE E I DENTI DEVITALIZZATI SONO INNOCUI, PENSO SIA SAGGIO EVITARE DI CORRERE RISCHI, DATO CHE POI A CERTI DANNI NON ESISTE RIMEDIO.




I denti devitalizzati, per quanto i dentisti si aggrappino agli specchi e neghino l'evidenza, sono morti imbalsamati che dopo circa 10 anni vanno in putrefazione, creando anche gravi problemi di salute, quindi Daunderer e Acerra consigliano vivamente di estrarli.

Non occorre una laurea a parte per estrarli, occorre solo coscienza, attenzione ed essere bravi dentisti onesti.
I devitalizzati amalgamati vanno estratti con tutta l'amalgama, facendo attenzione a non toccarla e stando ben attenti a non spezzare il dente.
Poi, come da prassi quando si estrae un dente, l'odontoiatra deve pulire bene canali e osso. A volte sotto il dente devitalizzato si nascondono granulomi e ossidazione. Purtroppo sull'ortopanoramica o sulle lastrine non si vede nulla quando il dente è coperto dal metallo.


PER SAPERNE DI PIU'

http://www.medicinenon.it/denti-devitalizzati-non-sono-cadaveri
http://www.cristianadistefano.it/download/pdf/acerra/denti_devitalizzati_1.pdf
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=885.0
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=883.0
http://www.medicinenon.it/terapia-neurofocale-dentale-ernesto-adler-1983
http://www.medicinenon.it/i-denti-come-causa-di-malattia-era-noto-da-secoli
http://www.medicinenon.it/tutte-le-terapie-falliscono-valutazioni-sui-denti-del-giudizio
http://www.medicinenon.it/lorenzo-acerra
http://www.medicinenon.it/carta-dei-denti
http://www.medicinenon.it/come-un-dente-devitalizzato-puo-rovinare-una-vita
http://www.medicinenon.it/dubbi-sui-denti-devitalizzati
http://www.medicinenon.it/tumore-al-seno-e-denti-devitalizzati
http://www.medicinenon.it/denti-morti-e-tumori-al-cervello



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PENSO CHE SOPRATTUTTO IN AMBITO MEDICO, SIA ESTREMAMENTE NECESSARIO ADOTTARE IL PRINCIPIO "PRIMA NON NUOCERE".
Quindi faccio fatica a comprendere tutti quei medici che dicono di utilizzare "per curare" sostanze, farmaci, metodi, pratiche, isomma  qualsiasi cosa, senza avere la certezza che non causeranno gravi effetti collaterali, o che non faranno ammalare in futuro di ulteriori altre patologie. Posso sorvolare sul fatto che purtroppo, soprattutto molti di quelli che dicono di essere "alternativi", consiglino cose al limite dell'assurdo e della "magia", solo per speculare e guadagnare sui malati disperati, ma basta che non prescrivano cose di cui non si sia certi, che non facciano male, se poi sono una fregatura, almeno la gente non rischia di ammalarsi gravemente o morire.

Per esempio per secoli hanno utilizzato l'amalgama al mercurio con la scusa che non c'erano prove sulla sua pericolosità. Oggi le prove ce l'hanno, ma alcuni continuano a usarla, quasi nessuno sa rimuoverla con sicurezza, ma sui loro accattivanti siti web la maggioranza dei dentisti dichiara di saper fare rimozione protetta, anche se non è vero.
Così c'è sempre più gente a cui scoppiano improvvisamente patologie degenerative, a cui i medici non sanno dare una causa, però quando poi qualcuno fa il test, scopre di essere avvelenato cronicamente dai metalli tossici accumulati per anni nelle cellule.

PERCIO' IN BASE AL PRINCIPIO "PRIMA NON NUOCERE", FINCHE' NON VERRA' DIMOSTRATO CHE LA PRATICA DELLA DEVITALIZZAZIONE E I DENTI DEVITALIZZATI SONO INNOCUI, PENSO SIA SAGGIO EVITARE DI CORRERE RISCHI, DATO CHE POI A CERTI DANNI NON ESISTE RIMEDIO.




I denti devitalizzati, per quanto i dentisti si aggrappino agli specchi e neghino l'evidenza, sono morti imbalsamati che dopo circa 10 anni vanno in putrefazione, creando anche gravi problemi di salute, quindi Daunderer e Acerra consigliano vivamente di estrarli.

Non occorre una laurea a parte per estrarli, occorre solo coscienza, attenzione ed essere bravi dentisti onesti.
I devitalizzati amalgamati vanno estratti con tutta l'amalgama, facendo attenzione a non toccarla e stando ben attenti a non spezzare il dente.
Poi, come da prassi quando si estrae un dente, l'odontoiatra deve pulire bene canali e osso. A volte sotto il dente devitalizzato si nascondono granulomi e ossidazione. Purtroppo sull'ortopanoramica o sulle lastrine non si vede nulla quando il dente è coperto dal metallo.


PER SAPERNE DI PIU'

http://www.medicinenon.it/denti-devitalizzati-non-sono-cadaveri
http://www.cristianadistefano.it/download/pdf/acerra/denti_devitalizzati_1.pdf
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=885.0
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=883.0
http://www.medicinenon.it/terapia-neurofocale-dentale-ernesto-adler-1983
http://www.medicinenon.it/i-denti-come-causa-di-malattia-era-noto-da-secoli
http://www.medicinenon.it/tutte-le-terapie-falliscono-valutazioni-sui-denti-del-giudizio
http://www.medicinenon.it/lorenzo-acerra
http://www.medicinenon.it/carta-dei-denti
http://www.medicinenon.it/come-un-dente-devitalizzato-puo-rovinare-una-vita
http://www.medicinenon.it/dubbi-sui-denti-devitalizzati
http://www.medicinenon.it/tumore-al-seno-e-denti-devitalizzati
http://www.medicinenon.it/denti-morti-e-tumori-al-cervello



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..e ancora un altro caso.. Sclerosi Multipla: scomparsa di lesioni demielinizzanti dopo tre cicli di cura Mineral Test®6

maggio 30, 2013
Paziente di anni 35, Sclerosi Multipla RR. Dopo tre cicli di tre mesi di integrazione Mineral Test® la risonanza magnetica mostra la SCOMPARSA di LESIONI cerebrali e midollari!

” …. ho cominciato a star meglio dopo il primo ciclo…io avevo mal di testa quotidiani  terribili, rigidità muscolare, intestino immobile e quindi stipsi cronica…debolezza e stanchezza cronica…insomma ero uno straccio….dopo 3 cicli e allineamento dell’atlante questi sono i risultati…. avevo numerose lesioni encefaliche e 2 midollari alla prima risonanza ….”




Ripetiamo…e non è solo un caso…

maggio 5, 2013
Di seguito le Risonanze Magnetiche di 5 casi di Sclerosi Multipla trattati con integrazione secondo il metodo Mineral Test.

1)  Paziente di 32 anni, SM RR; EDSS 2,5. Dopo due cicli di tre mesi di integrazione Mineral Test la risonanza magnetica mostra la SCOMPARSA delle lesioni! EDSS 0 stabile dal 2007.





2)  Paziente affetto da SM PP (Sclerosi Multipla Primariamente Progressiva) con EDSS 7,5/8 (scala di disabilità) trattato con cortisone fino al 2005, poi con azatioprina. La RM (Risonanza Magnetica) del 30 Maggio 2005 evidenziava nuove lesioni. Dal Giugno 2005 inizia il percorso Mineral Test; il mineralogramma dimostra una intossicazione da Mercurio, Piombo e Alluminio. Attualmente ha concluso l’ottavo ciclo di integrazione. La nuova RM, con e senza contrasto, del 23 Giugno 2011 (riportata di
seguito) non evidenzia lesioni attive nè nuove lesioni, confermando il quadro delle precedenti RM. Praticamente la malattia è ferma dal 30 Maggio 2005 (ultima RM con peggioramento). Dal Giugno 2005 iniziava l’integrazione Mineral Test, con rapido e persistente beneficio, passando da un EDSS 7,5/8 (deficit deambulatorio totale) a 6/6,5 (deambulazione con doppio appoggio).




3)  Paziente affetto da SM RR (Sclerosi Multipla Recidivante Remittente) con EDSS 2,5 (scala di disabilità) trattato con cortisone fino al 2008; da allora ha interrotto tutte le cure farmacologiche. La RM (risonanza magnetica) del 2008 evidenzia nuove lesioni attive. Dal Settembre 2009 inizia il percorso Mineral Test; il mineralogramma dimostra una intossicazione da Mercurio e Alluminio. Attualmente ha concluso il terzo ciclo di integrazione. La nuova RM, con e senza contrasto, dell’Aprile 2011 (riportata di seguito) non evidenzia lesioni attive nè nuove lesioni, ma addirittura una RIDUZIONE DELLE LESIONI preesistenti sia a livello encefalico che midollare.




4)  Sclerosi multipla secondariamente progressiva; EDSS 6,5; il quadro alla risonanza magnetica risulta immodificato dal 2003.







5)  Paziente affetta da sindrome demielinizzante. Due cicli di cura Mineral Test completati; terzo ciclo in corso. EDSS 0



FONTE

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