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Topics - Rivoluzione delle Specie

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Le tue domande a Cristiana / Milano, amalgame e impianto
« il: Gennaio 12, 2023, 12:57:14  »
Buongiorno,

dopo oltre un anno posso finalmente esprimermi su quanto successo.

Dopo aver capito l'importanza di togliermi le amalgami dentali, mi dirigo verso lo studio dentistico in Milano, speranzoso delle buone recensioni. Alla prima visita si effettua risonanza per i denti e si evidenzia una amalgama hg e altre carie in composito vecchie.
La volta successiva, per me si poteva fare anche subito perché facevo km e km di strada, mi rimuove la amalgama con protocollo totalmente differente da quanto enunciato in questo sito web. A mio vedere non ho visto una protezione esagerata della zona di eradicazione del mercurio, anzi dopo la seduta mi sono sentito un pò strano, come se avessi ricevuto qualcosa di indesiderato. Va bè, tralascio questo aspetto e vado oltre. Le vecchie otturazioni e quella al hg vengono sostituite con composito.
Dalla risonanza precedente era emerso un devitalizzato di vecchia data. Mia madre non mi ha mai curato appieno per ignoranza, per questo sin da piccolo ho una parte della mascella sx che curva invece di essere lineare. Non si vede fuori, ma al tocco si sente bene. Probabilmente è una mancanza di cura con apparecchio in età giovanile. Questo dente era stato curato molti anni fa e il dentista non aveva pulito bene le radici, ma aveva costruito il dente non con le classiche punte, ma il molare era stato fatto piatto, proprio per ricevere qualsiasi cibo. Sono andato avanti per oltre 10 anni che stavo bene, fino al punto che ha incominciato a infettarsi nelle radici e il dolore andava al cervello.
Per me era una questione di porre fine questo cattivo operato di mia madre e di voltare pagina.

Le otturazioni sin dal giorno dopo hanno incominciato a farmi male dentro. Sono andato da diversi dentisti ed è la prima volta che mi capita. Non è stato nemmeno inserito il famoso antibiotico all'interno dei denti curati ex novo. Non so per quali teorie, ma per me le idee naturali sono cazzate. Qualsiasi intervento sul corpo non è naturale quindi ogni terapia che sia meno o più invasiva è sempre una terapia artificiale e non naturale.

Le cose si stabilizzano, anche per il fatto del mercurio assorbito per mancanza di un adeguato protocollo.

Dalle volte successive mi viene proposto o rimozione del vecchio devitalizzato con radici e impianto a 2500€, aggiungo + viaggio, o cura con sostituzione del devitalizzato e pulizia e nuovo devitalizzato sulle radici.

ALLORA, LO SCRIVO GRANDE COSI CPAITE MEGLIO CHE E' IMPORTANTE:

NON FATEVI MAI UN IMPIANTO SE NON STRETTAMENTE NECESSARIO E MO VE LO SPIEGO

A parte i costi e i tempi nettamente maggiori per guarire e concludere l'operazione nei migliori dei modi, c'è un problema di fondo enorme, cioè che l'impianto è un terno al lotto. Si poggia su un perno e non su 3 radici con ampio spazio. Quindi un impianto ha un solo punto su cui far reggere tutta la montatura e qui sta il problema, che ai fianchi dell'impianto passa cibo e batteri continuamente. Altro che igiene, devi farti una sciacquata di varechina ogni igorno per avere l'impianto pulito e vegeto senza infezioni continue. Questo capito a quelli sfortunati come me.

Quindi, ho optato per l'impianto perché mi era stato detto esplicitamente che eliminava le infezioni al 100% per molto tempo. Inutile far scegliere al paziente cosa deve scegliere, noi non siamo in grado di scegliere nel momento perché pecchiamo di conoscenza. Comunque, tolgo il vecchio devitalizzato con radici, c'erano due infezioni nelle radici. E' stato un bene? non lo so, ma so che sto bene dai giorni seguenti. Decido per non prendere antibiotici.

Il sanguinamento è intenso nei primi 2gg. Arrivo ancora su a Milano per mettermi il provvisorio per tot mesi, con questo andavo abbastanza bene, ma sentivo come un buco in mezzo al dente tra il provvisorio e l'altro adiacente sano.

Allora glielo dico e lui diceva che doveva stabilizzarsi tutto visto che era venuto a mancare un dente. Va bene, allora paziento e arrivo al giorno in cui mi mette l'impianto. Una volta messo sulla base a vite impiantata precedentemente, mi sciacquo la bocca con acqua fredda e sento immediatamente un dolore lancinante di freddo nella fessura tra i due denti. Glielo dico, stessa risposta.

Attendo 2 mesi e lo chiamo, la segretaria ipotizza che sia il mio fisico e che era meglio evitare altri incontri, certo perché sono soldi in meno per un paziente non pagante che si deve sistemare ancora dopo un'operazione andata male, alla volta successiva l'impianto viene livellato a caldo per allargarlo. Sento che il dente è più grande e copre meglio la fessura, ma persiste perché dopo qualche giorno tutto ritorna come prima.

Ora sono messo anche peggio, ho un dolore intenso alla parte sx del cervello che parte dal buco tra i denti, mi è stato detto che il dente sta facendo arretrare l'osso e che devo pulire col filo a fondo ogni giorno, si come se avessi tempo tra badare i miei figli e la casa e il lavoro.

Stavo nettamente meglio col provvisorio, anche se poi è degenerato perché era di materiale meno resistente e aveva scavato troppo nella sua posizione facendomi male. Ma stavo molto meglio prima col devitalizzato, quando non era del tutto infetto.

A questo punto cerco una soluzione per ritornare come prima, un dentista dell'ospedale ormai in pensione mi dice che una volta fatto l'impianto non si torna indietro. E io ora col male che faccio? vado avanti a filo e tantum verde per alleviare i sintomi a vita? mi sta creando problemi al lavoro e di altro genere perché è un'infezione che può degenerare.

QUINDI, SIGNORI MIEI, EVITATE COME LA PESTE GLI IMPIANTI, SONO COME I VACCINI, NON SAI CHE PUO' ATTENDERTI, PREFERITE SE POSSIBILE DEVITALIZZATI E PULITELI DA CPAO RIFACENDOLI OGNI TOT ANNI, COSTA MENO, STATE MEGLIO, POI OGNI CASO HA LA SUA STORIA E NON SARO' IO A DIRVI CHE FARE VISTO CHE NON SONO MEDICO, MA UESTA E' LA MIA SITUAZIONE DOPO 2875€ SPESI A CASACCIO

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Scrivo questo spazio con tristezza, rammarico e intolleranza per la società tutta che colpisce senza esclusioni di colpi ovunque e chiunque. Non mi dilungo sull'operato del servizio sociale che in questo momento mi sta veramente massacrando la vita, come ho potuto documentare dalla mia esperienza:
https://www.stormfront.org/forum/t1220457-3/
https://www.youtube.com/watch?v=lacKlNwLXOk
https://www.youtube.com/watch?v=2RU1mX4uJkY

Io ho intrapreso la via dell'obiezione attiva ai vaccini nel 2016, non mi dilungo su questo e su quello che ho letto. Arrivato a questo punto, i giudici minorili vogliono che io vaccino per inserire i minori nella comunità infantile, pur non avendo l'obbligo di tale iscrizione.

Il problema è che vorrei sottoporli a dosaggi anticorpali per vedere se hanno contratto immunità naturale, qui ampiamente descritto
https://www.stormfront.org/forum/t1209587/
qui vedere ultimo post con i riferimenti su cui informarsi sui vaccini https://www.stormfront.org/forum/t1207212-11/

però c'è un grosso problema: le nanoparticelle.

Ho potuto ragionarci sopra: trasfusione di sangue o terapia chelante per un bambino di 2 anni e uno di 7 mesi. La trasfusione sarebbe assurda e probabilmente in Italia illegale senza impegnativa del medico. La chelazione potrebbe essere una soluzione.

Ma tale pratica eliminerebbe le nanoparticelle ?
Come si eliminano le nanoparticelle ?

Soprattutto, è possibile post-vaccinazione (il rischio è di perdere del tutto i figli) eseguire il prima possibile tali terapie per evitare che le nanoparticelle viaggiano nel corpo da ogni parte ?

Ho sentito Montanari intervistato da Byoblu per 2 ore e 50 su youtube che dice che tali particelle non si levano mai dagli organi e abbiamo un tempo indicativo di 60 anni per lo sviluppo di tumori.

Siamo in un periodo storico fortemente dittatoriale, se qualcuno sa, divulghi, informi, non possiamo esimerci dalle nostre responsabilità di veri cittadini.

Grazie ancora a questo sito web per le informazioni fornite e a chi lo tiene in piedi.
Continuate a combattere, dobbiamo essere sempre più informati e pressanti, solo così faremo come fa il Potere.

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Le tue domande a Cristiana / Analisi pre e post-rimozione
« il: Dicembre 16, 2017, 01:30:14  »
Buongiorno,
ho letto che prima e dopo la rimozione bisogna fare le analisi del sangue, feci, saliva, unghia e urine per il mercurio e vedere se si è stati intossicati dal dentista.

Sinceramente non capisco molto bene il tutto, ovvero ci sono alcune cose che fatico a comprendere. Elenco per punti (sono 3, nell'ultimo una domanda ai medici o esperti che seguono):

1 E' altamente necessario tutto l'iter di esami pre-rimozione, cioè tutti gli esami in una volta (sangue, urine, feci, tralasciando saliva e unghia) ?
2 Da http://bioral.it/main3/index.php/diagnostica/il-mercurio

DOSAGGIO METALLI PESANTI

Le metodiche di campionamento, misurazione e dosaggio del mercurio in campioni analitici sono tecniche di laboratorio piuttosto semplici e lineari. Sfortunatamente quando questi criteri sono impiegati nel contesto della valutazioni dell’esposizione, assorbimento ed escrezione del mercurio in organismi biologici la questione viene enormemente complicata dalla farmacocinetica di questa sostanza.

Il mercurio infatti, assieme al piombo, al cadmio e all’arsenico, fa parte dei cosidetti metalli pesanti, cioè un insieme di sostanze che hanno la tendenza ad accumularsi negli organismi viventi per deposito nei tessuti e ad essere eliminati con difficoltà e lentezza. Per questo motivo possono esserci effetti tossici anche per esposizioni piccole ma continuamente ripetute nel tempo, per effetto sommatorio.

Da un punto di vista diagnostico ed analitico la tendenza al legame con i tessuti implica tutta una serie di conseguenze pratiche rilevanti: il mercurio si muove nel corpo da un tessuto all'altro e trova sedi in cui viene sequestrato ed accumulato. Spesso è scarsamente eliminato nelle urine e nelle feci.

L’unico dosaggio realmente preciso accurato e significativo per il mercurio derivato dall’amalgama è quello effettuato direttamente sui tessuti, sede di accumolo dello stesso. Questo è particolamente vero per il tessuto nervoso.

Chiaramente questa via è difficilmente praticabile in vivo e quindi non può essere utilizzata per studiare il livello di intossicazione del singolo paziente. Esiste una notevole mole di dati sperimentali relativi all’accumulo del mercurio dall’amalgama, sia nei pazienti che nei dentisti e negli anni sono stati condotti numerosi studi autoptici per definire il comportamento di questo metallo nei tessuti (Vedi biblioteca scientifica).

Tutti gli altri punti di misurazione (Sangue, Urina, Feci, Capello, Saliva...) del mercurio nella vita biologica dell’individuo sono viziati da distorsioni ed effetti paradosso e forniscono indicazioni parziali ed indirette dello stato d'intossicazione del soggetto.

 

NEL SANGUE

Il mercurio che esce e viene assorbito dalle otturazioni in amalgama è in forma metallica non ionizzata, cioé Hg0. In queste condizioni la sua diffusibilità è altissima così come lo è la sua lipofilia (compatibilità / solubilità nei grassi). Il passaggio alla forma ionica avviene solo all’interno di cellule e quindi non nel torrente ematico. Ne consegue che il mercurio dell'amalgama permane nel sangue solo per pochi minuti, massimo qualche ora e poi ‘sparisce’ verso i tessuti.

Misurando il mercurio presente nel sangue i valori sono sempre molto bassi. Dalle otturazioni in amalgama si assorbono mediamente 10 ug di mercurio al giorno. Questa dose é dispersa e frazionata sulle 24h e su 5 litri di sangue, il quale tende a distribuirlo ai tessuti. Il mercurio rilevabile nel torrente ematico è il metilmercurio, la forma organica tipicamente assorbita dall’alimentazione e dotata di un'emivita plasmatica di circa 15 giorni. Molti studi ‘scientifici’ hanno sostenuto che non esiste intossicazione dalle otturazioni in amalgama perché non si riscontra mercurio nel sangue e che anzi, l’unica fonte rilevante di mercurio è il pesce. Tali conclusioni sono frutto di un errore metodologico.

 

NELLE URINE

Il mercurio è rilevabile nelle urine ma la sua velocità di escrezione non è necessariamente in correlazione né con la quantità assorbita (esposizione) né con la quantità totale depositata nei tessuti. La capacità escretiva varia da persona a persona ed il rene elimina solo il 20% del mercurio espulso dal corpo. La misurazione della concentrazione di mercurio nelle urine richiede sempre e comunque che venga standardizzata la concentrazione di soluti, altrimenti basterebbe una grossa bevuta d’acqua per diluire tutto a livelli minimi. Esistono casi in cui esiste una considerevole esposizione ma una bassa escrezione: se il mercurio entra ma non esce significa che si sta accumulando e che il carico tossico cresce. In questi casi trovare una bassa concentrazione di mercurio nelle urine è cosa negativa, non positiva.

Un test interessante sulle urine è il cosidetto challenge test’ o test di provocazione. In questo caso viene misurata la concentrazione di mercurio nell’urina prima e dopo l’assunzione di un chelante chimico (DMPS), che aumenta il trasposto e la solubilità del mercurio tissutale. Il picco di mercurio escreto deriva dal mercurio depositato nei tessuti e può fornire qualche informazione indiretta sull’entità presente. Questo genere di test diventa interessante se si desidera monitorare nel tempo il processo di detossificazione dal metallo pesante, andando a paragonare il differenziale tra livello basale e livello stimolato nel tempo. In seguito ad una significativa diminuzione del mercurio depositato ci si attende di trovare una differenza tra i due valori più limitata rispetto al test eseguito prima della terapia. L’esito, dunque, non deve essere considerato in quanto valore assoluto ma sempre per confronto. Il challenge test implica normalmente l'assunzione di una quantità abbastanza elevata di chelante e può essere causa di effetti avversi dovuti alla rapida mobilizzazione della sostanza tossica.

I test urinari fai-da-te per i metalli (kit pronti con viraggio cromatico) sono basati sulla formazione di diazo-composti colorati con gli ioni dei diversi metalli. Dal colore della soluzione si evince il metallo presente. Possono essere impiegati per qualsiasi liquido. Sfortunatamente sono dei test discretamente sensibili per vari metalli ma molto poco per il mercurio. Le quantità necessarie perché il test urinario sia positivo con il mercurio sono irrealisticamente alte ed improbabili (si spera!) nell’esposizione all’amalgama. L’altro limite della metodica è che se sono presenti più metalli i colori si sommano, rendendo difficile l’interpretazione. Per contro sono metodiche economiche e ragionalmente valide per altri metalli. Poco attendibile la diagnosi inferenziale di intossicazione da mercurio per elevata escrezione di zinco o rame.

 

NEL CAPELLO E NELL'UNGHIA

Dosare i metalli pesanti nel capello o nelle unghie presenta numerosi vantaggi pratici e metodologici. Gli annessi cutanei derivano dai tessuti e presentano concentrazioni dei metalli simili ai tessuti di origine. Il loro prelievo è semplice, ripetibile e non invasivo. La loro crescita lenta permette una lettura di un parametro già di per sè relativo ad un periodo medio-lungo e non momentaneo.

L’analisi dei metalli-traccia nel capello, nota anche con il termine commerciale di mineralogramma, misura la concentrazione di metalli o altre sostanze appartenenti alla categoria degli oligoelementi e delle sostanze tossiche nella cheratina del capello.

Il capello istologicamente è un annesso cutaneo e condivide durante la sua crescita lo stesso ambiente extracellulare del tessuto che lo genera. In esso quindi si depositano, con concentrazioni spesso simili, gli oligoelementi e le tossine presenti nella matrice extracellulare. Questo lo rende un ottimo testimone tossicologico di ciò che avviene nell’organismo; inoltre il capello ha il grande vantaggio di avere una crescita progressiva e quindi di stratificare sulla lunghezza le variazioni di un determinato arco temporale. Queste caratteristiche, unite alla estrema semplicità di prelievo, alla non invasività ad alla ripetibilità rendono questa metodica di dosaggio particolarmente versatile ed utile.

Sfortunatamente il particolare pattern metabolico del mercurio tende a creare delle difficoltà anche con questa metodica di misurazione. Il mercurio che si accumula in modo prevedibile nel capello è infatti quello organico, cioé il metil mercurio (oppure anche l’etil e fenil mercurio). Questa specie di mercurio, come già detto, è tipicamente presente nel pesce ed è rappresentativo dell'intossicazione per via alimentare. Il mercurio inorganico, ionico e metallico, può in alcuni casi non essere rilevabile a livello del capello.

Utilizzando la stessa metodica analitica, chimicamente nota come Spettrometria di Massa (ICP-MS), è possibile avere anche una lettura degli oligoelementi nutrizionali presenti a livello del capello e quindi fare delle valutazione circa l’equilibrio esistente tra sostanze tossiche e minerali protettivi.

Nel caso del mercurio sono interessanti anche i rapporti con i cosidetti oligoelementi protettivi quali lo zinco, il magnesio e il selenio.

L’analisi del capello sfortunatamente soffre molto della contaminazione di superficie del capello stesso: per questo motivo i risultati sono inattendibili se esiste un'esposizione professionale al mercurio per via ambientale. Questo è il caso tipico dei dentisti, che oltre ad avere un'esposizione professionale respiratoria hanno anche una contaminazione di superficie del capello.

La quantità di capelli prelevata è ormai ridotta, grazie all'elevata sensibilità della metodica, a circa 0,4 grammi. Generalmente si effettua il prelievo tagliando nella regione della nuca 3-4 piccolissime ciocche.

 

NELLA SALIVA

La misurazione del mercurio disperso nella saliva è un indice di scarso valore clinico ma molto interessante per documentare in modo incontrovertibile che le otturazioni in amalgama rilasciano mercurio. Occorre comunque ricordare che la modalità principale di rilascio del mercurio dall’otturazione è per evaporazione e che la via di assorbimento è tipicamente quella polmonare e non quella intestinale (dove transitano la saliva ed il cibo contaminato dal mercurio). Esistono inoltre precisi studi che correlano la superficie di otturazione in amalgama esposta alla quantità di mercurio rilasciato; è quindi possibile stimare il livello d'esposizione direttamente dall'area di metallo visibile.

Il dosaggio del mercurio nella saliva misura la quantità totale di mercurio disciolto o trasportato dalla saliva, generalmente dopo una prova di stimolazione delle otturazione fatte masticando un chewing gum o della paraffina. Il mercurio rilevato è un insieme del mercurio metallico superficializzato sull’otturazione e disperso nella saliva, dei prodotti di corrosione dell’amalgama presenti in soluzione e di eventuale particolato solido disgregato dall’otturazione in amalgama per abrasione della superficie.

Il valore misurato è molto preciso e ripetibile ma di scarso significato clinico. Poiché la dispersione di mercurio della saliva è funzione pressoché lineare della superficie totale di amalgama esposta ovvero, in approssimazione, del numero di amalgame, è molto più semplice ed economico desumere un probabile valore da una semplice osservazione clinica. Occorre comunque ricordare che la modalità principale di rilascio del mercurio dall’otturazione avviene per evaporazione e che la via di assorbimento è tipicamente quella polmonare e non quella intestinale. La quantità presente nell’aria intraorale è molto più signficativa in termini di esposizione ed assorbimento rispetto alla quantità disciolta nella saliva. Il principale significato del test salivare risiede nella possibilità di avere un risultato analitico certificato della presenza di mercurio, ad uso di pazienti, medici o dentisti scettici.

 

NELLE FECI

La principale via di eliminzione del mercurio dall’organismo è tramite il fegato e quindi per immissione nell’intestino e nelle feci. Esistono specifici passaggi metabolici che dipendono da vari trasportatori ed in particolare dal meccanismo di detossificazione epatica legata al glutatione. Il mercurio viene quindi escreto nella bile ed è riscontrabile a livello delle feci. Come per la misurazione del mercurio urinario la quantità rilevata dipende anche dalla capacità dell’organismo di espellerlo e non solo da parametri di esposizione.

L’eliminazione del mercurio avviene nella misura di circa l’80% attrverso il fegato che, tramite coniugazione con il glutatione, espelle questa sostanza nella bile e quindi poi nell’intestino. Risulta quindi logico che il punto dove meglio si intercetta in uscita il mercurio eliminato dall’organismo sia a livello intestinale, tramite la misurazione di mercurio contenuto nelle feci. Come per la via enale / urinaria vale il concetto che il mercurio, per via della sua natura di metallo pesante, in realtà tende all’accumulo nei tessuti più che all’eliminazione. Anche nel caso del dosaggio fecale questo non è in grado di fornire indicazioni certe circa il livello di esposizione o la quantità totale depositata nei tessuti ma solo, per l’appunto, della quantità escreta in quel momento.

Da un punto di vista di laboratorio è possibile differenziare il mercurio metallico (derivante dall’ingestione di materiale di usura delle otturazioni) dal mercurio ionico (prodotto dal metabolismo del mercurio assorbito per via respirtoria dalle otturazioni) dal metilmercurio (tipicamente alimentare, dal pesce). Quest’ultimo può essere mercurio in uscita dal fegato oppure in transito con il contenuto alimentare, specie se il paziente ha consumato pesce nella giornata precedente il dosaggio.

Così come per le urine il valore assoluto della concentrazione dovrebbe essere sempre rapportato al livello di concentrazione dell’urina stessa, per il dosaggio fecale bisognerebbe fare riferimento alla massa totale. Alcuni fattori di disturbo nella misurazione sono costituiti dal volume totale, dalla presenza di alimenti sequestranti il mercurio e dalla presenza di cibi già di loro contenenti il metallo.

La quantità di mercurio escreta dal fegato non corrisponde con la quantità totale contenuta nelle feci: infatti il mercurio subisce fenomeni di riassorbimento a livello intestinale e di cosidetto ‘ricircolo entero epatico’. Questo fenomeno è anche in correlazione con il livello di permeabilità della mucosa intestinale e peggiora nella ‘leaky gut syndrome’, ovvero quando esiste un quadro di infiammazione della parete intestinale associato a disbiosi.

3 Mi rivolgo a chiunque abbia esperienza e sappia quali esami fare pre e post-rimozione. La mia domanda è sapere quali esami fare e su quali metalli ? Il Hg va bene, ma sono esami da fare anche su tutti i metalli del mineralogramma ? E quali esami fare ?

Grazie per chi ha avuto la pazienza di seguire.

Cordialmente,
RDS

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Buongiorno,
sono nuovo ed è da poco che mi sono informato sulle amalgame al mercurio.
In passato avevo letto qualcosa in merito, ma avevo liquidato l'argomento subito dopo aver letto qualche commento nel web a favore di queste amalgame mercuriali.
Stavolta sono venuto a conoscenza di ciò per caso; stavo cercando delle risposte sulla conservazione di capelli per usarli in futuro da trapiantarli in caso di calvizie, ebbene venne fuori l'argomento amalgame.

Prima di iniziare vorrei ringraziare Cristiana per il suo sito web e l'impegno che ha messo in campo per informare ed aiutare. A lei i miei più sinceri auguri!

Spero di non annoiare, sarò il più possibile preciso ed elencherò tutti i sintomi e problemi avuti. Divido tutto in anni così è meno prolisso. Ogni cosa che dico è fondamentale per spiegare il dopo, non menzionerò i miei dati personali.

INIZIO

Anni 0-8
Fino ai 3 anni ho avuto una dieta sana con i miei genitori, in base ai racconti mangiavo verdure e frutta regolarmente, qualche volta omogeinizzati della plasmon e fruttoli yogurt.
Ero viziato dai miei nonni che a quanto pare non si risparmiavano con i dolci, su questo ho scarse conoscenze.
A 3 anni muore mio padre. Inizio a balbettare. Mia madre mi aveva sempre trattato un pò istericamente. Appresi tanti anni dopo che aveva due amalgame, ma il suo carattere dipendeva anche da fattori psicologici della sua famiglia.
Fino agli 8 anni seguo una dieta regolare, vita sociale con altri bambini quasi nulla, mia madre purtroppo era così.

Anni 8-14
A 8 anni viene in casa l'uomo di mia madre, faceva il benzinaio ed era a contatto continuamente con tutti i prodotti tossici del mestiere, non usava guanti.
Non abbiamo mai avuto un buon rapporto, lui aveva il cheratocono, non so preciso se aveva amalgame al mercurio.
A circa 11 anni, guarda caso proprio da quando lui viene ad abitare con noi, mi viene anche a me il cheratocono. Circa a 12 anni quasi i miei denti sono da curare, era il 2005, il dentista tra i più bravi della mia città mi fa un'amalgama nel molare superiore dx, un altro dentista meno caro mi ricostruisce da capo un dente molare superiore a dx.
Mi ricordo bene l'odore nauseante chimico, ci andai per il devitalizzato 3 volte a ripulire sotto al dente, fece un ottimo lavoro.
Peccato che da quel momento se non prima col primo dente, opure ancora prima coi denti infestati da infezioni, il mio stato di salute degenera. Infatti, dagli 8 anni sono letteralemnte abbandonato in casa, a scuola sono sempre più depresso, mangio troppo e male, specialmente dolci, mia madre mi segue poco, tutto questo i nvirtù di problemi psicologici di famiglia.
Arrivo al punto che ho almeno una volta l'anno infezioni alle orecchie, colmate con gocce di antibiotico. La febbre l'avevo precisa una volta l'anno o anche due. Quando iniziai ad andare al parco a giocare a calcio mi sentivo meglio. Non ho mai avuto particolari problemi.
Le uniche cose eclatanti che avevo erano: DERMATITE perenne, anche sotto i bicipiti con pelle rugosa come da pelle doca, ancora adesso ce l'ho, ma peggiorata. La vista che peggiora anno dopo anno e mia madre che non mi cura. In classe sono INCANTATO e parecchio, seppure dormo giusto e andavo a letto alle 22.00 o 22.30. Ho sempre collegato tutto ai problemi familiari, nervosi, incapacità della mia famiglia di insegnarmi e di trovarmi bene con gli altri.
Dai 14 anni inizio a fare sport agonistico, la mia salute si anima, mi sento bene. Però la mia alimentazione non è delle migliori dagli 8 anni fino ad ora che ho 24 anni.
A 14 anni effettuo le vaccinazioni, avevo tetano più trivalente MPR. La mia salute crolla, per 2 settimane ho FEBBRE non passava mai così inizio a correre e mi passa, quando correvo la dermatite un poco spariva e l'asma perenne mi scompariva. Ero ASMATICO sin da piccolo verso tutti i peli come gatto, capra, cane, polvere, ecc, prendevo i c.d. Puffi spray ovvero i medicinali per respirare. Una volta ne presi talmente tanto da sentirmi malissimo e non riuscivo nemmeno a camminare, avevo circa 12 anni.
Dopo i vaccini sento il mio cervello cambiare, come se mi passasse sopra come carezza al cervello un foglio di carta assorbente. Prima a scuola imparavo a memoria anche 40 pagine esatte anche con le virgole e punti. Da quel momento i miei problemi familiari, sociali si sommarono a quelli sanitari. Mi sentivo fiacco, morto anche se facevo sport, con minimi momenti di vitalità durante le partite, depressione, inizia l'insonnia da un giorno a 14 anni quando mi fermai a studiare per una verifica fino alle ore 01.30. Da quel momento inizio ad andare a letto anche alle 6 o 8 di mattina, poca voglia di vivere, prese in giro varie, trattato male dai familiari.

Anni 14-24
In questi anni ho sempre avuto dermatite, qualche male ai denti, ma non eclatante, sentivo qualche volta dei pezzi in bocca come sabbia, li ho sempre pensati come impurità dei cibi, specialmente li sentivo almeno 2 o 3 olte all'anno negli ultimi 4 o 6 anni, durante la masticazione di Nutella con pane e con la carne. Ho sempre avuto male ai denti quando mangiavo panini, ovvero alle gengive.
Ho sempre avuto le gengive gonfie, SEMPRE, al punto da crederle fatte così, idem mio padre dalle fotografie. I miei nonni paterni infatti hanno viziato troppo e sempre.
Stavo molto bene quando facevo sport e mangiavo una volta al giorno. Il periodo migliore fu durante i 22 anni in cui feci 4 sport, mangiavo una volta al giorno ed ero calato di 22 chili. Facevo nuoto, corsa, bici e palestra. Lo sport singolo che più mi ha dato consumo di grasso è stata boxe.
Ma appena smesso di fare sport e correndo solo e successivamente smesso anche corsa, iniziarono a venirmi su i pasti con riflussi di vomito, dieta squilibrata in seguito a stress familiari e nervosi vari, affaticamento quando mangiavo biscotti, dolci, carboidrati.

Sono 2 anni dal 2015 che ho infezioni continue alle vie urinarie che combatto con Clavulin, prima ho avuto lo stafilococco aureo, quest'anno enterococco fecale. Ho sempre fatto masturbazione dai 14 anni e mai mi era capitato una cosa del genere. Mi passa tutto quando prendo l'antibiotico, ma ritorna dopo 1 mese restringendomi la palla sx e facendomi male con bruciori a fianco delle parti intime.

Quando mi allontano da casa perché trovo lavoro altrove mi sollevo non avendo i familairi vicino, faccio sport, dormo non adeguatamente, ma vado a letto prima, non mangio nemmeno alla notte come spesso faccio in famiglia.
La dermatite negli anni è diventata più violenta, soprattutto durante le masturbazioni.
La patologia che ho, cheratocono, mi sta peggiorando ora dopo l'intervento di cross-linking corneale con rimozione di epitelio, ma tutto dopo che ho mali ora ai denti e mi si stanno spostando addirittura.
Cioè, è da 1 anno che al lavoro bevo acqua fredda, ora ho smesso, ciò mi ha intorpidito e irrigidito le gengive, da quel momento i denti hanno iniziato a spostarsi un poco e a farmi male, senza corsa, cibo non proprio regolare, nervosi vari.

Ora mi sento ammalato, fiacco perennemente, sento che dentro di me nella aprte del devitalizzato mi si infuoca dentro la parte di viso, questo a scapito dell'occhio della medesima parte.

Sono anni che ho fischi nelle orecchie quando vado a dormire, prima circa 8 anni fa non li avevo mai avuti, ovvero li ho da 6 anni, da quando avevo 18 anni, pensavo fosse la tv alta di mio nonno quasi sordo. Invece scopro che è un sintomo delle amalgame.
ULTIMAMENTE si stanno sgretolando parecchio, hanno 12 anni, guarda caso hanno iniziato a sgretolarsi 3 anni fa, ovvero dal 2014 e io ho infezioni da inizio 2015 visibili solo con tampone.

Anno scorso 2016 mi sono fatto curare un dente, sotto molare sx, con pasta al metallo, quindi mercurio + metallo. Il dentista mi ha truffato, mi ha proposto o pasta bianca che dura 4-6 anni o pasta grigia che dura 20 anni.
Idem la mia ragazza nello stesso anno, aveva scelto pasta bianca e io gli ho detto che era meglio 20 anni e lei su mia indicazione ha cambiato idea per quella grigia.

Non so se sia un sintomo, ma la mia ragazza ha avuto un tumore a 13 anni, sua madre era alcolizzata e drogata, ho scoperto che drogarsi può causare tumori nei figli, lei però aveva dei denti in amalgama, ora ha uno devitalizzato e due otturazioni, tutto al mercurio da 10 anni e una otturazione anno scorso.

Io adesso sto incominciando ad avere dei rallentamenti, sempre avuti negli anni ma ora più evidente e sento i lfisico morto, nelle articolazioni e nel ricordare anche delle semplici parole banali.

Non so sia il nervoso di vivere con i familiari che mi creano disturbi o le amalgame, so solo che vorrei toglierle. Il devitalizzato in pratica aveva solo dei frammenti di dente, era quasi tutto distrutto.

Dico e concludo: DA QUANDO CORRO IO NON MI AMMALO PIU', SE NON DUE VOLTE DAL 2011 MA SOLO PER 1 ORA O 2 DI MAL DI TESTA, NON HO PIU' ASMA BRONCHIALE E SOLO SE NON CORRO I PELI E POLVERE MI DANNO FASTIDIO COME ALLERGIA.
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Sto leggendo tutto il sito web.

Finora ho capito questo percorso:

1 fare test di biocompatibilità ai metalli per scegliere il composito giusto
2 chiamare Mineral test per iniziare pre-rimozione e post-rimozione
3 dentista con protocollo protetto rimuove tutto
4 dopo 3 mesi fare test capello
5 cambiare dieta nel frattempo a vita, disintossicarsi mangiando bene e facendo sport.

Io sto bene quando non ho familairi e dormo giusto, viceversa mi sento rallentato e depresso, ultimamente sono anche parecchio irritato dopo anni di ingisutizie.

Spero che la mia storia sia servita a qualcuno. Aggiornerò se ho altri particolari fondamentali.

Cordialmente,
Rivoluzione delle Specie

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