Vaccinazione contro il papillomavirus: casi di anafilassi
VIDEO (http://www.medtv.it/index/show/id/7)
Europa: due morti sospette dopo somministrazione del vaccino Gardasil
L’EMEA ( European Medicines Agency ) ha comunicato che due giovani donne sono morte improvvisamente dopo aver ricevuto la vaccinazione contro il papillomavirus.
Una delle morti è avvenuta in Austria e l’altra in Germania. La causa dei decessi non è stata identificata.
Gardasil è un vaccino quadrivalente contro 4 sierotipi di papillomavirus umano 6, 11, 16, e 18.
Queste due morti fanno seguito alla morte di altre tre ragazze ( 12, 19 e 22 anni ), avvenuta negli Stati Uniti, alcuni giorni dopo la sommnistrazione del vaccino.
L’FDA ha ricevuto anche 28 segnalazioni di aborto dopo somministrazione del vaccino anti-HPV Gardasil, in donne in stato di gravidanza.
L’EMEA ha annunciato che continuerà a monitorare strettamente la sicurezza di Gardasil, ma al momento ritene che i benefici della vaccinazione siano superiori ai rischi. ( Xagena2008 )
Fonte: EMEA, 2008
http://www.vaccinazioni.net/papillomavirus.html
Critiche alla vaccinazione contro il papillomavirus:
un grande esperimento di massa
Negli Stati Uniti l’FDA e i CDC, dopo aver revisionato le segnalazioni de eventi avversi riportate con la vaccinazione anti-papillomavirus con il vaccino quadrivalente Gardasil, hanno comunicato di non aver riscontrato correlazioni tra il vaccino e gli eventi riportati.
Gardasil è stato approvato negli Stati Uniti nel giugno 2006; qualche settimana più tardi i CDC ( centers for Disease Control and Prevention ) hanno emesso una raccomandazione affinchè fossero vaccinate tutte le bambine di 11 e 12 anni.
Al 30 giugno 2008, gli effetti indesiderati dopo vaccinazione, riportati dal sistema VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System ) sono stati 9.749.
Di questi, il 6% era definito grave.
Venti ragazze/donne sono morte poco dopo la vaccinazione, ed altre hanno manifestato una rara malattia neurologica, sindrome di Guillain-Barre.
VAERS è un programma di sorveglianza post-marketing riguardante la sicurezza dei vaccini.
Le informazioni riportate nel sistema VAERS mancano di conferma clinica.
L’FDA ha chiesto alla società produttrice di Gardasil di aggiornare la scheda tecnica solo per le reazioni avverse definite minori, come: dolore muscolare, senso di fatica, debolezza fisica e malessere generale.
Merck & Co sta spingendo per rendere obbligatoria la vaccinazione, ed estenderla a fasce sempre più ampie di persone.
Uno dei maggiori esperti di vaccinazione contro il papillomavirus, Diane Harper della Dartmouth Medical School ha espresso perplessità su come questa vaccinazione viene effettuata.
Innanzitutto gli studi clinici effettuati con Gardasil sono stati incentrati su 25.000 donne di età compresa tra 15 e 26 anni. Nonostante la mancanza di dati per popolazioni di età inferiore ai 15 anni, l’FDA ha approvato vaccino per persone dai 9 ai 26 anni, ed i CDC hanno raccomandato la vaccinazione alle ragazze di 11-12 anni.
Secondo l’Harper il vaccino Gardasil non è stato adeguatamente valutato su ragazze al di sotto dei 15 anni.
Inoculazioni di più vaccini in età precoce può mandare in tilt il sistema immunitario, e non può essere esclusa l’insorgenza di reazioni di tipo autoimmune. ( Xagena_2008 )
Fonte: xagena.it
NHPR News, 2008
Infettivologia.it
MedicinaNews.it
21-05-11
INCHIESTA E VIDEO:
il vaccino anti HvP non previene il cancro
Ho ricevuto diverse lettere da parte di mamme di figlie adolescenti incerte se aderire o meno alla campagna pro-vaccino anti virus HvP caldeggiata da Umberto Veronesi. “E’ un cancro che sparirà dalla faccia della terra – ha detto Veronesi l’altro giorno e anni prima, quando era arrivato il momento di presentare l’antidoto, aveva usato queste parole: “Per la prima volta nella storia esiste un vaccino per un cancro”.
Quando ho iniziato a lavorare al Giornale, nel 1994, le vaccinazioni obbligatorie erano vere e proprie costrizioni, nessuna famiglia poteva scegliere di NON vaccinare il proprio figlio, pena la perdita della patria podestà. Ricordo storie di cronaca agghiaccianti, il dolore e l’impotenza di quei genitori che avevano visto i loro primogeniti ammalarsi gravemente dopo il vaccino obbligati a percorrere lo stesso calvario con i fratellini più piccoli. Lo Stato italiano non permetteva alle famiglie di decidere in materia di vaccinazioni…
Con gli anni le cose sono cambiate, sono nate associazioni e movimenti per la libertà di scelta e oggi nessuno costringe più le famiglie a vaccinare i bambini, anche se si tratta di vaccinazioni obbligatorie. Questa premessa è d’obbligo: nessuno forza nessuno. Proprio per questo è importante che la scelta sia consapevole e non subìta.
Prima obiezione: il vaccino anti HvP protegge solo da due ceppi del virus, mentre sono almeno 15 quelli che provocano il cancro. Infatti a leggere per bene le raccomandazioni si vede che “anche dopo aver fatto il vaccino una donna deve comunque sottoporsi a pap test periodici”. E allora perchè farlo?
Seconda domanda: quanto è diffuso il cancro al collo dell’utero? I dati Oms dicono che questo tumore in un anno uccide 275mila donne nel mondo, 90 in Italia, insomma non è un flagello tale da giustificare una simile vaccinazione a tappeto. Oltrettutto sappiamo che se una donna fa un pap test all’anno riesce a individuare le cellule malate sul nascere e la sua guarigione è del 100%. Non solo: altri dati Oms rivelano che l’80 per cento delle donne nel corso della vita contrae uno o più virus HvP (in tutto sono 150, una trentina si trasmettono per via sessuale, di questi 15 sono considerati ad alto rischio) ma nella maggioranza dei casi il sistema immunitario li combatte. Solo quando l’infezione persiste negli anni si possono alterare le cellule ma con il pap test questa situazione balza subito all’occhio.
Terzo quesito: non si capisce quanto può durare la protezione di questo vaccino, nessuno lo dice (forse perché nessuno lo sa).
Tralascio di parlarvi degli effetti collaterali, delle morti e delle malattie autoimmuni attribuite al farmaco ma vi incollo il link (http://www.comilva.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2535)del movimento Comilva che riporta svariati studi in proposito.
Ho trovato l’inchiesta “Dalla parte delle bambine” divulgata da una televisione svizzera il mese scorso, segnalatami dalla lettrice Sonia, è molto ben documentata. Guardatela, spiega che questo vaccino è il più costoso della storia, che ha bruciato le tappe (sviluppo del prodotto, autorizzazioni di mercato, rimborsi dalle casse), se avete una figlia adolescente abbiate la pazienza di guardarlo fino alla fine: i medici affermano che l’ efficacia del rimedio è del 20 per cento… un po’ pochino o no?
Video 1 - Inchiesta su Gardasil, papilloma virus ed HPV (http://www.youtube.com/watch?v=oX8u2OxzfnM&feature=player_embedded#at=1689)
Video 2 - Inchiesta su Gardasil, papilloma virus ed HPV (http://www.youtube.com/watch?v=oX8u2OxzfnM&feature=player_embedded#at=26)
Fonte
(http://blog.ilgiornale.it/locati/2011/05/21/il-vaccino-anti-hvp-non-previene-il-cancro/)